Riparazione Tabo V
Inviato: venerdì 26 ottobre 2012, 20:26
La storia di questa TaboV è come quella di tante altre penne d'epoca,
finita chissa come sul banchetto di un vecchietto in un mercatino.
Appena l'ho vista l'ho presa tra le mani , era col pennino
completamente nero, sporco d'inchiostro che si ricordava
almeno quarant'anni.
Così feci un controllo visivo, non potendo in quel momento fare altro.
Le laminature della clip erano perfette, come
del resto quelle della vera e della parte superiore del cappuccio.
Il serbatoio, il fondello del caricatore, il cappuccio ed il puntale non
avevano lesioni o danni di sorta, così decisi di prenderla.
Dopo un estenuante trattativa riuscii ad averla e ad un buon prezzo.
Ora si trattava di farla ritornare alle sue condizioni originali.
Appena tornato a casa incominciai a smontarla
per cominciare il restauro:
Ho immerso la penna per qualche giorno in un bicchiere d'acqua con
una goccia di detersivo per i piatti, sostituendola ogni qual volta diventava nera.
Dopo il lavaggio ho cominciato il lavoro estraendo il pennino con l'alimentatore ed ho svitato
il puntale dopo averlo riscaldato un poco col Phono.
Ho mandato tutto giù lo stantuffo, poi l'ho battuta sul palmo a modo pacchetto
di sigarette e l'ho mandato più avanti possibile, poi preso uno spillo ho agito dal
lato della testa.
L'ho messo tra la rondella che fissa le guarnizioni dello stantuffo
e le stesse a mo di uncino e con la massima attenzione l'ho estratto.
Lo so, avrei dovuto smontare la parte superiore, ma questa dopo varie prove con
un giravitino non si allargava e poichè non avevo l'attrezzo specifico avevo
paura che per la delicatezza e l'età della penna si potesse rompere e decisi
che era meglio trovare un alternativa.
Ora la penna smontata ha subito un nuovo lavaggio, il pennino restava nero in più punti,
non si puliva in nessun modo.
Non avendo l'attrezzo per la lucidatura ho dovuto usare un panno
morbido con su un po di liquido per la lucidatura e tanto, ma tanto olio di gomito.
Poi prese con un calibro le misure interne del serbatoio ho cercato un o-ring che
andasse bene.
Per lo stantuffo della taboV occorrono 2 o-ring.
Rimonto lo stantuffo, e cospargo gli o-ring di un velo di grasso al silicone, lo stesso
che si usa per ingrassare i mulinelli da pesca.
Lo introduco nel serbatoio al contrario e con movimenti rotatori vado su e giù
per ingrassarne l'interno.
Dopo quest'operazione lo monto nel verso giusto spingendolo giù finchè non si aggancia,
ruoto tutto all'indietro e provo la tenuta all'aria succhiando all'interno e vedendo se resta
incollata alle labbra, SI, tiene che è una bellezza. .
Rimonto il pennino e alimentatore nel puntale e lo avvito dopo aver passato un velo
di grasso anche sulla filettatura do una leggera stretta ed ora non mi resta che caricarla e provarla.
Caricandola noto con piacere che il pistoncino ha una fluidità di scorrimento migliore che
se fosse nuova, ora vediamo se tutto il tempo impiegato per il restauro ha dato i suoi frutti.
Controllo con una lente il perfetto allineamento dell'iridio , un po sfalsato, con le dita regolo i rebbi,
ecco ora è tutto perfetto, appoggio la penna sul foglio e faccio fatica a fermarla, corre sulla carta
come se fosse ad un Gran Premio di F1 è fluida, morbida e veloce senza incertrezze,
SI, il restauro è riuscito perfettamente.
Proverò a postare le foto in sequenza di questo mini restauro.
finita chissa come sul banchetto di un vecchietto in un mercatino.
Appena l'ho vista l'ho presa tra le mani , era col pennino
completamente nero, sporco d'inchiostro che si ricordava
almeno quarant'anni.
Così feci un controllo visivo, non potendo in quel momento fare altro.
Le laminature della clip erano perfette, come
del resto quelle della vera e della parte superiore del cappuccio.
Il serbatoio, il fondello del caricatore, il cappuccio ed il puntale non
avevano lesioni o danni di sorta, così decisi di prenderla.
Dopo un estenuante trattativa riuscii ad averla e ad un buon prezzo.
Ora si trattava di farla ritornare alle sue condizioni originali.
Appena tornato a casa incominciai a smontarla
per cominciare il restauro:
Ho immerso la penna per qualche giorno in un bicchiere d'acqua con
una goccia di detersivo per i piatti, sostituendola ogni qual volta diventava nera.
Dopo il lavaggio ho cominciato il lavoro estraendo il pennino con l'alimentatore ed ho svitato
il puntale dopo averlo riscaldato un poco col Phono.
Ho mandato tutto giù lo stantuffo, poi l'ho battuta sul palmo a modo pacchetto
di sigarette e l'ho mandato più avanti possibile, poi preso uno spillo ho agito dal
lato della testa.
L'ho messo tra la rondella che fissa le guarnizioni dello stantuffo
e le stesse a mo di uncino e con la massima attenzione l'ho estratto.
Lo so, avrei dovuto smontare la parte superiore, ma questa dopo varie prove con
un giravitino non si allargava e poichè non avevo l'attrezzo specifico avevo
paura che per la delicatezza e l'età della penna si potesse rompere e decisi
che era meglio trovare un alternativa.
Ora la penna smontata ha subito un nuovo lavaggio, il pennino restava nero in più punti,
non si puliva in nessun modo.
Non avendo l'attrezzo per la lucidatura ho dovuto usare un panno
morbido con su un po di liquido per la lucidatura e tanto, ma tanto olio di gomito.
Poi prese con un calibro le misure interne del serbatoio ho cercato un o-ring che
andasse bene.
Per lo stantuffo della taboV occorrono 2 o-ring.
Rimonto lo stantuffo, e cospargo gli o-ring di un velo di grasso al silicone, lo stesso
che si usa per ingrassare i mulinelli da pesca.
Lo introduco nel serbatoio al contrario e con movimenti rotatori vado su e giù
per ingrassarne l'interno.
Dopo quest'operazione lo monto nel verso giusto spingendolo giù finchè non si aggancia,
ruoto tutto all'indietro e provo la tenuta all'aria succhiando all'interno e vedendo se resta
incollata alle labbra, SI, tiene che è una bellezza. .
Rimonto il pennino e alimentatore nel puntale e lo avvito dopo aver passato un velo
di grasso anche sulla filettatura do una leggera stretta ed ora non mi resta che caricarla e provarla.
Caricandola noto con piacere che il pistoncino ha una fluidità di scorrimento migliore che
se fosse nuova, ora vediamo se tutto il tempo impiegato per il restauro ha dato i suoi frutti.
Controllo con una lente il perfetto allineamento dell'iridio , un po sfalsato, con le dita regolo i rebbi,
ecco ora è tutto perfetto, appoggio la penna sul foglio e faccio fatica a fermarla, corre sulla carta
come se fosse ad un Gran Premio di F1 è fluida, morbida e veloce senza incertrezze,
SI, il restauro è riuscito perfettamente.
Proverò a postare le foto in sequenza di questo mini restauro.