Recensione Opus 88 Omar Clear Demonstrator
Inviato: mercoledì 29 luglio 2020, 21:38
Ciao a tutti, oggi ho deciso di cimentarmi nella recensione della Opus 88 Omar Clear demonstrator. Una penna in resina trasparente e semitrasparente con sistema di caricamento a contagocce.
Ce l’ho da diversi giorni e ne ho apprezzato l’estetica e la qualità di scrittura.
Prima di iniziare premetto che la mia esperienza con le stilografiche è relativamente limitata e che i voti attribuiti sono chiaramente indicativi del mio percepito e del confronto limitato con altre penne che possiedo
Imballi:
Agli imballi non do mai tanta importanza, tuttavia la Omar è arrivata in una scatola abbastanza grande e funzionale di cartone nero con controscatola in cartoncino. All’interno, un supporto sagomato contiene la penna e la pipetta contagocce di vetro in dotazione. È presente anche un foglietto illustrativo per spiegare il funzionamento della valvola di sicurezza e indicazioni per caricare la penna. Il tutto molto sintetico ma chiaro.
Voto: 7
Estetica:
Inizio subito dicendo che le demonstrator di solito non mi piacciono ma questa mi ha attratto fin da subito. Per la serie: una immagine vale più di mille parole, lascerò parlare le foto. Dirò soltanto che costruttivamente appare solida e ben rifinita, che la clip (che riporta la marca Opus 88) e l’anellino che separa il fusto dal fondello sono di metallo nero satinato, e che mi piacciono molto le due estremità di fondello e cappuccio che essendo in resina piena e trasparente creano quasi un effetto lente d’ingrandimento. Le dimensioni (non misurate da me ma prese dal web) sono generose:
Lunghezza da chiusa: 14,8 cm
Lunghezza da aperta: 13,7 cm
Lunghezza da aperta con cappuccio calzato: un autobus
scherzi a parte, il cappuccio non calza in maniera stabile. La penna è chiaramente pensata per essere usata senza.
Diametro serbatoio: 15,7 cm
Diametro impugnatura: 10,8 cm
Capacità serbatoio: 3,6 ml
Peso: gr. 34
Pennino: Acciaio Jowo n°6
Voto: 8
Ergonomia:
È la penna più grande che possiedo e non ho mani grandi. Fin ora ho considerato la misura ideale per me, in linea di massima, quella della Leonardo Momento Zero, ma con la Omar che è più grandicella mi son trovato molto bene, si impugna in maniera naturale, non stanca ed è piacevole da usare. Inoltre trasmette una bella sensazione di solidità pur non risultando pesante. Il serbatoio cosi ampio inoltre, quando non è completamente pieno, consente di ammirare al meglio le sfumature dell’inchiostro. Di contro è un po' scomoda da tenere nel taschino della camicia, vuoi per le dimensioni, vuoi per la clip che non è assolutamente all’altezza del resto. La clip infatti è abbastanza rigida e non si flette facilmente (magari con il tempo cede un po’), inoltre la semisfera che serve per ancorarla alla camicia s’impunta (scusate ma non trovo una parola più adatta). Guardandola bene si nota che la svasatura necessaria a farla scivolare sul tessuto è appena accennata e quindi anziché scavalcare l’orlo del taschino, s’impunta rendendo necessario allargare la clip con le dita.
Voto: 7 (avrei dato 8 ma la clip lavora veramente male)
Qualità di scrittura e pennino:
Su questo punto non c'è molto da dire, la Omar monta un pennino in acciaio Jowo numero 6 che scrive in maniera impeccabile ma impersonale come altri Jowo che ho provato. Molto scorrevole, feedback appena accennato e buon controllo. Detta cosi sembra una cosa negativa, il fatto è che dopo qualche anno che uso le stilografiche ho scoperto di preferire le aziende che usano pennini proprietari i quali a volte hanno un loro carattere (trovo caratteristico e riconoscibile per esempio quel mix di assoluta scorrevolezza e feedback marcato del pennino Soft-fine della Platinum 3776). Il pennino è un F ma il tratto è un pò abbondante, però non so se la cosa dipenda dall’inchiostro in quanto ne sto usando uno che non ho mai utilizzato prima, l’ Herbin Bleu des profondeurs (colore bellissimo). Come sempre prima di utilizzarla l’ho lavata con acqua e una goccia di detersivo per piatti. Appena caricata ha cominciato a scrivere subito senza mai un’incertezza, falsa partenza o interruzioni. Ho scritto qualche pagina A4 di seguito e il flusso è rimasto pressoché costante. Ho provato anche a non usarla per 2 o 3 giorni e dopo è ripartita immediatamente.
Voto: 8
Sistema di caricamento:
È una penna con caricamento a contagocce ed ha una valvola di sicurezza che una volta chiusa non lascia passare inchiostro al pennino. Per prova ho chiuso la valvola e sono riuscito a scrivere poco più di una pagina A4 prima che il flusso si riducesse. Menzione d'onore alla capienza del serbatoio. Non l’ho misurata ma in rete ho letto che è di circa 3,6 ml. Per caricarla ho riempito due volte la pipetta in dotazione e sono arrivato a meno di 3/4 di serbatoio.
Ho letto tante volte pareri discordanti in merito alla efficienza o alla comodità del sistema a contagocce. Per la mia esperienza l’operazione di carica è stata abbastanza semplice senza incidenti di percorso e anche relativamente veloce. Sono rimasto favorevolmente colpito.
Voto: 9
Conclusioni:
Nel complesso si tratta di una bella penna di grandi dimensioni ma con buona ergonomia che scrive molto bene e con una autonomia di tutto rispetto, ma poco comoda da tenere nel taschino.
Voto finale: 8
. . . da sx: Lamy 2000, Pilot Custom 74, Pilot Capless, Opus 88 Omar, Aurora 98, Pelikan M200, Waterman Carène, Parker 75
. confronto dimensioni con Leonardo Momento Zero
. . . come si vede la semisfera non è molto svasata
. particolare del fondello tramite il quale si aziona la valvola di sicurezza
.
Ce l’ho da diversi giorni e ne ho apprezzato l’estetica e la qualità di scrittura.
Prima di iniziare premetto che la mia esperienza con le stilografiche è relativamente limitata e che i voti attribuiti sono chiaramente indicativi del mio percepito e del confronto limitato con altre penne che possiedo

Imballi:
Agli imballi non do mai tanta importanza, tuttavia la Omar è arrivata in una scatola abbastanza grande e funzionale di cartone nero con controscatola in cartoncino. All’interno, un supporto sagomato contiene la penna e la pipetta contagocce di vetro in dotazione. È presente anche un foglietto illustrativo per spiegare il funzionamento della valvola di sicurezza e indicazioni per caricare la penna. Il tutto molto sintetico ma chiaro.
Voto: 7
Estetica:
Inizio subito dicendo che le demonstrator di solito non mi piacciono ma questa mi ha attratto fin da subito. Per la serie: una immagine vale più di mille parole, lascerò parlare le foto. Dirò soltanto che costruttivamente appare solida e ben rifinita, che la clip (che riporta la marca Opus 88) e l’anellino che separa il fusto dal fondello sono di metallo nero satinato, e che mi piacciono molto le due estremità di fondello e cappuccio che essendo in resina piena e trasparente creano quasi un effetto lente d’ingrandimento. Le dimensioni (non misurate da me ma prese dal web) sono generose:
Lunghezza da chiusa: 14,8 cm
Lunghezza da aperta: 13,7 cm
Lunghezza da aperta con cappuccio calzato: un autobus

Diametro serbatoio: 15,7 cm
Diametro impugnatura: 10,8 cm
Capacità serbatoio: 3,6 ml
Peso: gr. 34
Pennino: Acciaio Jowo n°6
Voto: 8
Ergonomia:
È la penna più grande che possiedo e non ho mani grandi. Fin ora ho considerato la misura ideale per me, in linea di massima, quella della Leonardo Momento Zero, ma con la Omar che è più grandicella mi son trovato molto bene, si impugna in maniera naturale, non stanca ed è piacevole da usare. Inoltre trasmette una bella sensazione di solidità pur non risultando pesante. Il serbatoio cosi ampio inoltre, quando non è completamente pieno, consente di ammirare al meglio le sfumature dell’inchiostro. Di contro è un po' scomoda da tenere nel taschino della camicia, vuoi per le dimensioni, vuoi per la clip che non è assolutamente all’altezza del resto. La clip infatti è abbastanza rigida e non si flette facilmente (magari con il tempo cede un po’), inoltre la semisfera che serve per ancorarla alla camicia s’impunta (scusate ma non trovo una parola più adatta). Guardandola bene si nota che la svasatura necessaria a farla scivolare sul tessuto è appena accennata e quindi anziché scavalcare l’orlo del taschino, s’impunta rendendo necessario allargare la clip con le dita.
Voto: 7 (avrei dato 8 ma la clip lavora veramente male)
Qualità di scrittura e pennino:
Su questo punto non c'è molto da dire, la Omar monta un pennino in acciaio Jowo numero 6 che scrive in maniera impeccabile ma impersonale come altri Jowo che ho provato. Molto scorrevole, feedback appena accennato e buon controllo. Detta cosi sembra una cosa negativa, il fatto è che dopo qualche anno che uso le stilografiche ho scoperto di preferire le aziende che usano pennini proprietari i quali a volte hanno un loro carattere (trovo caratteristico e riconoscibile per esempio quel mix di assoluta scorrevolezza e feedback marcato del pennino Soft-fine della Platinum 3776). Il pennino è un F ma il tratto è un pò abbondante, però non so se la cosa dipenda dall’inchiostro in quanto ne sto usando uno che non ho mai utilizzato prima, l’ Herbin Bleu des profondeurs (colore bellissimo). Come sempre prima di utilizzarla l’ho lavata con acqua e una goccia di detersivo per piatti. Appena caricata ha cominciato a scrivere subito senza mai un’incertezza, falsa partenza o interruzioni. Ho scritto qualche pagina A4 di seguito e il flusso è rimasto pressoché costante. Ho provato anche a non usarla per 2 o 3 giorni e dopo è ripartita immediatamente.
Voto: 8
Sistema di caricamento:
È una penna con caricamento a contagocce ed ha una valvola di sicurezza che una volta chiusa non lascia passare inchiostro al pennino. Per prova ho chiuso la valvola e sono riuscito a scrivere poco più di una pagina A4 prima che il flusso si riducesse. Menzione d'onore alla capienza del serbatoio. Non l’ho misurata ma in rete ho letto che è di circa 3,6 ml. Per caricarla ho riempito due volte la pipetta in dotazione e sono arrivato a meno di 3/4 di serbatoio.
Ho letto tante volte pareri discordanti in merito alla efficienza o alla comodità del sistema a contagocce. Per la mia esperienza l’operazione di carica è stata abbastanza semplice senza incidenti di percorso e anche relativamente veloce. Sono rimasto favorevolmente colpito.
Voto: 9
Conclusioni:
Nel complesso si tratta di una bella penna di grandi dimensioni ma con buona ergonomia che scrive molto bene e con una autonomia di tutto rispetto, ma poco comoda da tenere nel taschino.
Voto finale: 8
. . . da sx: Lamy 2000, Pilot Custom 74, Pilot Capless, Opus 88 Omar, Aurora 98, Pelikan M200, Waterman Carène, Parker 75
. confronto dimensioni con Leonardo Momento Zero
. . . come si vede la semisfera non è molto svasata
. particolare del fondello tramite il quale si aziona la valvola di sicurezza
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