Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69

Cinesi economiche jinhao

Recensioni, impressioni sull'uso, discussioni, sul più straordinario strumento di scrittura!
Avatar utente
mak97
Pulsante di Fondo
Pulsante di Fondo
Messaggi: 280
Iscritto il: sabato 10 dicembre 2016, 14:30
La mia penna preferita: Lamy CP1 Black
Il mio inchiostro preferito: R&K Blau Permanent
Misura preferita del pennino: Medio

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da mak97 »

Screenshot_20200718-203906~2.png
Salve a tutti, volevo presentarvi il mio ultimo acquisto in fatto di penne. Non sono sicuramente di qualità stratosferica, ma dalla spesa di ben 98 centesimi di dollari spedizione inclusa dal noto sito cinese direi che è un affarone.
Potete vedere in foto una EX con inchiostro Sailor Sei Boku, una 2.9 con inchiostro pelikan duo che ho usato come evidenziatore e una F che non ho inchiostrato.
Nel mucchio c'è una Twsbi VAC mini per confronto.
Il pennino 2.9 non lo ho usato per scrivere, ma per evidenziare ha un tratto molto uniforme. Il tratto della EF è di pochissimo più sottile rispetto alla F che si presenta leggermente più magro della Twsbi.
In tutta sincerità non noto particolari differenze di scorrevolezza tra la Twsbi e la Jinhao (ovviamente la Twsbi è molto più rodata, vado a memoria di quando era nuova).
La EF invece è leggermente meno scorrevole e per questo, complice anche la piccola differenza di spessore, mi sento di consigliare la F.
Le penne vengono fornite di converter, incluso di capienza abbondante. Inoltre è già presente la guarnizione per convertire ad eyedropper (cosa che penso farò a brevissimo per massimizzare la capienza).
Anche la qualità della plastica è notevole (certo la Twsbi è un po' superiore, ma dato il rapporto di prezzo 80:1 vincono a mani basse), migliore di quella di una Pilot G2.
Penne che stra consiglierei per bambini o per chi vuole penne per avere una vasta scelta di inchiostri.
Fatemi sapere che ne pensate ;) unico inconveniente bisogna aspettare almeno un mese prima che arrivino...
Scriptor

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da Scriptor »

Se ne sei contento tu, goditele al meglio... almeno finché dureranno, perché personalmente non scommetterei sulla loro affidabilità nel tempo :)

Ciao!
Avatar utente
mak97
Pulsante di Fondo
Pulsante di Fondo
Messaggi: 280
Iscritto il: sabato 10 dicembre 2016, 14:30
La mia penna preferita: Lamy CP1 Black
Il mio inchiostro preferito: R&K Blau Permanent
Misura preferita del pennino: Medio

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da mak97 »

Le ho pagate 2 euro e 60 in tutto. Se si rompono chissene. Non è che le voglio pubblicizzare come penne chissà quanto buone. Il mio entusiasmo deriva dal fatto che mi aspettavo che nemmeno funzionassero, l'aspettativa era talmente bassa che sono rimasto stupito.
Non solo funzionano, ma non vanno peggio di penne ben più costose.
Poi se paragoniamo il pennino di quelle con una Pilot prera lasciamo perdere... La pilot è la pilot.
Quanto durano durano, anche se non capisco cosa dovrebbe rompersi. Potrebbe smollarsi il pennino, ma parlando di plastiche la mia VAC mini ha la parte posteriore del fusto crepata (dove si innesta l'incastro di alluminio per il pistone) e costa ben di più.

Quello che volevo dire è che se uno vuole regalarle a dei bambini (a una classe delle elementari) costano poco e per il momento funzionano benone da non essere frustranti da usare (funzionano bene). Il processo di scrittura è buono, la plastica non è scrausa.
Ovviamente non danno la sensazione elitaria che può dare scrivere con una penna di lusso. Però funzionano e può valer la pena provarla visto che costa meno di un caffè al bar. Se piacciono le demo.
Per il momento ci sto scrivendo a rotta di collo se vi interessa vi faccio sapere che succede.

La cosa che sarebbe giusta da fare è trovare un inchiostro che costi meno della penna, perché non credo ne esistano (poi vabbè io le ho caricate con il Sei Boku 🤭)
Avatar utente
tomcar
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1304
Iscritto il: sabato 6 giugno 2020, 23:46
La mia penna preferita: Momento Magico, Montblanc 147
Il mio inchiostro preferito: KWZ Walk Over Vistula
Misura preferita del pennino: Italico
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da tomcar »

Non voglio entrare nel discorso qualitativo perché non le ho mai provate, capisco che sia “il mercato, bellezza” ma forse, dico forse, sarebbe anche utile andare a vedere le condizioni di lavoro a cui vengono sottoposte le persone per potersi permettere dei prezzi simili. Lo so è un discorso lungo e vado pure fuori tema e non dico nemmeno che io non possieda oggetti “Made in china”. Ho appena comprato un rotolo portapenne della Pilot Made in china. Però boh sono questioni che ogni tanto mi fanno pensare. La chiudo qui.
Tommaso
Avatar utente
Gargaros
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1519
Iscritto il: giovedì 6 dicembre 2018, 3:54
La mia penna preferita: Penbbs 266
Il mio inchiostro preferito: Al gusto fragola!
Misura preferita del pennino: Fine

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da Gargaros »

mak97 ha scritto: domenica 19 luglio 2020, 9:51 Il mio entusiasmo deriva dal fatto che mi aspettavo che nemmeno funzionassero, l'aspettativa era talmente bassa che sono rimasto stupito.
Hai avuto fortuna. Il problema dei prodotti cinesi è che la qualità risulta molto incostante. Compri dieci penne, di un solo modello e con caratteristiche simili, e scoprirai una gran varietà, da tratti medi a tratti supersottili, da flussi abbondanti a flussi secchi... Ci sarà la penna che si smonterà direttamente nella tua mano appena la prendi, e quella che anche se cade da un grattacielo resta integra a parte qualche ammaccatura.

Comunque la 992 è l'imitazione spudorata della Monteverde Monza. Altro problema cinese, il fato che devono imitare sempre, e non ho ancora capito perché lo fanno. O meglio, perché lo fanno anche quando devono apportare un loro marchio, visto che in questo modo non fottono chi compra rifilandogli un falso... Possibile che non abbiano dei creativi anche scarsi? 'Azzo ci vuole ad abbozzare due linee?
Spiller84
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2255
Iscritto il: mercoledì 28 novembre 2018, 23:38
Località: Isernia
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da Spiller84 »

Più che una imitazione della Monza, è la Monza che è una Jinhao ribrandizzata, visto che la producono in Cina.
marnautz
Levetta
Levetta
Messaggi: 506
Iscritto il: sabato 25 aprile 2015, 23:21
La mia penna preferita: Cartier Louis
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Lodi
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da marnautz »

Premetto, odio le penne cinesi, perché credo che una stilografica a 1€ sia un non senso, vuol dire materiali infimi e condizioni di lavoro, rispetto dell’ambiente, non classificabili. Oltre al fatto che sono dei taroccatori seriali.
Detto questo, un esempio in un altro settore. Mi hanno regalato una bicicletta cinese da 80€, in apparenza bella, peccato che dopo 2 mesi avevo speso 50€ di riparazioni varie restando a piedi 2 volte e sono stato quasi sollevato quando me l’hanno rubata. Quindi ci sono variazioni di prezzo dovute a marketing e prestigio della marca, ma in linea di massima hai per quello che spendi.
Poi mi dà più soddisfazione una solo bella stilografica che un mazzo di cinesi!
Avatar utente
fantabaffo
Snorkel
Snorkel
Messaggi: 201
Iscritto il: sabato 10 agosto 2019, 22:39
La mia penna preferita: Pilot Capless "faccettata"
Il mio inchiostro preferito: R&K Salix, 4001 Blue-Black
Misura preferita del pennino: Fine
Località: provincia di Verona
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da fantabaffo »

Delle 4 cinesi che ho preso per sfizio (spesa totale intorno ai 5€), dopo poche settimane ne rimane una sola realmente utilizzabile, ovvero la WingSung 3001, clone della 78G: esteticamente ha gli anellini dorati già completamente rovinati, ma è integra, scrive bene e non perde inchiostro.
Delle altre 3: una perde inchiostro copiosamente, una ha il pennino che scrive molto male, una ha una crepa nel cappuccio che ormai sta facendo il giro completo, rendendola inusabile.

Mi sono reso conto che mi bastano poche penne, purché funzionino bene, senza "se" e senza "ma"; e purché, naturalmente, mi diano soddisfazione quando le uso. :wave:
Alessio

Chi parla con voce grossa non può esprimere pensieri sottili
Avatar utente
schnier
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 996
Iscritto il: domenica 17 marzo 2019, 3:28
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da schnier »

oh lo avete già detto che i cinesi mangiano i bambini?
Avatar utente
tomcar
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1304
Iscritto il: sabato 6 giugno 2020, 23:46
La mia penna preferita: Momento Magico, Montblanc 147
Il mio inchiostro preferito: KWZ Walk Over Vistula
Misura preferita del pennino: Italico
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da tomcar »

schnier ha scritto: lunedì 20 luglio 2020, 12:49 oh lo avete già detto che i cinesi mangiano i bambini?
Iii che esagerato
Tommaso
Scriptor

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da Scriptor »

schnier ha scritto: lunedì 20 luglio 2020, 12:49 oh lo avete già detto che i cinesi mangiano i bambini?
No, ma che fanno un sacco di pessime stilografiche lo abbiamo ribadito più volte, in modo che tutti possano imparare dalle esperienze altrui :D
Ultima modifica di Scriptor il lunedì 20 luglio 2020, 14:42, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
maylota
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 3042
Iscritto il: venerdì 28 febbraio 2020, 12:01
La mia penna preferita: Quelle che scrivono bene
Il mio inchiostro preferito: Waterman Florida Blue
Misura preferita del pennino: Medio
Località: 45°28′01″N 09°11′24″E
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da maylota »

Le penne cinesi hanno qualche indubbio problema di controllo qualità (non diverso da quello dei prodotti giapponesi degli anni 50 a voler andare a scavare nella storia).

Però se hai un mercato di 2 miliardi di persone tra cui 800 milioni di studenti che le stilografiche le usano, è possibile che il costo marginale di una penna stilografica sia realmente di pochi dollari, anche senza dumping aggressivo o ricorso intensivo a pratiche di lavoro non etiche.

Le nostre stilografiche sono indubbiamente più belle e più curate, ma riflettono il fatto di essere un passatempo per ricchi vecchiacci quali molti di noi siamo (almeno io).

Per me è dura farmi venire la voglia di collezionare penne cinesi (che già ne ho un cassetto pieno....), ma l'interesse per quel che fanno e come si evolveranno negli anni è molto forte.
Venceremos.
Avatar utente
Automedonte
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 3938
Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
La mia penna preferita: Aurora 88 big
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Milano
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da Automedonte »

Io ho comprato solo una Jinhao 159 su Amazon e l'ho pagata cara per i loro standard perchè ho speso 10 euro spedita, però scrive bene ed ha anche un aspetto robusto.
Detto questo non ne comprerò altre perché comunque si vede che è una penna economica fatta con materiali poveri rispetto ad altre che ho e che mi danno maggiore soddisfazione, però volevo fare una prova e non posso certo dirne male per quello che ho speso.
Io credo che si debba considerare quel che si spende nella valutazione di qualunque oggetto, una Fiat sarà diversa da un Audi come materiali soprattutto interni ma se svolge il suo compito visto che costa un sesto non posso lamentarmi e sarebbe ingeneroso confrontarle.
Cesare Augusto
Avatar utente
Hiver77
Levetta
Levetta
Messaggi: 569
Iscritto il: venerdì 7 febbraio 2020, 15:41
La mia penna preferita: Waterman Strong (del nonno)
Il mio inchiostro preferito: Herbin Poussiere del lune
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Como
Gender:

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da Hiver77 »

maylota ha scritto: lunedì 20 luglio 2020, 14:41 Le penne cinesi hanno qualche indubbio problema di controllo qualità (non diverso da quello dei prodotti giapponesi degli anni 50 a voler andare a scavare nella storia).
Sono tornata indietro di quasi 40 anni... Ricordo quando ero ragazzina e si rompeva qualcosa (magari un giochino da poche lire), mio zio, che adesso ha circa 80 anni, mi diceva: "lascia stare, è una giapponesata". :lol:
maylota ha scritto: lunedì 20 luglio 2020, 14:41 Però se hai un mercato di 2 miliardi di persone tra cui 800 milioni di studenti che le stilografiche le usano, è possibile che il costo marginale di una penna stilografica sia realmente di pochi dollari, anche senza dumping aggressivo o ricorso intensivo a pratiche di lavoro non etiche.

Le nostre stilografiche sono indubbiamente più belle e più curate, ma riflettono il fatto di essere un passatempo per ricchi vecchiacci quali molti di noi siamo (almeno io).
Automedonte ha scritto: lunedì 20 luglio 2020, 14:42 ...
Io credo che si debba considerare quel che si spende nella valutazione di qualunque oggetto, una Fiat sarà diversa da un Audi come materiali soprattutto interni ma se svolge il suo compito visto che costa un sesto non posso lamentarmi e sarebbe ingeneroso confrontarle.
Sono d'accordo con entrambi (magari non con il "vecchiacci" di maylota :lol: ), questo discorso credo sia stato fatto più volte, vale per le penne, come per gli orologi, le borsette di noi signore ecc. e non credo sia facile da dirimere.
La cosa importante è solo la consapevolezza che, se compri un'imitazione da pochi spiccioli, poi ti devi magari accontentare di prestazioni e durate dello stesso valore, non è detto, ma se succede non hai diritto di stupirti e recriminare (ma non penso che qui qualcuno lo faccia).
Non credo che le grandi "case" se ne facciano un grave problema: se metti una carrozzeria simil-ferrari su un telaio con il motore di una 500, alla fine non credo tu possa fare gran concorrenza alla casa di Maranello, nè rubarle chissà quali clienti. ;)
Chiara

"Una grande scoperta risolve un grande problema, ma nella soluzione di qualsiasi problema c'è un pizzico di scoperta."
G. Polya
Avatar utente
mak97
Pulsante di Fondo
Pulsante di Fondo
Messaggi: 280
Iscritto il: sabato 10 dicembre 2016, 14:30
La mia penna preferita: Lamy CP1 Black
Il mio inchiostro preferito: R&K Blau Permanent
Misura preferita del pennino: Medio

Cinesi economiche jinhao

Messaggio da mak97 »

tomcar ha scritto: domenica 19 luglio 2020, 10:28 Non voglio entrare nel discorso qualitativo perché non le ho mai provate, capisco che sia “il mercato, bellezza” ma forse, dico forse, sarebbe anche utile andare a vedere le condizioni di lavoro a cui vengono sottoposte le persone per potersi permettere dei prezzi simili. Lo so è un discorso lungo e vado pure fuori tema e non dico nemmeno che io non possieda oggetti “Made in china”. Ho appena comprato un rotolo portapenne della Pilot Made in china. Però boh sono questioni che ogni tanto mi fanno pensare. La chiudo qui.
Il discorso è molto interessante e se senti parlare il proprietario del negozio online cinese si accapponare la pelle. Mi ricordo l'intervista che gli fecero con Musk (e pure lui mica è un santo, ma d'altronde i santi esistono?).
Gargaros ha scritto: domenica 19 luglio 2020, 15:14Hai avuto fortuna. Il problema dei prodotti cinesi è che la qualità risulta molto incostante. Compri dieci penne, di un solo modello e con caratteristiche simili, e scoprirai una gran varietà, da tratti medi a tratti supersottili, da flussi abbondanti a flussi secchi... Ci sarà la penna che si smonterà direttamente nella tua mano appena la prendi, e quella che anche se cade da un grattacielo resta integra a parte qualche ammaccatura.
Con queste penne non ho esperienza. 3 ne ho comprate e 3 funzionano benone (per ora). La base statistica che ho non è sicuramente sufficiente per giudicare.
Gargaros ha scritto: domenica 19 luglio 2020, 15:14Comunque la 992 è l'imitazione spudorata della Monteverde Monza. Altro problema cinese, il fato che devono imitare sempre, e non ho ancora capito perché lo fanno. O meglio, perché lo fanno anche quando devono apportare un loro marchio, visto che in questo modo non fottono chi compra rifilandogli un falso... Possibile che non abbiano dei creativi anche scarsi? 'Azzo ci vuole ad abbozzare due linee?
Beh non sempre. In alcuni settori hanno fatto anche innovazione. Una volta si diceva la stessa cosa dei giapponesi in ambito elettronico. Sulle penne non mi esprimo, anche perché è un mercato di nicchia.
Diciamo che il loro punto di forza è il prezzo, se ci metti i costi di progettazione che appeal avrebbero? Costano poco perché sono copiate.

In alcuni settori la qualità costa a priscindere. Alcuni acciai cinesi sono orrendi, molti altri eccellenti. In altri casi non è detto e spesso il costo ci fa illudere che sia di qualità superiore. Come l'assaggio di vini da 20, 40 e 100 euro, il pregiudizio conta moltissimo.
In questo caso direi che è una via di mezzo. Diciamo che non sono di lusso, non credo siano da collezione. Ma fanno il loro lavoro, snobbarle completamente secondo me è sbagliato.
Rispondi

Torna a “Penne Stilografiche”