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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone, in origine nera (tracce di pigmenti al carbone alle estremità ed anche sul fusto). Caricamento posteriore a contagocce. Flusso azionato da leggera apertura della vite di fondo (effetto provetta a gravità) e dal passaggio dell’inchiostro attraverso l'ugello (collocato sotto il pennino) sapientemente sigillato,in modo parziale, da cera. Origine orientale non ancora precisata e datazione incerta. Le indagini sono in corso. Gradite notizie da chi avesse qualcosa di analogo, soprattutto da Oriente.
Mario
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Riesco a dire solo "pazzesca".
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
Spettacolare!
Io credevo che in oriente si usasse principalmente il pennello per scrivere, ma un simile livello di sofisticazione per un calamo mi fa pensare al contrario...
Io credevo che in oriente si usasse principalmente il pennello per scrivere, ma un simile livello di sofisticazione per un calamo mi fa pensare al contrario...
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
Assolutamente meravigliosa!
"E noi che pensiamo la felicità
come un’ascesa, ne avremmo l’emozione
quasi sconcertante
di quando cosa ch’è felice, cade.”
-Rilke, Decima Elegia Duinese
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
Ho ipotizzato l'Oriente ma non è detto: il bamboo e l'ingegno esistono in tutto il mondo!
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
Sembra proprio che qualcuno abbia deciso di imitare una protostilografica europea o americana col bambù. È un esempio molto bello di adattamento tecnologico. A saperne di più potrei usarlo come esempio per un corso di storia delle cose.
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
È un'ipotesi mia che questa penna sia orientale ma il bamboo è diffuso in moltissimi paesi di tutti i continenti. Non conosco proto stilo, da Bion a Poenaru, a Fölsch 1810, a Scheffer's 1819, ecc., ecc. o nessun'altra che abbia ideato/usato un sistema di "scrittura continua" quale questa mia, in questi giorni condivisa. Vero è che, sul pennino, il foro (che fa pensare all' Europa ottocentesca) potrebbe essere stato fatto in un secondo tempo, come dimostrerebbe il taglio procedente anche a monte. Così come l’intero pennino potrebbe essere stato sostituito più volte, considerato che si tratta della parte più soggetta ad usura, rottura od anche solo separazione dalla penna. Concludendo, mi sembra logico che un'imitazione, per essere tale, debba avere un precedente da copiare. Questa mi sembra una straordinaria penna, una scoperta che ho analizzato a lungo, degna di essere citata tra le sue sorelle, più celebri anche perché brevettate. Eccezion fatta per quella di Bion (morto nel 1715) solo descritta in seguito in un trattato di strumenti artigianali nel 1723. A disposizione per altri interessanti particolari notati nella mia "bamboo" mai riscontrati su altre penne stilo di ogni genere nei miei 50 anni di appassionata ricerca.
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
L'alimentatore a cannello mi sembra diffuso anche in altre penne di fine ottocento o inizio novecento. Sbaglio? e poi a far pensare ad una stilografica è anche il cappuccio: le penne di canna tradizionali non hanno capuccio. perché non immaginare che qualcuno vedendo una protostilografica abbia deciso di imitarla in altro materiale? Neppure io sono convintissimo dell'attribuzione estremo orientale, perché in oriente si usavano piuttosto i pennelli, ma perché invece non pensare al mediterraneo orientale, dove si fabbricavano penne di canna simili? (ma è poi bambù?)MaBaskirotto ha scritto: ↑domenica 17 gennaio 2021, 14:20È un'ipotesi mia che questa penna sia orientale ma il bamboo è diffuso in moltissimi paesi di tutti i continenti. Non conosco proto stilo, da Bion a Poenaru, a Fölsch 1810, a Scheffer's 1819, ecc., ecc. o nessun'altra che abbia ideato/usato un sistema di "scrittura continua" quale questa mia, in questi giorni condivisa. Vero è che, sul pennino, il foro (che fa pensare all' Europa ottocentesca) potrebbe essere stato fatto in un secondo tempo, come dimostrerebbe il taglio procedente anche a monte. Così come l’intero pennino potrebbe essere stato sostituito più volte, considerato che si tratta della parte più soggetta ad usura, rottura od anche solo separazione dalla penna. Concludendo, mi sembra logico che un'imitazione, per essere tale, debba avere un precedente da copiare. Questa mi sembra una straordinaria penna, una scoperta che ho analizzato a lungo, degna di essere citata tra le sue sorelle, più celebri anche perché brevettate. Eccezion fatta per quella di Bion (morto nel 1715) solo descritta in seguito in un trattato di strumenti artigianali nel 1723. A disposizione per altri interessanti particolari notati nella mia "bamboo" mai riscontrati su altre penne stilo di ogni genere nei miei 50 anni di appassionata ricerca.
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Sul bamboo nessun dubbio.kircher ha scritto: ↑lunedì 18 gennaio 2021, 10:43 L'alimentatore a cannello mi sembra diffuso anche in altre penne di fine ottocento o inizio novecento. Sbaglio? e poi a far pensare ad una stilografica è anche il cappuccio: le penne di canna tradizionali non hanno capuccio. perché non immaginare che qualcuno vedendo una protostilografica abbia deciso di imitarla in altro materiale? Neppure io sono convintissimo dell'attribuzione estremo orientale, perché in oriente si usavano piuttosto i pennelli, ma perché invece non pensare al mediterraneo orientale, dove si fabbricavano penne di canna simili? (ma è poi bambù?)
Con saluti cordiali.
Mario
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
Ancora a proposito della protostilografica in bamboo, secondo me autentica, sinora sconosciuta pietra miliare (purtroppo non brevettata ed anonima) ante sottopennino Waterman's che, pur avendo il condotto a tubetto di OTTONE, ha il caricamento a contagocce con flusso dell'inchiostro a valvola d'aria a mo' di provetta. Le altre da me conosciute con condotto simile, ne vedete alcune molto rare nelle foto che seguono, sono a pistone sia per la ricarica che per far fluire l'inchiostro al pennino. E sono tutte in EBANITE, tubetto compreso.
Dall'alto:
- Mallat, Francia.
- Esco, nazionalità incerta.
- M.& LW. "THE REX". Ges. Gesh., nazionalità incerta.
- Leroy Farchild, "HERMES" U.S.A.
- Votant, Austria.
- Anonima, ad aspirazione a pompetta di gomma, quest'ultima unica anche per l'estremo degrado della gomma in circa 150 anni...
Infine, dai mille indizi raccolti, ritengo che, europea o asiatica o americana o, o, o..., la mia "bamboo" sia precedente a tutte queste, Mallat (brev. 1864) compresa.
Grazie a tutti per l'attenzione.-
Mario
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Infine, dai mille indizi raccolti, ritengo che, europea o asiatica o americana o, o, o..., la mia "bamboo" sia precedente a tutte queste, Mallat (brev. 1864) compresa.
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
Complimenti alla tua particolare collezione! Fai invidia anche ad un museo di oggetti antichi.
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“Affascinante” proto stilografica in bamboo ed ottone
quindi tu ritieni che la stilografica in canna preceda, invece che imitare, le altre penne che mostri? senza saperne niente, io pensavo a un imitazione in materiale povero soprattutto per via del pennino. Quando apparvero le altre protostilografiche che mostri (bellissime, come tutti gli oggetti che ci mostri, ma particolarmente belle anche all'interno della tua favolosa collezione) in europa esistevano già pennini da intinzione metallici, perché quindi usare questo strano materiale, così poco adatto alla scrittura occidentale? Non sto avanzando un'ipotesi e non ho certo avanzando pretese di poterti insegnare qualcosa sugli oggetti che hai raccolto. sono solo curioso.MaBaskirotto ha scritto: ↑martedì 19 gennaio 2021, 9:36 Ancora a proposito della protostilografica in bamboo, secondo me autentica, sinora sconosciuta pietra miliare (purtroppo non brevettata ed anonima) ante sottopennino Waterman's che, pur avendo il condotto a tubetto di OTTONE, ha il caricamento a contagocce con flusso dell'inchiostro a valvola d'aria a mo' di provetta. Le altre da me conosciute con condotto simile, ne vedete alcune molto rare nelle foto che seguono, sono a pistone sia per la ricarica che per far fluire l'inchiostro al pennino. E sono tutte in EBANITE, tubetto compreso.
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