J. Herbin "Ambre de Birmanie"
Inviato: venerdì 22 gennaio 2021, 19:49
Felice serata a tutte e a tutti!
Mi accingo oggi a raccontarvi di un inchiostro arrivatomi dinnanzi all'uscio di casa giusto una settimana fa: sto parlando del meraviglioso Herbin "Ambre de Birmanie"! Si nota che mi sono innamorata degli Herbin? Noooo, dai
Mi accorsi delle recensioni vagamente contrastanti su questo inchiostro solo dopo averlo comprato, incantata dal colore che prometteva di raggiungere: in effetti, a dire dello sconfinato internet, la tonalità sarebbe stata troppo chiara per un pennino troppo fine (motivo per il quale l'ho caricato in una modestissima penna con stub da 0.8). Un'informazione che si è rivelata fondamentale per recensire in modo esauriente l'inchiostro, e che per questo motivo includo nel preambolo. Pensate a come sarebbe stato diverso il giudizio se lo avessi provato con un EF!
Ma arriviamo al dunque: è la prima boccetta di Herbin che ho acquistato (in compagia di un bel "Lierre Sauvage"), e già la semplice forma di essa è stata, ai miei occhi da principiante, una rivelazione. Ha il poggiapenna (o perlomeno, suppongo che sia questa la funzione dell'incavo nella parte anteriore)! Allego la foto della primissima prova con automatic pen (ovvero un chiaro esempio di calligrafia traballante), giusto per mostrare la variazione cromatica e le sue varie sfumature: Ecco la recensione: Spero vi piaccia: chiedo in anticipo venia per qualsiasi refuso!
Mi accingo oggi a raccontarvi di un inchiostro arrivatomi dinnanzi all'uscio di casa giusto una settimana fa: sto parlando del meraviglioso Herbin "Ambre de Birmanie"! Si nota che mi sono innamorata degli Herbin? Noooo, dai
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Mi accorsi delle recensioni vagamente contrastanti su questo inchiostro solo dopo averlo comprato, incantata dal colore che prometteva di raggiungere: in effetti, a dire dello sconfinato internet, la tonalità sarebbe stata troppo chiara per un pennino troppo fine (motivo per il quale l'ho caricato in una modestissima penna con stub da 0.8). Un'informazione che si è rivelata fondamentale per recensire in modo esauriente l'inchiostro, e che per questo motivo includo nel preambolo. Pensate a come sarebbe stato diverso il giudizio se lo avessi provato con un EF!
Ma arriviamo al dunque: è la prima boccetta di Herbin che ho acquistato (in compagia di un bel "Lierre Sauvage"), e già la semplice forma di essa è stata, ai miei occhi da principiante, una rivelazione. Ha il poggiapenna (o perlomeno, suppongo che sia questa la funzione dell'incavo nella parte anteriore)! Allego la foto della primissima prova con automatic pen (ovvero un chiaro esempio di calligrafia traballante), giusto per mostrare la variazione cromatica e le sue varie sfumature: Ecco la recensione: Spero vi piaccia: chiedo in anticipo venia per qualsiasi refuso!