Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Una sfida stimolante
- PeppePipes
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Una sfida stimolante
Domenica 27 settembre, Milano, mercato del Naviglio. Mi imbatto in una stilografica che più che una penna è un'intera collezione di problemi; peccato, perché è una Columbus Extra G, faccettata. Le condizioni che si vedono dalle foto avrebbero scoraggiato chiunque, ma la richiesta di soli 10 euro ha conferito all'acquisto la valenza di "non aver nulla da perdere" o quasi.
Palesemente è causata dalla spinta del "gomito" della J-bar, probabilmente eccessivamente "caricata", verosimilmente con la complicità di un fusto probabilmente sottile e magari di una celluloide mal stagionata.
Strappata via non senza fatica la barra assassina scaldo senza troppi complimenti la parte deformata nella speranza di restituirle delle sembianze almeno simili alle originarie; non sono troppo ottimista perché il rischio che le faccette si torgano complica la cosa. Invece per fortuna l'intervento risulta più facile del previsto e nel giro di due - tre riprese raggiungo un risultato migliore anche riguardo alle più rosee previsioni. Chiaramente qualche lieve ondulazione è presente, ma ci sono tutti i presupposti perché con una paziente levigatura faccia per faccia si possa raggiungere pienamente l'obiettivo.
A questo punto però c'è da risolvere un problema non da poco: Una nuova J-bar tornerebbe a sollecitare le zone che si erano deformate, col concreto rischio di ritrovarsi nel tempo punto e accapo. Riflettuto sul problema, la soluzione migliore mi sembra quella di costruirmi una barra di pressione che non esiste alternativa alla J-bar. Con un certo orgoglio vi presento la Cross - bar, che sta in posizione forzando non su una sezione longitudinale della penna, ma su una trasversale. Posso dirvi funziona egregiamente.
Non resta che mostrare le immagini della penna completa: N.B. gli anellini mancanti sono per il momento "virtuali", ma conto che prossimamente potranno essere reali.
N.B.B. alcuni anni addietro mi ero trovato a che fare con un'identica penna con un identico problema, forse solo un pò meno accentuato: anche quella andò a buon fine, ma costituì la vera sperimentazione; qui la strada era già tracciata.
La clip spezzata alla radice, il pennino non è l'originale, l'attacco del serbatoio sul puntale è parzialmente rotto e mancano due anelli su tre. Il problema più grande è comunque la paurosa deformazione della parte terminale del corpo, che fanno somigliare la penna ad un bastone da golf.Palesemente è causata dalla spinta del "gomito" della J-bar, probabilmente eccessivamente "caricata", verosimilmente con la complicità di un fusto probabilmente sottile e magari di una celluloide mal stagionata.
Strappata via non senza fatica la barra assassina scaldo senza troppi complimenti la parte deformata nella speranza di restituirle delle sembianze almeno simili alle originarie; non sono troppo ottimista perché il rischio che le faccette si torgano complica la cosa. Invece per fortuna l'intervento risulta più facile del previsto e nel giro di due - tre riprese raggiungo un risultato migliore anche riguardo alle più rosee previsioni. Chiaramente qualche lieve ondulazione è presente, ma ci sono tutti i presupposti perché con una paziente levigatura faccia per faccia si possa raggiungere pienamente l'obiettivo.
A questo punto però c'è da risolvere un problema non da poco: Una nuova J-bar tornerebbe a sollecitare le zone che si erano deformate, col concreto rischio di ritrovarsi nel tempo punto e accapo. Riflettuto sul problema, la soluzione migliore mi sembra quella di costruirmi una barra di pressione che non esiste alternativa alla J-bar. Con un certo orgoglio vi presento la Cross - bar, che sta in posizione forzando non su una sezione longitudinale della penna, ma su una trasversale. Posso dirvi funziona egregiamente.
Non resta che mostrare le immagini della penna completa: N.B. gli anellini mancanti sono per il momento "virtuali", ma conto che prossimamente potranno essere reali.
N.B.B. alcuni anni addietro mi ero trovato a che fare con un'identica penna con un identico problema, forse solo un pò meno accentuato: anche quella andò a buon fine, ma costituì la vera sperimentazione; qui la strada era già tracciata.
Ultima modifica di PeppePipes il venerdì 2 ottobre 2020, 19:13, modificato 1 volta in totale.
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- LucaC
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Un ripristino da manuale, quando ti dedicherai agli anellini ti prego di documentare bene tutta l' operazione, questo è il mio punto debole...
- PeppePipes
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Non lo farò io: per queste cose devo affidarmi ad un amico debitamente attrezzato... e piuttosto geloso dei suoi segreti; Qualche volta, con risultati alterni, ho rimesso gli anellini stringendoli con i mandrini da tornio: ma questo su penne a sezione tonda: sulle faccettate alzo bandiera bianca.
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A vedere le foto ho subito pensato a un dente con ascesso !!
Complimenti, Marcello.
Ti ha aiutato la "memoria" del materiale o ti ha complicato le cose?
Complimenti, Marcello.
Ti ha aiutato la "memoria" del materiale o ti ha complicato le cose?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
- PeppePipes
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Penso che un piccolo contributo possa averlo dato, e comunque non ha giocato sicuramente contro. L'effetto "memoria" della celluloide è però sempre molto relativo: se fosse stata ebanite probabilmente sarebbe bastato scaldarla ed avrebbe fatto tutto da sé.
Ultima modifica di PeppePipes il venerdì 2 ottobre 2020, 19:11, modificato 1 volta in totale.
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- balthazar
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Sono stupefatto, complimenti!
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Grande Marcello
Anch'io ho dovuto fare riparazioni del genere, ma fortunatamente erano penne a sezione circolare più semplici da raddrizzare e sistemare.
Anch'io ho dovuto fare riparazioni del genere, ma fortunatamente erano penne a sezione circolare più semplici da raddrizzare e sistemare.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Complimenti, un lavoro meraviglioso per una penna che meritava
Luigi
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Complimenti
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Ma bravo!!
Quindi, se ho ben capito, l'azione della levetta si scarica da una parte sulla barra di pressione del sacchetto, e dall'altra sull'arco circolare che hai creato.. ?
Per la clip hai dovuto cannibalizzare un'altra penna...
Quindi, se ho ben capito, l'azione della levetta si scarica da una parte sulla barra di pressione del sacchetto, e dall'altra sull'arco circolare che hai creato.. ?
Per la clip hai dovuto cannibalizzare un'altra penna...
- PeppePipes
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La barra di pressione lavora in modo tradizionale: c'è la parte rigide (quella in ottone), che non si deforma e scendendo sotto la spinta della leva va a comprimere il serbatoio di gomma; la lamella diritta ad essa collegata è di acciaio armonico e serve a riportarla verso l'alto una volta abbassata la leva. A tenere il tutto fermo nella penna, anziché il "gomito" elastico della J-bar, ci pensa l'anello aperto, anch'esso elastico in quanto realizzato con una lamella di acciaio armonico, che in condizioni di riposo ha un diametro leggermente maggiore a quello interno della penna e tende quindi ad esercitare una pressione radiale e ciò lo tiene bloccato in posizione.
Per la clip non è stato necessario cannibalizzare un'altra penna perché fortunatamente disponevo di un ricambio adeguato che il G.M. gentilmente mi fornì diverso tempo fa.
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Che manualità , complimenti
Un po’ vi invidio ...
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- nello56
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non c'è nulla da fare! "Marcello.... l'è sempre un Gran Marcello"!
Nello
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Sono assolutamente senza parole.
Ho visto la.. paziente appena dopo l'acquisto al mercatino. Posso assicurarvi che le foto con cui Marcello ha documentato la situazione iniziale rappresentano senza alcuna esagerazione.. ottica la deformazione del fusto, che anzi dal vivo mi pareva ancora più netta. Tanto che "a caldo" avevo pensato alla riparazione come ad una "mission impossible". Ma ce ne sono ben poche di imprese impossibili per i nostri Maestri Restauratori, élite alla quale Marcello senza alcun dubbio appartiene!
Un restauro davvero eccezionale, unito ad un'idea brillante per l'eliminazione della probabile causa della deformazione.
Ciao
Ho visto la.. paziente appena dopo l'acquisto al mercatino. Posso assicurarvi che le foto con cui Marcello ha documentato la situazione iniziale rappresentano senza alcuna esagerazione.. ottica la deformazione del fusto, che anzi dal vivo mi pareva ancora più netta. Tanto che "a caldo" avevo pensato alla riparazione come ad una "mission impossible". Ma ce ne sono ben poche di imprese impossibili per i nostri Maestri Restauratori, élite alla quale Marcello senza alcun dubbio appartiene!
Un restauro davvero eccezionale, unito ad un'idea brillante per l'eliminazione della probabile causa della deformazione.
Ciao
Mauro
- lucacecchi
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Ho solo una parola... invidia! Tantissimi complimenti! Sarei anche io curioso di capire come si fa a rimettere un anellino.
Luca
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Luca Cecchi
"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" - Alexis Carrel
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