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Buonasera a tutti;

Ho appena acquistato una Pelikan M205 che a quanto pare, fa abbastanza bene il suo lavoro.
Essendo a stantuffo però, l'unico inconveniente è il fatto che ricaricandola finisco spesso per sporcarmi le dita con l'inchiostro (Pelikan 4001 nero)

Esteticamente la cosa non mi crea particolari problemi ma vorrei sapere se con il tempo la cosa possa creare problemi di salute come tumori o altro visto che comunque le macchie rimangono sulle dita per tanto tempo.
Purtroppo sulla boccetta non trovo nulla riguardante la composizione e questo devo dire che mi manda un po' in allarme.

Gli ingredienti degli inchiostri stilografici, per tipologia o per la bassissima concentrazione, sono di norma innocui, se non diversamente indicato dal produttore, soprattutto in virtù di varie normative piuttosto severe.
Ad esempio, le ultime notizie di cui disponevo indicavano - negli inchiostri della serie 4001 (e presumibilmente anche negli Edelstein) - la presenza di Bronopol usato come agente preservante, una sostanza di tossicità estremamente bassa ma molto efficace. Il Bronopol, per le sue caratteristiche, viene usato anche nell'industria farmaceutica, cosmetica, e talvolta in determinati prodotti artistici destinati all'uso scolastico in genere; in prodotti più specifici, come alcuni professionali particolarmente problematici per belle arti, si possono preferire invece altri agenti, non necessariamente innocui.
I produttori non indicano quasi mai gli ingredienti, ma sono tenuti all'uso corretto di eventuali pittogrammi di pericolo.
Direi che puoi stare tranquillo.

Se sei in allarme, nessuna rassicurazione sulla non tossicità, sebbene razionale e documentata, ti tranquillizzerà

Mi macchio anche io, ogni tanto. Il 4001 se ne va immediatamente col sapone e una spazzolina da unghie
Più lo lasci a contatto e più è difficile rimuoverlo.

Valuta se l'immediato lavaggio delle mani può contribuire a ridurre il livello di allarme

Se sapessi cosa ho avuto su, per, attorno alle mani....

In ogni caso come gli altri ti direi di non preoccuparti, sulle mani generalmente va via, generalmente l'epidermide costituita da cellule cheratinizzate, morte e ad veloce ricambio (turnover in termini tecnici) formano una barriera a molte di queste sostanze solubili in acqua. In generale, come detto da Monet sopra, ci sono standard di sicurezza da avere e rispettare, insomma chi produce inchiostri non puo' metterci quel che gli pare dentro e se lo fa deve avvertire sulla scatola e anche li tenere rigidi limiti sulle quantita'.

Per il resto fai come ti dice Ottorino, quello e' sempre cosa buona e giusta.

Non mi risulta esistano in Letteratura segnalazioni sulla cancerogenicità dei comuni inchiostri stilografici, che come sottolineava Monet sono soggetti a normative severe (quando prodotti in Paesi che aderiscono e rispettano le norme internazionalmente convenute).
A questo aggiungi, se ti può far stare più tranquillo, che nei secoli passati, allorché sporcarsi di inchiostro era più frequente, l’incidenza di tutte le neoplasie era inferiore. È una osservazione aneddotica, che non tiene conto del prolungarsi della vita media e di una minore capacità diagnostica in quegli anni, ma è già qualcosa.

Se percepisco bene un po’ di allarme ansioso, tuttavia, ti consiglierei una cosa semplicissima. Quando carichi la penna metti dei guanti monouso (anche quelli sottilissimi e di costo infimo, tanto non serve una protezione di grado particolarmente elevato) e non pensarci più.
Certe sottili ansie vanno risolte alla radice

le mie dita sono spesso inchiostrate, ed anch'io mi sono posto più volte il problema,
Appena mi sporco le lavo subito ma in una giornata di prove e cambi e lavaggi spesso mi rimangono gli aloni di inchiostro come se fossero dei lividi.
Dopo aver letto i vostri interventi mi sento più tranquillo, e contento pure di non dover cambiare il mio slogan finale...saluti inchiostrati !

jebstuart ha scritto: ↑domenica 30 agosto 2020, 11:25 A questo aggiungi, se ti può far stare più tranquillo, che nei secoli passati, allorché sporcarsi di inchiostro era più frequente, l’incidenza di tutte le neoplasie era inferiore. È una osservazione aneddotica, che non tiene conto del prolungarsi della vita media e di una minore capacità diagnostica in quegli anni, ma è già qualcosa.

però era anche diversa la composizione degli inchiostri (sospetto meno sicura dal punto di vista della salute); non credo che sia un dato particolarmente utile per quello che può essere il comportamento oggi.

Comunque concordo: acqua, sapone e spazzolino per unghie, e se si lava abbastanza presto viene via tutto senza fatica. Oppure ci sono sempre i guanti.

jebstuart ha scritto: ↑domenica 30 agosto 2020, 11:25 Non mi risulta esistano in Letteratura segnalazioni sulla cancerogenicità dei comuni inchiostri stilografici, che come sottolineava Monet sono soggetti a normative severe (quando prodotti in Paesi che aderiscono e rispettano le norme internazionalmente convenute).

Ciò che ho evidenziato in rosso è di importanza ESTREMA, e avevo dimenticato del tutto di porre l'accento su quell'aspetto.
E' il motivo principale per cui, d'abitudine, non acquisto materiali da quelle realtà che non aderiscono esplicitamente a quelle norme.
Grazie Mauro.

valhalla ha scritto: ↑domenica 30 agosto 2020, 14:15 ... però era anche diversa la composizione degli inchiostri (sospetto meno sicura dal punto di vista della salute)...

Il che tanto più rende innocui per la salute gli inchiostri odierni

Per prevenire le macchie si possono usare i guanti gialli, quelli per lavare i piatti. Con quelli usa e getta, l'inchiostro passa sulle dita, non come se non ci fossero, ma ci si sporca lo stesso. Per toglierle dalle mani invece, sciacquare le mani con acqua e sapone e poi, ancora bagnate, strofinarle con una pietra pomice anche essa bagnata, e spariscono. Naturalmente, senza esagerare, non vorrete asportarvi strati di pelle. E con delicatezza, ovvio.

Sinceramente non mi sono mai preoccupato di macchiarmi le mani con l’inchiostro, ma le camice si.
Perché sentire la moglie brontolare per l’ennesima camicia rovinata, nuoce decisamente alla salute.
Roberto

Grazie a tutti per le risposte.
Alla fine sono comunque diventato abbastanza bravo da sporcarmi poco o niente.
Ovviamente, Non prenderei mai inchiostri di cui non conosco la provenienza o l'affidabilità, sono cose a cui tengo molto.

Sono certo che non siano tossici, se così non fosse, considerando che da bambini ci si scriveva le risposte ai problemi sulle palme delle mani... oggi saremmo tutti all'ombra dei cipressi.

Se proprio soffrite di quete paure, quando caricate la penna munitevi di guanti in alttice usa e getta.

In ogni caso negli USA ci sono legioni di Avvocati e consumatori pronti a fare cause legali e class action per ogni minima cosa e per importi milionari.
Il fatto che su nessun inchiostro a mia memoria ci siano mai state indicazioni legali ed avvertenze per la salute e l'uso, mi fa pensare che sia un prodotto abbastanza innocuo? Altrimenti, almeno per gli inchiostri prodotti dalle ditte più grosse e ricche da spennare, sarebbero corsi ai ripari...

maylota ha scritto: ↑mercoledì 2 settembre 2020, 11:28 In ogni caso negli USA ci sono legioni di Avvocati e consumatori pronti a fare cause legali e class action per ogni minima cosa e per importi milionari.
Il fatto che su nessun inchiostro a mia memoria ci siano mai state indicazioni legali ed avvertenze per la salute e l'uso, mi fa pensare che sia un prodotto abbastanza innocuo? Altrimenti, almeno per gli inchiostri prodotti dalle ditte più grosse e ricche da spennare, sarebbero corsi ai ripari...

Esatto.
I più agguerriti sono quelli della California.