Sostituzione diaframma Vacumatic
Inviato: giovedì 1 novembre 2012, 16:56
Spesso e volentieri, quando si acquista una Vacumatic, è necessario sostituire il diaframma interno; non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e che richiede qualche attrezzo particolare.
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre i consigli riportati nel wiki Consigli_generali_per_il_ripristino_di_stilografiche.
Ho scelto per l'occasione una Vacumatic canadese prima serie, con caricamento lockdown: Dopo aver passato un po' di tempo in ammollo si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e nel 99,9% dei casi è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto". In tal caso con l'aiuto di un asciugacapelli si può riscaldare il fusto nella zona della filettatura, in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano in modo tale da aiutare nello smontaggio. Durante il riscaldamento far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile.
Una volta smontata la sezione, si può procedere con la rimozione del filler. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze, in quanto si applica la pressione solo su due punti, e specialmente sui modelli prodotti durante la guerra, si potrebbe rompere il pezzo con la doppia filettatura, in quanto è fatto di celluloide e non di alluminio. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo. E' consigliabile utilizzare un'attrezzo apposito, ne esistono di due tipi: blocco (Vacumatic block) e pinza (Vacumatic wrench), dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo.
Anche quì il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con gommalacca. Nel caso di lockdown filler, come quello in foto, è bene ricordarsi di estendere l'albero di caricamento, onde evitare che durante la rimozione del blocco filettato si possa far saltare la testa in ottone dell'albero. Una volta svitato il blocco filettato si può procedere all'estrazione dell'albero, per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori dal fusto. Mai tirare l'albero dall'esterno, nel caso di diaframmi pietrificati e solidificati è facile spezzare l'albero, specialmente quello in celluloide.
A questo punto si può procedere alla rimozione del vecchio diaframma. Nel caso in questione il diaframma era intero e abbastanza flessibile, quindi è bastato tagliare il diaframma per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile avere un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, armandosi di tanta pazienza bisognerà rimuovere tutti i residui di gomma all'interno dell'alloggiamento sull'albero prima di poter rimuovere la pallina. E' necessario prestare molta attenzione con gli alberi prodotti durante la guerra, che essendo fatti interamente in celluloide sono estremamente fragili; in questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento con l'asciugacapelli.
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.
Innanzitutto il diaframma va tagliato, la Parker se li faceva produrre a misura, ma oggi si trovano diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm, esiste un po' di tolleranza ma tagliarlo troppo corto porta a troppi stress sull'alloggiamento dell'albero, troppo lungo può portare il diaframma a piegarsi su se stesso o a bloccarsi sul tubo della sezione e quindi a non funzionare.
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre i consigli riportati nel wiki Consigli_generali_per_il_ripristino_di_stilografiche.
Ho scelto per l'occasione una Vacumatic canadese prima serie, con caricamento lockdown: Dopo aver passato un po' di tempo in ammollo si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e nel 99,9% dei casi è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto". In tal caso con l'aiuto di un asciugacapelli si può riscaldare il fusto nella zona della filettatura, in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano in modo tale da aiutare nello smontaggio. Durante il riscaldamento far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile.
Una volta smontata la sezione, si può procedere con la rimozione del filler. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze, in quanto si applica la pressione solo su due punti, e specialmente sui modelli prodotti durante la guerra, si potrebbe rompere il pezzo con la doppia filettatura, in quanto è fatto di celluloide e non di alluminio. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo. E' consigliabile utilizzare un'attrezzo apposito, ne esistono di due tipi: blocco (Vacumatic block) e pinza (Vacumatic wrench), dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo.
Anche quì il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con gommalacca. Nel caso di lockdown filler, come quello in foto, è bene ricordarsi di estendere l'albero di caricamento, onde evitare che durante la rimozione del blocco filettato si possa far saltare la testa in ottone dell'albero. Una volta svitato il blocco filettato si può procedere all'estrazione dell'albero, per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori dal fusto. Mai tirare l'albero dall'esterno, nel caso di diaframmi pietrificati e solidificati è facile spezzare l'albero, specialmente quello in celluloide.
A questo punto si può procedere alla rimozione del vecchio diaframma. Nel caso in questione il diaframma era intero e abbastanza flessibile, quindi è bastato tagliare il diaframma per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile avere un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, armandosi di tanta pazienza bisognerà rimuovere tutti i residui di gomma all'interno dell'alloggiamento sull'albero prima di poter rimuovere la pallina. E' necessario prestare molta attenzione con gli alberi prodotti durante la guerra, che essendo fatti interamente in celluloide sono estremamente fragili; in questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento con l'asciugacapelli.
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.
Innanzitutto il diaframma va tagliato, la Parker se li faceva produrre a misura, ma oggi si trovano diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm, esiste un po' di tolleranza ma tagliarlo troppo corto porta a troppi stress sull'alloggiamento dell'albero, troppo lungo può portare il diaframma a piegarsi su se stesso o a bloccarsi sul tubo della sezione e quindi a non funzionare.