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Ho trovato questa Osmia, e visto anche il nome di Faber Castell ho pensato ad una penna particolare, mi sono svenato e l'ho fatta mia.
La penna è piccola di misura, la fattura è ottima, il problema è che non riesco a darle un nome, sul nostro wiki ho letto che la produzione con entrambi i nomi stampigliati risale al dopo guerra, ma del modello non riesco a venirne a capo, se qualcuno mi può aiutare ad identificarla gliene sarò grato
Non ho resistito e l'ho già revisionata, non è stato un grande sforzo, ho messo due o-ring e una lucidata, ve la presento in tutto il suo splendore, si fa per dire

Per il modello non sono in grado di esserti utile, mi dispiace. Attendiamo qualche informazione da chi è più conoscitore del marchio.
Ma la penna è veramente bella, e sicuramente scrive bene. Mi hanno sempre affascinato le penne tedesche di quel periodo, anche di marche meno blasonate... solitamente poi non hanno grossi problemi e scrivono sempre. Complimenti

552 pennino F, il modello è dato dal codice vicino al fondello, come x le Montegrappa del secondo dopoguerra

Questa stilo ha un bel disegno pulito e gradevole. Nonostante preferisca livrée più colorate, anche io non avrei esitato a portarla a casetta! Molto bella!

Grazie a tutti. Ho considerato i numeri sulla penna, sono spiazzato dal fatto che sul web non c'è traccia.

Complimenti, bella penna, molto elegante!

Scrive bene?

Linos ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 18:51 Grazie a tutti. Ho considerato i numeri sulla penna, sono spiazzato dal fatto che sul web non c'è traccia.

Sul web non c'è traccia di una caterva di cose, specie se non riguardano marche iperfamose. La Osmia è una di quelle marche che pur essendo molto significative nella produzione tedesca, non ha molte informazioni disponibili, e le cronologie sono piuttosto confuse per mancanza di dati attendibili.

La Faber-Castell acquisì la Osmia nel 1935, l'introduzione della stampigliatura con il suo nome risulta nel dopoguerra, ma non c'è certezza che sia stata fatta solo nel dopoguerra.

Simone

piccardi ha scritto: ↑martedì 27 ottobre 2020, 9:44

Linos ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 18:51 Grazie a tutti. Ho considerato i numeri sulla penna, sono spiazzato dal fatto che sul web non c'è traccia.

Sul web non c'è traccia di una caterva di cose, specie se non riguardano marche iperfamose. La Osmia è una di quelle marche che pur essendo molto significative nella produzione tedesca, non ha molte informazioni disponibili, e le cronologie sono piuttosto confuse per mancanza di dati attendibili.

La Faber-Castell acquisì la Osmia nel 1935, l'introduzione della stampigliatura con il suo nome risulta nel dopoguerra, ma non c'è certezza che sia stata fatta solo nel dopoguerra.

Simone

Grazie Simone, il sospetto che potrebbe essere antecedente la guerra, è dato dall'estremità blocca clip del cappuccio per via della forma molto alta, cosa molto normale nelle penne di quegli anni. E' una mia idea anche perchè tutte le Osmia e Castel che ho visto costruite nel dopo guerra il cappellotto è molto più basso.

Ciao, è molto somigliante alla mia

https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?p=167197

Si, è una parente povera, la tua è un gradino sopra anche due.

Linos ha scritto: ↑martedì 27 ottobre 2020, 10:03 Grazie Simone, il sospetto che potrebbe essere antecedente la guerra, è dato dall'estremità blocca clip del cappuccio per via della forma molto alta, cosa molto normale nelle penne di quegli anni. E' una mia idea anche perchè tutte le Osmia e Castel che ho visto costruite nel dopo guerra il cappellotto è molto più basso.

Si parla del dopoguerra perché la scalata alla Osmia iniziò nel 1935, e pare sia finita solo nel 1951. Ma probabilmente un punto di svolta è stato nel 1938 quando Herman Bohler, uno dei due fratelli che l'avevano fondata, lasciò l'azienda per fondare la Bohler. Dire esattamente cosa e quando è appunto molto difficile, servirebbero un minimo di dati, ma non no ho trovati (e non conoscendo il tedesco ho pure difficoltà a cercarli...).

Simone