FountainPen.it Forum

Buongiorno, come si può immaginare sono un neofita in questo mondo delle stilografiche, ma da sempre mi sono sempre piaciute ma non ho mai avuto la necessità di averle e di utilizzarle, un po' per il fatto che lavorando in ufficio si utilizza il PC e a parte qualche firme su alcuni documenti questo utilizzo così assiduo non ne ho avuto occasione.
Per le varie firme sui documenti in ufficio ho sempre utilizzato un bic stilografica molto comune e a poco prezzo certo niente a che vedere con tutte le penne in commercio e quelle da collezione. Da poco mi è stata regalata una Marlen come già ho detto altro post. Mi sono chiesto come posso sfruttare al meglio una stilografica? L'altro giorno mi sono risposto da solo e ho preso un taccuino e ho incominciato a scrivere un diario (segreto) mi sono divertito tanto, ho passato a scrivere due ore senza accorgermene guasi sicurramente continuerò.
A voi chiedo come la utilizzate la vostra amata penna?

Ciao, io le penne le uso molto per scrivere lettere di corrispondenza, appunti di lavoro, lista della spesa, e tutto ciò che devo scrivere, oltre che come fai te per un diario (non segreto).
Poi le uso anche solo per cercare di migliorare la grafia, e quindi pagine e pagine a scrivere lettere e/o parole in modo da rendere automatico un movimento per la mano.

Ci scrivo, e per lavoro ed aggiornamento professionale mi capita di dover scrivere tantissimo e spesso per lungo tempo.

Ciao. Io scrivo quotidianamente due diari, uno per me e uno per mio figlio autistico. Poi lettere, cartoline e biglietti. C'è una bella discussione sul forum a riguardo. Te la indico.

https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... 6&start=15

Contando sia stilo che pennini: qualunque cosa io scriva, a meno che non sia su un modulo con carta carbone in cui si deve premere, a partire da appunti veloci, lista della spesa, eccetera.

In una categoria un po' più formale, tengo un diario, scrivo lettere ( https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=16&t=7531 ) e ogni tanto anche qualche inizio di racconto (che poi non finisco mai, ma è la parte in cui si scrive che fa piacere).

Poi frasi a caso, in teoria in calligrafia (se non altro conta come esercizio, suppongo).

La cosa principale per cui non uso una stilografica sono gli appunti durante le riunioni al lavoro: non sarebbe male usare una stilo, ma prendendoli al computer si riesce ad usare un file condiviso con gli altri partecipanti, e di fatto scrivere tutti assieme le minute della riunione, senza doverci lavorare dopo, che è molto più comodo.

Sempre, per lavoro e non, escluso quando sono in cantiere, lì uso un portamina da 1,2 mm. Quando devo prendere appunti velocemente uso una penna con il cappuccio a pressione o il magnetico della Visconti.

mandi

lucaschia ha scritto: ↑giovedì 1 ottobre 2020, 11:22 A voi chiedo come la utilizzate la vostra amata penna?

Come te, tengo dei diari, uno dedicato proprio alle stilografiche e agli inchiostri. Inoltre scrivo lettere appena ne ho le energie (e soprattutto l'autostima). Poi non mancano note su fogli volanti, blocchetti ecc.

Mi dispiace solo non poterle usare per sottolineare brani e appuntare note nei libri, altrimenti cestinerei del tutto le sfere...

Le note sui libri non si possono vedere
Non rovinerei mai un libro scrivendoci delle note

Io le uso un po’ per tutto, purtroppo poco per lavoro perché tutto va al computer.
Il problema è che poi faccio confusione tra varie agende e notes e non mi ricordo più in quale scrivo i pensieri, in quale il diario, i report di viaggi e così via

Università e lavoro

Principalmente per lavoro schizzi appunti ed annotazioni, che alterno ,citando il vocabolario, con cannellini di legno con dentro una verghetta di grafite o di materia colorante, usati per disegnare o scrivere, a cui oggi si dà anche comunemente il nome di matita.

Automedonte ha scritto: ↑giovedì 1 ottobre 2020, 13:49 Le note sui libri non si possono vedere
Non rovinerei mai un libro scrivendoci delle note

I libri devono essere vissuti.
(Maurizio Costanzo)

Io scrivo moltissimo, tra taccuini vari, un libro di tecnica, un racconto che si sta dilatando, appunti personali e biglietti vari; nonostante ai tempi delle gare di dattilografia fossi un velocista, ho l'abitudine, come ho sempre fatto, di scrivere tutto a mano, perché ragiono meglio e quando rileggo mi capisco al volo (uso vari colori con un preciso significato).

Gargaros ha scritto: ↑giovedì 1 ottobre 2020, 16:31

Automedonte ha scritto: ↑giovedì 1 ottobre 2020, 13:49 Le note sui libri non si possono vedere
Non rovinerei mai un libro scrivendoci delle note

I libri devono essere vissuti.
(Maurizio Costanzo)

Vissuti ma non scarabocchiati

appunti di libri che sto leggendo, ordine del giorno, cose da fare, schizzi e diagrammi di progetti.

poi vabbè l'uso che ne vorrei fare è tutt'altro: realizzare operette alla "peterdraws" ma per fare ciò dovrei rinascere.
e forse non basterebbe.

Scrivo un po’ di tutto: agenda cartacea, appunti al lavoro e per lo studio, firmo consulenze e referti, la lista della spesa, il calendario impegni in casa per sapere con la mia compagna come organizzarci per la giornata ecc