Conklin All American
Inviato: giovedì 10 settembre 2020, 19:45
Ciao a tutti, ho deciso di cimentarmi nella sacra arte( in me totalmente assente ) della recensione oggettiva.
Ho trovato sul noto negozio online appartenente all'uomo più ricco del mondo una Conklin All American Brown con pennino stub 1.1 al prezzo di 67€. Naturalmente prima dell'acquisto mi sono andato ad informare sulla penna per cui sapevo a cosa andavo incontro, il prezzo e la possibilità di renderla indietro mi hanno fatto cliccare il bottone.
Quando il giorno dopo ho aperto la scatola sono rimasto molto sorpreso di quanto le foto non le rendano giustizia, la trovo stupenda a vedersi. Se non ho capito male riprende le linee di un modello degli anni 30, decisamente ben riuscita.
La penna è completamente in resina, non è traslucida come altre ma fa la sua figura ed offre dei bei riflessi, inoltre il colore scuro la rende tutto sommato sobria da portare in giro. E' una oversize, ma se paragonata ad altre penne risulta avere una lunghezza nella media, lo spessore maggiore della sezione invece fa sì che la presa sia comoda e non affatica anche nelle lunghe sessioni di scrittura.
La penna non è pesante, più o meno come una Lamy Al-Star e molto meno di una qualunque Jinhao Xqualcosa. Non fate finta di non averle per cui fatevi un'idea.
Il cappuccio si svita con 1 giro e 3/4 e può essere impostato sul corpo della penna, ma per me risulta troppo lunga e non mi piace. Fortunatamente si impugna comodamente senza.
La penna utilizza un converter con attacco standard che si avvita alla sezione ed è fornito con la penna insieme ad una cartuccia.
La clip, che normalmente è uno di quelle cose che mi fa dire chi se ne frega, è semplice ma piacevole e ben inserita nel design, inoltre è collegata ad una molla che la riporta in posizione.
Veniamo al dunque: il pennino. A quanto dice un noto rivenditore americano su YT, Conklin ha cambiato produttore e dal 2019 si appoggia a Jowo. Non sono stato fortunato e mi è toccato un pennino di vecchia produzione (Bock?) di cui tutti si lamentano. Sapevo a cosa andavo incontro per cui non mi ha sorpreso vedere un flusso che dire scarso è poco. Il lavaggio è risultato inutile per cui, dal momento che la penna monta un pennino #6, ero già pronto a sostituirlo ma poi ho notato che il distributore è esattamente lo stesso montato su una Jinhao Xqualcosa, per cui avendone qualcuno di riserva ho smontato il gruppo scrittura ed ho inferto una solenne sciabolata ( don't try this at home ) col cutter ai canali, ottenendo un flusso onesto. Ora il pennino stub scrive dignitosamente ed è ormai da qualche settimana la mia penna di riferimento.
A prezzo pieno non saprei, avendo la certezza di prendere un modello 2019 in poi che scrive come si deve, per il senso di qualità che la resina offre, per piccoli dettagli tipo l'incisione sul corpo allineata al pennino che a sua volta si allinea alla clip una volta avvitato il tappo, per il converter che si avvita compreso nel pacchetto, in questo caso 95€ non mi sembrano esagerati.
Per la cifra che mi è costata invece, se si ha un minimo di manualità e voglia di sperimentare, o semplicemente si ha un pennino #6 in più, secondo me vale assolutamente la pena.
P.S. Sogno un futuro in cui tutte le penne stilografiche scrivono bene fin da subito, con qualsiasi misura di pennino...
Ho trovato sul noto negozio online appartenente all'uomo più ricco del mondo una Conklin All American Brown con pennino stub 1.1 al prezzo di 67€. Naturalmente prima dell'acquisto mi sono andato ad informare sulla penna per cui sapevo a cosa andavo incontro, il prezzo e la possibilità di renderla indietro mi hanno fatto cliccare il bottone.
Quando il giorno dopo ho aperto la scatola sono rimasto molto sorpreso di quanto le foto non le rendano giustizia, la trovo stupenda a vedersi. Se non ho capito male riprende le linee di un modello degli anni 30, decisamente ben riuscita.
La penna è completamente in resina, non è traslucida come altre ma fa la sua figura ed offre dei bei riflessi, inoltre il colore scuro la rende tutto sommato sobria da portare in giro. E' una oversize, ma se paragonata ad altre penne risulta avere una lunghezza nella media, lo spessore maggiore della sezione invece fa sì che la presa sia comoda e non affatica anche nelle lunghe sessioni di scrittura.
La penna non è pesante, più o meno come una Lamy Al-Star e molto meno di una qualunque Jinhao Xqualcosa. Non fate finta di non averle per cui fatevi un'idea.
Il cappuccio si svita con 1 giro e 3/4 e può essere impostato sul corpo della penna, ma per me risulta troppo lunga e non mi piace. Fortunatamente si impugna comodamente senza.
La penna utilizza un converter con attacco standard che si avvita alla sezione ed è fornito con la penna insieme ad una cartuccia.
La clip, che normalmente è uno di quelle cose che mi fa dire chi se ne frega, è semplice ma piacevole e ben inserita nel design, inoltre è collegata ad una molla che la riporta in posizione.
Veniamo al dunque: il pennino. A quanto dice un noto rivenditore americano su YT, Conklin ha cambiato produttore e dal 2019 si appoggia a Jowo. Non sono stato fortunato e mi è toccato un pennino di vecchia produzione (Bock?) di cui tutti si lamentano. Sapevo a cosa andavo incontro per cui non mi ha sorpreso vedere un flusso che dire scarso è poco. Il lavaggio è risultato inutile per cui, dal momento che la penna monta un pennino #6, ero già pronto a sostituirlo ma poi ho notato che il distributore è esattamente lo stesso montato su una Jinhao Xqualcosa, per cui avendone qualcuno di riserva ho smontato il gruppo scrittura ed ho inferto una solenne sciabolata ( don't try this at home ) col cutter ai canali, ottenendo un flusso onesto. Ora il pennino stub scrive dignitosamente ed è ormai da qualche settimana la mia penna di riferimento.
A prezzo pieno non saprei, avendo la certezza di prendere un modello 2019 in poi che scrive come si deve, per il senso di qualità che la resina offre, per piccoli dettagli tipo l'incisione sul corpo allineata al pennino che a sua volta si allinea alla clip una volta avvitato il tappo, per il converter che si avvita compreso nel pacchetto, in questo caso 95€ non mi sembrano esagerati.
Per la cifra che mi è costata invece, se si ha un minimo di manualità e voglia di sperimentare, o semplicemente si ha un pennino #6 in più, secondo me vale assolutamente la pena.
P.S. Sogno un futuro in cui tutte le penne stilografiche scrivono bene fin da subito, con qualsiasi misura di pennino...