Una bella eredità: Sheaffer’S Legacy 2 linear black palladium
Inviato: venerdì 18 settembre 2020, 20:36
1 Gennaio: entra in vigore l’Euro, prima valuta unica europea. Non vi aderisce il Regno Unito.
12 Marzo: l’Ungheria, la Polonia e la Repubblica Ceca s’uniscono alla Nato.
6 Novembre: il popolo australiano vota a favore della conferma del Sovrano del Regno Unito quale proprio Capo di Stato. 20 Novembre: la Cina lancia la sua prima navetta spaziale. 28 Novembre: viene riaperta la Basilica di San Francesco d’Assisi, restaurata dopo il terribile sisma di due anni prima. 31 Dicembre: Boris Yeltsin rinuncia al mandato di Presidente della Russia. Vladimir Putin diviene il “Presidente agente”.
E’ in quest’anno che comincia la produzione della Sheaffer’S Legacy 2.
Sheaffer’S è un marchio che, almeno per me, rimane affascinante, soprattutto in virtù del suo passato, quando l’azienda spiccava per la sua capacità innovativa.
La stilografica della quale oggi vi propongo una recensione, e che se non vado errato fu prodotta negli Stati Uniti d’America fino al 2002, mi è stata regalata ed è un bellissimo ricordo, perché appartenne ad una persona cara. Ciò che apprezzo di più di tanti modelli Sheaffer’S, da un punto di vista puramente estetico, è il pennino intarsiato, che considero molto elegante e davvero bello. Quello montato su questo esemplare è d’oro a 18 carati, con punta media.
Le linee della Legacy ricordano uno dei modelli storici del marchio statunitense: la PFM (https://www.fountainpen.it/Sheaffer_PFM), ancora oggi ricercata ed apprezzata dai collezionisti.
La penna si rivela molto solida e viene impugnata con soddisfazione, sia grazie al peso sia per la sensazione di compattezza notevole. Si pensa subito a portarsela nel taschino, immaginando che saprà difendersi bene dagli urti e da un utilizzo spartano. L’estetica è sobria, accattivante e moderna, tanto da farne una stilografica assolutamente contemporanea, in grado di figurare bene in ogni situazione e di sposarsi anche ad un abbigliamento elegante e classico. La Legacy 2 può dunque soddisfare anche professionisti, imprenditori e funzionari esigenti, con gusti indipendenti dalla moda imperante. Il fondello in palladio richiama efficacemente e piacevolmente la finitura del cappuccio e la rigatura del fusto slancia visivamente la forma.
Il bellissimo, per quanto semplice, “white dot”, il punto bianco divenuto sinonimo di Sheaffer’S, non stona affatto ed è senza dubbio più discreto ed elegante d’altri marchi dello stesso colore. Nel caso di questo modello, se non vado errato, il “white dot” significa ancora garanzia a vita, come in origine. Purtroppo, mi riesce difficile confermarvelo, perché non dispongo della garanzia originale. Il cappuccio chiude con uno scatto molto convincente, che promette una tenuta eccellente. La clip a molla, che scongiura perdite di tensione dovute al maneggiamento, esercita un’ottima pressione.
Il caricamento avviene mediante convertitore a pressione.
Ma ecco le caratteristiche dimensionali principali:
- lunghezza chiusa: 140 mm
- lunghezza aperta: 121 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 146 mm
- lunghezza del cappuccio: 62 mm
- lunghezza della sezione: 32 mm
- diametro massimo del fusto: 12,5 mm
- diametro massimo del cappuccio: 13,7 mm
- diametro medio della sezione: 11,3 mm
- peso: 39 gr
- peso del cappuccio: 12 gr. La Legacy 2 s’impugna molto bene, anche con mani grandi, e può essere agevolmente e confortevolmente utilizzata senza calzare il cappuccio, che a sua volta, comunque, s’inserisce propriamente sul fusto e non rischia d’essere proiettato accidentalmente in giro per la stanza. Naturalmente, il cappuccio calzato aumenta il peso e tende a portare il bilanciamento verso il retro, ma in modo piacevole e senz’altro non scomodo. La scrittura si rivela pronta, precisa, senza salti né false partenze, con un ottimo flusso. La lunghezza della sezione consente un’impugnatura non vincolata, né in termini di diametro né in termini di distanza dal pennino, ed è quindi adatta ad ogni gusto, sempre che non s’escluda la forma convessa.
Ho effettuato la mia prova con inchiostro Sheaffer’S Skript nero, che reputo mediamente tensioattivo. In conclusione, ed in estrema sintesi, si tratta d’una stilografica bella ed efficiente, senza dubbio in grado di prestare un ottimo servizio per molti anni e dotata d’un certo fascino, sia grazie al pennino intarsiato sia in virtù dei chiari richiami estetici al passato, pur nella contemporaneità dello stile.