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Ecco qua.

Mi son detto: c'ho il Sailor, vuoi che non abbia anche il Pilot? Detto fatto.

Le due penne sono:

- Sailor Pro Gear Slim pennino music, caricata con Diamine Bilberry (!)

- Pilot Custom 74 finiture dorate pennino music, caricata con cartuccia Pilot nero.

La carta adoperata: solito Rhodia Dotpad.

Allora, come potete vedere dalle foto che ho fatto, i due pennini sono molto diversi. Due rebbi belli smussati, il Sailor, più vicino a uno stub. I tre rebbi del Pilot invece lo fanno quasi avvicinare a un semirigido per quanto beve inchiostro, si bagna e si flette in confronto al Sailor.
Inoltre il Pilot idealmente nei frangenti in cui lo si adopera per scrivere musica andrebbe tenuto in verticale con il pennino ruotato di 90° in modo da scrivere largo in verticale e sottile in orizzontale. Non comodissimo, diciamo.
Qual è il grosso problema del Pilot? beve troppo.
Mi spiego meglio. All'inizio ho innestato sulla penna il solito orrido converter con-40 e ci ho caricato un inchiostro Kaweco nero. Come sempre con il con-40 lo riesco a riempire a metà. All'inizio è venuto fuori un bel tratto nero nero, pieno, molto bagnato. Poi la penna ha cominciato dopo poche righe a saltare, il nero a diventare meno nero a tratti.

Così, pensando che fosse per via dell'inchiostro, ho levato il converter e ci ho ficcato la cartuccia Pilot. Poco dopo, stesso problema.

Morale. Il punto è che secondo me il pennino è ok finché il serbatoio è pieno. Quando inizia a svuotarsi cominciano i problemi - il tratto salta un po' come quando coi pennini semirigidi si crea quell'effetto che gli anglosassoni chiamano "railroading".
Guardando con attenzione l'immagine da vicino della prova capirete meglio cosa intendo:
Quando ho scritto queste righe avevo già consumato un terzo di cartuccia, eppure avevo riempito solo due paginette di Rhodia Dotpad.

Ora passiamo al Sailor. C'è poco da dire: è molto più scorrevole e piacevole. Leggete quello che ho scritto per entrambi i pennini: in tutti e due i casi ho descritto le sensazioni che provavo nello scrivere a mano a mano che riempivo il foglio.

Ottimo confronto. Grazie.

Comunque se pensi che il pennino musicale di Pilot "consumi" troppo, dovresti provare quello di Franklin-Christoph
La dimensione già da un'idea: Il F-C però è untipped, senza iridio. Quindi non direttamente paragonabile (e francamente anche meno interessante, a mio parere)

Se volete aggiungo un pennino musicale di Platinum

grazie per il confronto , molto interessante, non sono pennini che si vedano spesso.
Mi ha incuriosito vedere un musicale con solo due rebbi...avrei pensato ne avessero sempre tre.
Interessante anche che abbiano l'iridio, gli untipped (stub) in genere non mi piacciono.

NON SO COME EDITARE IL MIO POST, QUINDI AGGIUNGO QUI LA POSTILLA.

Dunque, devo aggiornare il post.

A PROPOSITO del pennino PILOT.

Avevo detto e vi avevo mostrato i problemi che avevo avuto scrivendo con il Pilot. Ebbene, scrivendo su altri tipi di carta di pregio inferiore al Rhodia questi problemi scompaiono: scrivendo sulla Schizza & Strappa Favini e su una normalissima carta da ufficio per stampante con grammatura 80 il pennino scrive e si comporta decisamente meglio.

La finitura lucida della carta Rhodia, che uso tutti i giorni, non va bene su tutti i pennini e su tutti gli inchiostri.
Questione di attrito.
Ad esempio con la 149 calligraphy con Lamy Cristal Benitoite presenta spesso questo problemino.