Cercando quale fosse la più economica e trovai la Mozart, mi piaceva, ma costava tanto, quasi 500€. Li per li lasciai stare.
Qualche mese dopo quando ero in ferie a Milano m’imbattei in un negozio che trattava anche Montblanc, ma le trattava in un modo “indescrivibile “. Fu li che scoprii che era una pennetta così piccola e caruccia, ma costava troppo per quello che era scoprii inoltre che era in metallo e non in plastica (precious resin
Probabilmente tra le Montblanc che ho è quella che mi piace di più come design, la trovo molto proporzionata, se la facessero delle dimensioni della 146 sicuramente la vorrei.
Come dicevo prima è una penna in metallo che però non è “spiacevole” come altre penne in metallo, ed è anche ben curata (ci mancherebbe altro con quello che costa), il cappuccio calzato è molto stabile e non da l’impressione di precarietà, rendendo la scrittura del tutto normale.
Ma veniamo alle note dolenti, secondo me è inaccettabile che in una penna di questo marchio, di questo prezzo, sia fin troppo facile svitare il corpo della penna dalla sezione invece che togliere il tappo, non c’è un O-ring, non c’è nulla che limiti o cerchi di limitare il problema.
Inoltre è una penna in cui entrano solo le cartucce, 1 alla volta, e non si può usare alcun converter se non quello kaweco a vescichetta, neanche accorciando la manopola del converter.
Spero di non esser stato pesante ma invece utile.
Scusate la qualità delle foto fatte con il telefono. Le dimensioni non sono influenzate dalla prospettiva, la foto è stata fatta perfettamente sopra alle penne.