Un consiglio, problema con Waterman Serenity Blue
Inviato: domenica 20 dicembre 2020, 1:15
Ciao! La storia è questa (perdonatemi se sarò prolisso).
Ho comprato online qualche giorno fa una boccetta di Waterman Serenity Blue (mai provato prima); preciso che sono solito utilizzare inchiostri abbastanza fluidi e liquidi tipo Herbin o Edelstein. Quasi contemporaneamente al Serenity è giunta anche una bellissima Pineider Avatar con pennino in acciaio F, che ha scritto molto bene fin da subito con l'Herbin Eclat de Saphir. Ha un tratto assimilabile a quello della Pelikan M205 sempre F, quindi decisamente non un extra-fine orientale.
Bene, decido di passare al Serenity sulla Pineider e qui viene il bello, anzi il brutto in realtà.
Lavo tutto, asciugo e carico con il converter il Serenity ma scrivendo molto (dopo ben più di una decina di pagine A5) mi accorgo che cominciano problemi di flusso abbastanza gravi. Nel frattempo si nota la differenza con i soliti inchiostri, questo sembra più "pastoso" e accompagna meglio il pennino sulla carta evitando lo scivolamento che avverto di solito sulla carta Rhodia che utilizzo.
Comunque, inizia con un assottigliamento del tratto e dopo qualche riga, finita la riserva presente nell'alimentatore, la penna si tappa e non scrive più, l'unica soluzione è girare il pistone e forzare il flusso verso l'esterno.
Noto anche che muovendo la penna a converter scoperto, l'inchiostro è praticamente immobile e non cade seguendo la gravità.
Ipotizzando un intasamento, lavo di nuovo tutto, stavolta con acqua e sapone per piatti; lascio ore e ore in ammollo e forzo ogni tanto con una pressione dell'aria il flusso dell'eventuale liquido presente all'interno per farlo uscire dal condotto, sia in un verso che nell'altro diverse volte.
Lascio tutto in ammollo ancora per qualche oretta e ogni tanto procedo con il "lavaggio forzato dall'aria". E via così per un po'.
Arriva il momento di asciugare tutto e ricaricare.
Stavolta decido di approfittare del converter e carico solo lui nuovamente con il Serenity, innestandolo direttamente sul pennino praticamente asciutto.
Poggio su uno scottex e vedo arrivare qualcosa nella trama dello scottex, ma dopo pochissimo ecco che invece il flusso si riferma completamente!!!
Preso dallo sconforto scarico il Serenity nel suo calamaio e aspiro l'Herbin, dopo aver di nuovo pulito e asciugato tutto.
Utilizzo lo stesso metodo: carico solo il converter e lo innesto ad alimentatore scarico sul gruppo scritture e SORPRESA, stavolta il flusso arriva copioso e perfetto.
E così sta continuando a funzionare perfettamente, tirandosi dietro benissimo l'inchiostro senza "tappi" di alcun genere. Il flusso è copioso.
A questo punto ipotizzo: potrebbe mica essere un problema della mia boccetta di Waterman? Una partita uscita male, può succedere?
Anche in virtù del comportamento che aveva dentro il converter, non seguendo la gravità se non sollecitato con colpetti di dita (a volte neanche con questi!).
Domani comunque lo voglio provare sulla Pelikan che ha il solito flusso generoso e vedere come si comporta.
In ogni caso ora devo provare diversi inchiostri per capire se può essere un problema di gruppo scrittura, perchè se così fosse ho un po' di tempo per fare il reso della Pineider (anche se mi dispiacerebbe assai, perchè mi piace)
Voi cosa ne pensate??? Lo usate il Serenity, vi ha mai dato problemi simili?
Andrea.
Ho comprato online qualche giorno fa una boccetta di Waterman Serenity Blue (mai provato prima); preciso che sono solito utilizzare inchiostri abbastanza fluidi e liquidi tipo Herbin o Edelstein. Quasi contemporaneamente al Serenity è giunta anche una bellissima Pineider Avatar con pennino in acciaio F, che ha scritto molto bene fin da subito con l'Herbin Eclat de Saphir. Ha un tratto assimilabile a quello della Pelikan M205 sempre F, quindi decisamente non un extra-fine orientale.
Bene, decido di passare al Serenity sulla Pineider e qui viene il bello, anzi il brutto in realtà.
Lavo tutto, asciugo e carico con il converter il Serenity ma scrivendo molto (dopo ben più di una decina di pagine A5) mi accorgo che cominciano problemi di flusso abbastanza gravi. Nel frattempo si nota la differenza con i soliti inchiostri, questo sembra più "pastoso" e accompagna meglio il pennino sulla carta evitando lo scivolamento che avverto di solito sulla carta Rhodia che utilizzo.
Comunque, inizia con un assottigliamento del tratto e dopo qualche riga, finita la riserva presente nell'alimentatore, la penna si tappa e non scrive più, l'unica soluzione è girare il pistone e forzare il flusso verso l'esterno.
Noto anche che muovendo la penna a converter scoperto, l'inchiostro è praticamente immobile e non cade seguendo la gravità.
Ipotizzando un intasamento, lavo di nuovo tutto, stavolta con acqua e sapone per piatti; lascio ore e ore in ammollo e forzo ogni tanto con una pressione dell'aria il flusso dell'eventuale liquido presente all'interno per farlo uscire dal condotto, sia in un verso che nell'altro diverse volte.
Lascio tutto in ammollo ancora per qualche oretta e ogni tanto procedo con il "lavaggio forzato dall'aria". E via così per un po'.
Arriva il momento di asciugare tutto e ricaricare.
Stavolta decido di approfittare del converter e carico solo lui nuovamente con il Serenity, innestandolo direttamente sul pennino praticamente asciutto.
Poggio su uno scottex e vedo arrivare qualcosa nella trama dello scottex, ma dopo pochissimo ecco che invece il flusso si riferma completamente!!!
Preso dallo sconforto scarico il Serenity nel suo calamaio e aspiro l'Herbin, dopo aver di nuovo pulito e asciugato tutto.
Utilizzo lo stesso metodo: carico solo il converter e lo innesto ad alimentatore scarico sul gruppo scritture e SORPRESA, stavolta il flusso arriva copioso e perfetto.
E così sta continuando a funzionare perfettamente, tirandosi dietro benissimo l'inchiostro senza "tappi" di alcun genere. Il flusso è copioso.
A questo punto ipotizzo: potrebbe mica essere un problema della mia boccetta di Waterman? Una partita uscita male, può succedere?
Anche in virtù del comportamento che aveva dentro il converter, non seguendo la gravità se non sollecitato con colpetti di dita (a volte neanche con questi!).
Domani comunque lo voglio provare sulla Pelikan che ha il solito flusso generoso e vedere come si comporta.
In ogni caso ora devo provare diversi inchiostri per capire se può essere un problema di gruppo scrittura, perchè se così fosse ho un po' di tempo per fare il reso della Pineider (anche se mi dispiacerebbe assai, perchè mi piace)
Voi cosa ne pensate??? Lo usate il Serenity, vi ha mai dato problemi simili?
Andrea.