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Idiosincrasie pennistiche

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
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Rogozin
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Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da Rogozin »

Ciao!

Sul fatto che nel grande mondo del mercato voluttuario ciò che conta sia unicamente il gusto personale, penso che siamo tutti d'accordo.

Ci sono momenti in cui però non ci limitiamo a "dispreferire" una penna rispetto ad un'altra, ma ne proviamo una vera e genuina repulsione, fino ad instaurare con l'ignaro strumento di scrittura un vero e proprio rapporto idiosincratico.

I motivi possono essere i più disparati, in questo thread cerco di analizzare i miei.

1) L'inchiostro blu. Non lo sopporto. Quando nei negozi mi proponevano il blu, dico "per carità" e nemmeno io sapevo bene perchè. Ho capito: mi ricorda il colore delle sottolineature degli errori gravi nelle versioni di greco e di latino, nonchè (ancora peggio) nei compiti di matematica. Mi pare che la legenda fosse "sottolineatura rossa=errore , sottolineatura blu=errore grave". Insomma, l'inchiostro blu mi ricorda scuola, stress, doveri e ansie (bella infanzia eh? :D ). Non indosso vestiti o camicie blu sostanzialmente per lo stesso motivo: maledetto grembiulino dell'asilo!

2)L'inchiostro rosso. Vedi il punto 1, anche se con un'intensità minore.

3)I demonstrator. Stessa cosa del punto 1. Ho fatto elementari, medie e il resto quand'ormai già le stilografiche non si usavano più. Solo e sempre BIC trasparenti (anche se alcuni eletti avevano quelle penne con la punta lunga, sfaccettate gialle e nere). Associo demonstrator a compiti scopiazzati in fretta e furia la mattina cinque minuti prima dell'inizio della lezione (c'era sempre qualcosa che mi dimenticavo), a penne svuotate e riempite di micidiali e dolorosissimi proiettili di carta insalivati ed a tappi masticati al limite della consunzione (dei denti più che del tappo stesso).
Ci sono demonstrator apprezzabilissimi e di un certo stile, ma mi ripiombano spietatamente in quegli anni.

Questi sono i primi esempi che mi vengono in mente ma a scavare bene ne scopro sicuramente altri. E voi avete delle personali idiosincrasie pennistiche? Da dove vi originano?
Andrea_R

Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da Andrea_R »

io odio le penne con fusto nero e finiture dorate :? , sono le uniche che usa mio padre :roll:
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scossa
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Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da scossa »

Io mal sopporto quelle con la parte che si impugna in metallo, (probabilmente per lo stesso motivo per cui uso, potendo, solo posate con manici non in metallo), la sensazione del freddo metallo sulle dita non la trovo gradevole.
Cordialità.

Marco
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cassullo

Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da cassullo »

Anche io la penso come "scossa" sulle impugnature in metallo delle penne stilografiche .
E poi ho una vera avversione verso la parola "idiosincrasia" !
Non si può usare e dire semplicemente : avversione ??? ;) :lol: :lol: :lol:
Salutoni .
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Rogozin
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Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da Rogozin »

Si, l'ho usato nell'accezione di "avversione", ma in realtà quest'ultimo sostantivo non sarebbe stato sufficiente, in quanto indica semplicemente un'ostilità o una generica antipatia verso qualcosa. Io parlo di qualcosa di più viscerale e legato all'intimità (in effetti idiosincrasia dal greco significa qualcosa del tipo "proprio carattere") della persona, magari, come suggerivo prima, in modo legato a episodi della vita.

Per esempio, l'avversione per una penna gialla può essere perchè il giallo è un colore che può non piacere, come gli altri. L'idiosincrasia per il colore giallo invece potrebbe essere la stessa repulsione, basata sul fatto che cozza con le fondamenta più intime del proprio io (in quanto magari dieci anni prima uno è stato catturato da un gruppo di banditi yemeniti e fatto congiungere carnalmente con un enorme penna gialla) :D

Detto questo, in realtà va bene qualsiasi "gradazione" di avversione, alla fine siamo qui per (usando un termine tecnico) cazzeggiare :)
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Phormula
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Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da Phormula »

Le Pelikan, ho fatto le elementari con l'obbligo di usare la penna stilografica, solamente che l'UNICA penna stilografica ammessa era la Pelikano, di un orribile colore verdino. La mia maestra sequestrava qualsiasi altra penna stilografica e, ovviamente, di biro neanche a parlarne. Quando sono passato alle medie ho comprato un'altra penna stilografica e da allora per oltre trent'anni non ho più comprato una Pelikan, fino alla "verde nera" (M151) comprata qualche settimana fa.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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FilippoP
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Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da FilippoP »

Phormula ha scritto:Le Pelikan, ho fatto le elementari con l'obbligo di usare la penna stilografica, solamente che l'UNICA penna stilografica ammessa era la Pelikano, di un orribile colore verdino. La mia maestra sequestrava qualsiasi altra penna stilografica e, ovviamente, di biro neanche a parlarne. Quando sono passato alle medie ho comprato un'altra penna stilografica e da allora per oltre trent'anni non ho più comprato una Pelikan, fino alla "verde nera" (M151) comprata qualche settimana fa.
Questa è una storia a lieto fine :)
Filippo
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Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da powerdork »

mmm...mmm...il nero parker...credo mi ferisca nell'intimità della mia bacata mente logica...se una cosa si chiama "nero" perché dev'essere grigio con sfumature verdi?! :?:
mmm...mmm...il nero delta...credo mi ferisca nell'intimità della mia bacata mente logica...se una cosa si chiama "nero" perché dev'essere grigio con sfumature marroni?! :?:
mmm...mmm...il converter nero Lamy sulla mia Al Star...se qualcuno mi dice che è meglio quello...allora perché quello rosso ha le alette di incastro ad hoc per le Al Star e quello nero non le ha ma "è meglio quello nero?!"..e quando vado a comprare quello rosso (vincendo la mia assoluta incapacità di lasciare quello nero nel cassetto inutilizzato e facendomi così una sonora violenza) mi viene risposto "quello rosso non lo fanno più perché quello nero è meglio e va bene con tutte le Lamy"..e invece c'è ancora nei cataloghi ma farmelo spedire mi costrebbe più di una penna nuova?! :-) no anzi... :evil: e sopratutto quello nero non si incastra proprio alla perfezione e una volta mi si è staccato dalla penna mentre la ricaricavo facendo un macello quindi non è proprio perfetto?! :?: (io ooodio il converter nero Lamy :-))
mmm...mmm...il campione di scrittura dei pennini fusion nib...se un campione rispecchia la realtà per avere una prova tangibile prima di fare un acquisto senza possibilità di prova di persona...perché nessuno di noi ha avuto ancora modo di sperimentare con quel pennino (di qual si voglia misura) un esperienza analoga all'esempio proposto con qualsivoglia carta o inchiostro lo abbia utilizzato?! (nota l'idiosincrasia è per il volantino campione non per il pennino che scrive, come si suol dire, d'adddio :-)...nel senso proprio che quando comincio a scrivere mi perdo nel mio bel mondo di curve e linee e...adddioo :lol: )
mmm...mmm...per ora direi basta...in generale non ho trovato altro di viscerale che mi dia fastidio quanto qualcosa che non è ciò che dice di essere...e per ora non ho avuto altre avversioni simili nel mondo pennistico :-)

notte notte
Corrado.

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Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da Alexander »

Bell'argomento!!
Mi unisco al coro (diretto da Andrea_R) di chi non ama le penne con il fusto nero e le finiture dorate..
Dovrei cercare a fondo nella mia mente, magari con una lunga seduta di psicanalisi, perché allo stato non riesco a capire da dove sia nata questa idiosincrasia.
In genere preferisco le finiture rodiate (del resto, anche prescindendo dal suo uso nelle penne, mi piace di più l'oro bianco che quello giallo), però, ad esempio, in una penna color "burgundy" le finiture in oro giallo sono d'obbligo (sempre a mio modesto avviso).
E, stranamente, quando ho visto la M200 verde marmorizzato (che pure ha le finiture dorate ed il cappuccio nero come il fondello) l'ho comprata senza batter ciglia.
Quindi sì, devo farmi psicanalizzare per capire meglio i limiti di questa mia idiosincrasia.

Un'altra è quella per gli inchiostri "blu" che però hanno riflessi o toni tendenti al viola, come il Pelikan 4001.
Qui condivido il logico ragionamento di powerdork.. se è blu deve essere blu..!!
"Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio"
O. Wilde
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Phormula
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Re: Idiosincrasie pennistiche

Messaggio da Phormula »

FilippoP ha scritto:
Phormula ha scritto:Le Pelikan, ho fatto le elementari con l'obbligo di usare la penna stilografica, solamente che l'UNICA penna stilografica ammessa era la Pelikano, di un orribile colore verdino. La mia maestra sequestrava qualsiasi altra penna stilografica e, ovviamente, di biro neanche a parlarne. Quando sono passato alle medie ho comprato un'altra penna stilografica e da allora per oltre trent'anni non ho più comprato una Pelikan, fino alla "verde nera" (M151) comprata qualche settimana fa.
Questa è una storia a lieto fine :)
Per adesso ne ho comprata solo una, e quella fa bene a rigare dritto, dal momento che le mie idiosincrasie non giocano a suo favore, per cui le ci vuol poco a finire tra l'incudine e il martello (nel senso non figurato del termine).
Alexander ha scritto: Un'altra è quella per gli inchiostri "blu" che però hanno riflessi o toni tendenti al viola, come il Pelikan 4001.
Qui condivido il logico ragionamento di powerdork.. se è blu deve essere blu..!!
Idem, il Pelikan 4001 era l'unico inchiostro ammesso alle elementari, e l'unico che aveva la cartoleria ai tempi delle medie, in cui molti professori imponevano il blu.
Appena ho cominciato le superiori sono passato al nero.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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