Piacere! Sono Alfredo...
Inviato: martedì 3 novembre 2020, 2:27
Buona sera a tutti! Mi presento: mi chiamo Alfredo Andronico, ho 39 anni e vivo in Sicilia, in provincia di Siracusa. La mia passione per le stilografiche nasce dal mio carattere curioso e amante del vintage, che mi ha contraddistinto fin da bambino. Dopo aver avuto diverse stilo economiche, per capirci le Pelikan in plastica e a cartucce che si trovavano negli astucci portacolori degli scolari, all'età di dieci anni feci a casa mia una "scoperta sensazionale"... Tre vecchie signore, anonime, appartenute a mia mamma ai tempi della scuola superiore... Una proveniente dall'America, con caricamento a leva, con un portamine dalla parte opposta al pennino e con un pennino verosimilmente flessibile quasi del tutto rovinato, due a pennino carenato, verosimilmente di fattura italiana... La prima con caricamento a siringa, la seconda con caricamento a stantuffo... Queste penne esistono ancora, ma purtroppo hanno subito la mia ignoranza e il mio essere distruttivo di quei tempi... talmente distruttivo, per farvi capire, che un giorno, all'epoca, pensando di ripararlo, feci esplodere un vecchio televisore a valvole... Quella a stantuffo mi rimase in mano, rotta in più parti, perché la resina si era del tutto "cotta"... Quella a siringa l'ho fatta funzionare per diversi anni nelle mie avventure scolastiche, anche se all'inizio, per ignoranza, la caricai con la china dei pennini che usavo ad intinzione... L'americana cercai di ripararla come meglio potei, sostituendo il sacchetto con uno nuovo recuperato da un converter e sostituendo il pennino con un "iridium point" che ci si adattava... Ad oggi mi rendo conto che sono stato "un assassino" di penne e pagherei per recuperare il suo pennino originale.
Qualche anno dopo i miei mi fecero un regalo... Una stilo in acciaio della Waterman, che non mi piaceva molto perché aveva il pennino Broad... Purtroppo questa è andata perduta... Nel tempo, per riparare la perdita, ho acquistato un'altra Waterman... E poi da lì non mi sono più fermato... Un giorno sempre mia madre, intorno ai miei venticinque anni, vedendomi così appassionato, decise di farmi un dono "importante": tirò fuori e mi regalò una penna laminata in oro con abbinato un portamine della medesima fattura, che lei aveva ricevuto in dono il giorno del suo diploma... si trattava di una piccola Zenith Extra a pennino rientrante con caricamento a contagocce, verosimilmente degli anni 20 del secolo scorso... La penna era completamente bloccata dall'inchiostro incrostato... La ripulii e ancora oggi la conservo gelosamente.
Ad oggi: non ho penne particolarmente costose... Non potrei permettermele... Ma ne ho tante e pure belle a mio parere... Diverse Aurora, tra cui una 88P rinvenuta, abbandonata e secca, completamente bloccata, in un cassetto di un ufficio parrocchiale e da me rimessa in funzione... Diverse Pelikan a stantuffo... Waterman... Omas... Parker... E tante cinesissime con le quali mi diverto a fare esperimenti.
Ah dimenticavo: forse si è capito dall' "ufficio parrocchiale", ma nella vita faccio il prete, per cui lo scrivere abbondante "di penna" è qualcosa che mi capita spesso per officio: registri, certificati, atti di matrimonio e chi più ne ha, più ne metta... Dico sempre a chi mi fa notare questo che la burocrazia nei secoli ce la siamo inventata noi
Qualche anno dopo i miei mi fecero un regalo... Una stilo in acciaio della Waterman, che non mi piaceva molto perché aveva il pennino Broad... Purtroppo questa è andata perduta... Nel tempo, per riparare la perdita, ho acquistato un'altra Waterman... E poi da lì non mi sono più fermato... Un giorno sempre mia madre, intorno ai miei venticinque anni, vedendomi così appassionato, decise di farmi un dono "importante": tirò fuori e mi regalò una penna laminata in oro con abbinato un portamine della medesima fattura, che lei aveva ricevuto in dono il giorno del suo diploma... si trattava di una piccola Zenith Extra a pennino rientrante con caricamento a contagocce, verosimilmente degli anni 20 del secolo scorso... La penna era completamente bloccata dall'inchiostro incrostato... La ripulii e ancora oggi la conservo gelosamente.
Ad oggi: non ho penne particolarmente costose... Non potrei permettermele... Ma ne ho tante e pure belle a mio parere... Diverse Aurora, tra cui una 88P rinvenuta, abbandonata e secca, completamente bloccata, in un cassetto di un ufficio parrocchiale e da me rimessa in funzione... Diverse Pelikan a stantuffo... Waterman... Omas... Parker... E tante cinesissime con le quali mi diverto a fare esperimenti.
Ah dimenticavo: forse si è capito dall' "ufficio parrocchiale", ma nella vita faccio il prete, per cui lo scrivere abbondante "di penna" è qualcosa che mi capita spesso per officio: registri, certificati, atti di matrimonio e chi più ne ha, più ne metta... Dico sempre a chi mi fa notare questo che la burocrazia nei secoli ce la siamo inventata noi
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