Il cappuccio ballerino della Montblanc Noblesse
Inviato: domenica 11 ottobre 2020, 12:56
Il cappuccio allentato è un problema piuttosto comune nelle Montblanc Noblesse, come in molte altre penne con controcappuccio snap in materiale plastico.
I controcappucci in plastica di solito hanno una vita più breve rispetto a quelli con meccanismo clutch in metallo, poiché si allentano in anni di utilizzo per l'attrito determinato dalle continue aperture/tappature.
Risolvere questo problema può non essere così facile.
Una rapida ricerca nel web restituisce in effetti un'ampia gamma di soluzioni proposte:
1. un singolo strato di nastro isolante posto attorno alla parte inferiore del cappuccio interno, allo scopo di insinuare una zona di pressione tra il cappuccio esterno ed il controcappuccio, determinando così una modifica della geometria di quest’ultimo tale da ripristinare uno snapping efficace;
2. uno-due strati di teflon sull'anello di frizione della sezione, ma in questo caso con un alto rischio di fessurazione del controcappuccio, sottoposto ad una possibile eccessiva dilatazione durante la tappatura;
3. un pezzetto di nastro di cellophane incollato all'interno del tappo;
4. un sottile strato di cianoacrilato o di colla epossidica spalmato all'interno del fondo del controcappuccio (un metodo irreversibile ed infido, a mio avviso) per aumentare la superficie di aggancio;
5. una goccia di acqua bollente lasciata cadere nel controcappuccio, allo scopo di ammorbidirlo e rimodellarlo (immagino che durante l'operazione vadano pronunciate opportune giaculatorie che propizino un rimodellamento favorevole e non un ulteriore allargamento).
Una volta scartata la soluzione n. 4 perché irreversibile e la n. 5 perché troppo aleatoria, ho applicato i primi tre metodi, senza successo.
In un delirio di grandezza, mi sono perciò lanciato in un approccio personale, che riunisce alcuni dei presupposti teorici dei primi tre metodi.
Svitato il topper con la stella Montblanc, ho liberato clip e controcappuccio (figura 1).
Ho quindi tagliato un anello alto circa 5 mm di guaina termorestringente e l'ho applicato attorno al fondo controcappuccio (figura 2).
Utilizzando un accendino, ho riscaldato velocemente (con due o tre passaggi di pochissimi secondi) il controcappuccio stesso insieme all'anello di guaina termorestringente. Il calore ha ammorbidito la plastica del controcappuccio e allo stesso tempo contratto l'anello (figura 3), che si è ristretto rimodellando il controcappuccio reso morbido dal calore.
Quindi ho rimosso delicatamente l'anello ristretto (figura 4) e rimontato il controcappuccio riavvitandolo con la vite/topper.
Non senza mia sorpresa, il tappo funziona ora perfettamente e saldamente.
Sinceramente, non ho la minima idea quanto la modifica della geometria del controcappuccio sia stabile e, di conseguenza, quanto durerà la riparazione, ma mi sembrava giusto segnalarla.
I controcappucci in plastica di solito hanno una vita più breve rispetto a quelli con meccanismo clutch in metallo, poiché si allentano in anni di utilizzo per l'attrito determinato dalle continue aperture/tappature.
Risolvere questo problema può non essere così facile.
Una rapida ricerca nel web restituisce in effetti un'ampia gamma di soluzioni proposte:
1. un singolo strato di nastro isolante posto attorno alla parte inferiore del cappuccio interno, allo scopo di insinuare una zona di pressione tra il cappuccio esterno ed il controcappuccio, determinando così una modifica della geometria di quest’ultimo tale da ripristinare uno snapping efficace;
2. uno-due strati di teflon sull'anello di frizione della sezione, ma in questo caso con un alto rischio di fessurazione del controcappuccio, sottoposto ad una possibile eccessiva dilatazione durante la tappatura;
3. un pezzetto di nastro di cellophane incollato all'interno del tappo;
4. un sottile strato di cianoacrilato o di colla epossidica spalmato all'interno del fondo del controcappuccio (un metodo irreversibile ed infido, a mio avviso) per aumentare la superficie di aggancio;
5. una goccia di acqua bollente lasciata cadere nel controcappuccio, allo scopo di ammorbidirlo e rimodellarlo (immagino che durante l'operazione vadano pronunciate opportune giaculatorie che propizino un rimodellamento favorevole e non un ulteriore allargamento).
Una volta scartata la soluzione n. 4 perché irreversibile e la n. 5 perché troppo aleatoria, ho applicato i primi tre metodi, senza successo.
In un delirio di grandezza, mi sono perciò lanciato in un approccio personale, che riunisce alcuni dei presupposti teorici dei primi tre metodi.
Svitato il topper con la stella Montblanc, ho liberato clip e controcappuccio (figura 1).
Ho quindi tagliato un anello alto circa 5 mm di guaina termorestringente e l'ho applicato attorno al fondo controcappuccio (figura 2).
Utilizzando un accendino, ho riscaldato velocemente (con due o tre passaggi di pochissimi secondi) il controcappuccio stesso insieme all'anello di guaina termorestringente. Il calore ha ammorbidito la plastica del controcappuccio e allo stesso tempo contratto l'anello (figura 3), che si è ristretto rimodellando il controcappuccio reso morbido dal calore.
Quindi ho rimosso delicatamente l'anello ristretto (figura 4) e rimontato il controcappuccio riavvitandolo con la vite/topper.
Non senza mia sorpresa, il tappo funziona ora perfettamente e saldamente.
Sinceramente, non ho la minima idea quanto la modifica della geometria del controcappuccio sia stabile e, di conseguenza, quanto durerà la riparazione, ma mi sembrava giusto segnalarla.