Stil RE-MA
Inviato: giovedì 20 agosto 2020, 13:53
Dopo tanto tempo che sono su questo forum, mi accingo a scrivere la mia prima recensione. Ogni suggerimento è bene accetto.
La penna in questione è stata prodotta dalla Stil RE-MA, azienda torinese di REnato MArrucci, oggi non più esistente, della quale sono presenti pochissime informazioni in rete. (https://www.fountainpen.it/Stil_Re-Ma). Materiali ed aspetto: La penna è nera, con un motivo tortile appena visibile. Non sono sufficientemente esperto per definire con certezza il materiale. Potrei ipotizzare ebanite. E' presente una finestrella semitrasparente per il controllo del livello dell'inchiostro. Le rifiniture sono invece di ottone (anche il puntale che copre il pennino). Il pennino è d'oro 14 carati. Il cappuccio, a pressione, presenta un'unica scritta "clipper", mentre sul fusto della penna è inciso, un po' dozzinalmente a dire il vero, "RE-MA". La penna, specialmente per quella grossa copertura del pennino d'ottone, dimostra, forse un po' troppo sfacciatamente, la sua età. Ci sono sicuramente penne molto più belle, ma non si può dire che questa sia brutta. La qualità, invece, pare ottima.
Caricamento e scrittura: Il sistema caricamento è a stantuffo; per azionarlo è necessario rimuovere il fondello. La capienza è ottima. Nonostante la penna fosse ferma in una cartoleria da decenni il caricamento è stato da subito agevole.
Veniamo ora alla prova di scrittura, con inchiostro Pelikan Royal Blue 4001. Il pennino d'oro, tratto fine ma leggiermente flessibile (arriva fino ad un medio abbondante), scorre benissimo sulla carta, senza grattare; il flusso è abbondante come piace a me. L'unico "difettuccio" riguarda il puntale d'ottone: quando si vuole allargare il tratto premendo un pochino, il pennino tocca sul puntale e genera un particolare rumore/suono, come se lo sfregamento sulla carta venisse amplificato da tutta la penna, che diventa una sorta di cassa armonica. Considerazioni finali: Sono piacevolmente soddisfatto per questa RE-MA, e, anche se non è la Bellezza fatta penna, sono felice di aggiungere alla mia modestissima collezione una penna italiana di ottima fattura.
(scusate per la cacografia nella prova di scrittura...)
La penna in questione è stata prodotta dalla Stil RE-MA, azienda torinese di REnato MArrucci, oggi non più esistente, della quale sono presenti pochissime informazioni in rete. (https://www.fountainpen.it/Stil_Re-Ma). Materiali ed aspetto: La penna è nera, con un motivo tortile appena visibile. Non sono sufficientemente esperto per definire con certezza il materiale. Potrei ipotizzare ebanite. E' presente una finestrella semitrasparente per il controllo del livello dell'inchiostro. Le rifiniture sono invece di ottone (anche il puntale che copre il pennino). Il pennino è d'oro 14 carati. Il cappuccio, a pressione, presenta un'unica scritta "clipper", mentre sul fusto della penna è inciso, un po' dozzinalmente a dire il vero, "RE-MA". La penna, specialmente per quella grossa copertura del pennino d'ottone, dimostra, forse un po' troppo sfacciatamente, la sua età. Ci sono sicuramente penne molto più belle, ma non si può dire che questa sia brutta. La qualità, invece, pare ottima.
Caricamento e scrittura: Il sistema caricamento è a stantuffo; per azionarlo è necessario rimuovere il fondello. La capienza è ottima. Nonostante la penna fosse ferma in una cartoleria da decenni il caricamento è stato da subito agevole.
Veniamo ora alla prova di scrittura, con inchiostro Pelikan Royal Blue 4001. Il pennino d'oro, tratto fine ma leggiermente flessibile (arriva fino ad un medio abbondante), scorre benissimo sulla carta, senza grattare; il flusso è abbondante come piace a me. L'unico "difettuccio" riguarda il puntale d'ottone: quando si vuole allargare il tratto premendo un pochino, il pennino tocca sul puntale e genera un particolare rumore/suono, come se lo sfregamento sulla carta venisse amplificato da tutta la penna, che diventa una sorta di cassa armonica. Considerazioni finali: Sono piacevolmente soddisfatto per questa RE-MA, e, anche se non è la Bellezza fatta penna, sono felice di aggiungere alla mia modestissima collezione una penna italiana di ottima fattura.
(scusate per la cacografia nella prova di scrittura...)