È arrivata la Parker 75

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Iridium
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Messaggio da Iridium »

Ciao, vi presento la mia bellissima Parker 75 Ciselé.
Arrivata oggi l’ho lavata e inchiostrata e scrive meglio di quanto mi aspettassi. Senza cappuccio è un po’ piccolina quindi la uso con il cappuccio calzato. Sul pennino è inciso 14K point che è diverso da tanti altri che ho visto. E’ possibile che si siano pennini con incisioni diverse? Inoltre mi piacerebbe sapere, se possibile, più o meno quando è stata prodotta. Qualcuno può darmi una mano?
grazie
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saluti
Ultima modifica di Iridium il giovedì 16 luglio 2020, 21:21, modificato 1 volta in totale.
Fabio

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Messaggio da Iridium »

Ecco forse per la datazione questo può essere utile
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grazie
Fabio

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Messaggio da Tribbo »

Ciao

Nello specifico non saprei dire quando è stata prodotta la tua penna, però nella sezione WIKI del sito ci sono molte informazioni

La Parker 75 è stata prodotta tra il 1964 (celebrava il 75mo della Parker che per la verità è stato l'anno prima) ed il 1994.
E' stata un'evoluzione della precedente Parker VP (Very Personal) dalla quale ha preso il particolare pennino regolabile sulla ghiera graduata, per adeguarsi all'angolo di scrittura preferito
Pare che il particolare disegno a griglia del modello Ciselè derivi dal disegno di una scatola portasigarette
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Messaggio da Rosso Corsa »

La Parker 75 é una stilo di riferimento nella lunga storia della Parker, e per molti é una sorta di oggetto di culto.

Ricordo che il mitico Sig. Brunori, notissimo titolare sino a poco tempo fa di uno storico negozio di penne di Milano e grande collezionista, era particolarmente affezionato a questo modello e spesso me ne parlava elogiandolo.

La storia della 75 parte alla fine del 63 (secondo alcune fonti nel 64) e si estende per circa 30 anni. Fu prodottta dapprima in USA, e poi in Francia. Insomma é una delle grandi protagoniste dalla stilo-storia nella seconda metà del 900. Ma anche nella storia non solo stilografica del 900 la 75 ha un suo piccolo ma significativo ruolo: dal sito www.parker75.com (vedi sotto)
"This family of writing instruments also had an illustrious career in the world's history. It was used to sign some of the most important nuclear disarmament treaty documents by US Presidents Ronald Reagan and George Bush with the Soviet Presidents Mikhail Gorbachev and Boris Yeltsin Additionally, a Keepsake 75 was used by Secretary of State William P. Rodgers in 1973 to sign the Vietnam Peace Agreement."

Ne furono prodottte moltissime in una miriade di varianti, ma la più famosa e quella che a mio parere la rappresenta meglio é la Ciselè in argento massiccio, come la tua.
Ma anche nell'ambito delle Ciselè furono prodotte molte varianti. I primi modelli di questa serie erano caratterizzate dal fatto di avere il top del cappuccio e quello in fondo al fusto completamente piatti: flat top. Dalle foto non riesco a capire se il tuo modello sia di questo tipo, nel caso il tuo esemplare avrebbe un valore collezionistico più rilevante.

Il pennino, che tramite apposito attrezzo può essere ruotato rispetto alla sezione grazie ad una innovativa idea dei progettisti Parker, é in oro 14 (made in USA) o 18 ct (made in France), rigido ma a mio parere eccellente. A volte va messo un poco a punto, ma poi regala un'esperienza di scrittura davvero ottima. Sempre secondo il mio personalissimo parere, ovviamente.

Se vuoi saperne di più su questa storica stilo ti consiglio prima di tutto il classico sito Parkerpens:
https://parkerpens.net/parker75.html

Ma se vuoi entrare in dettagli più maniacali, allora questo sito interamente dedicato alla 75 é imperdibile:
https://www.parker75.com/

Complimenti per l'acquisto!

Ciao :wave:
Mauro
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Messaggio da Iridium »

Vi ringrazio entrambi infinitamente per le informazioni. Se ho ben capito i primi esemplari furono di produzione statunitense e poi francese. La mia è made in USA. Per caso sapete quando hanno smesso di produrle i negli USA? giusto per restringere l’arco temporale.
x Rossocorsa: ho trovato i siti che mi hai indicato interessantissimi con un sacco di informazioni e curiosità. Purtroppo anche li non ho trovato il modo di risalire all’anno di produzione tramite il numero di serie. Controllerò anche nel wiki. Per quanto riguarda le estremità il cappuccio presenta il tappo apicale con una svasatura mentre il fondello è piatto (dovrebbero essere uguali?)
Anche io la trovo splendida nell’uso. Magari il vecchio proprietario aveva messo a punto il pennino perché scrive in maniera eccellente.
grazie ancora
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Fabio

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Messaggio da nacanco »

Iridium ha scritto: venerdì 17 luglio 2020, 8:43 ( . . . ) Purtroppo anche li non ho trovato il modo di risalire all’anno di produzione tramite il numero di serie. ( . . . )
La penna è bella, è un classico, ed è anche molto solida: almeno queste sono le mie opinioni. Le Parker Ciselé mi piacciono molto, e troverai nel forum molte discussioni sull'argomento, basta cercare con pazienza.
Poi, secondo me, il cappuccio della tua penna non si sposa con il fusto: sono spaiati, ma, sempre secondo me, proprio nulla di male, anzi, questa caratteristica ne fa una penna particolare, la "tua".
Infine, quello che hai fotografato non è il numero di serie, credo, bensì il numero che l'importatore italiano Parker (di Firenze se non sbaglio) incideva sulla sezione della penna e riportava su un foglietto a corredo della penna e a garanzia della sua autenticità.
Complimenti per l'acquisto, e buona giornata.
Michele
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Messaggio da Iridium »

nacanco ha scritto: venerdì 17 luglio 2020, 13:59
Iridium ha scritto: venerdì 17 luglio 2020, 8:43 ( . . . ) Purtroppo anche li non ho trovato il modo di risalire all’anno di produzione tramite il numero di serie. ( . . . )
La penna è bella, è un classico, ed è anche molto solida: almeno queste sono le mie opinioni. Le Parker Ciselé mi piacciono molto, e troverai nel forum molte discussioni sull'argomento, basta cercare con pazienza.
Poi, secondo me, il cappuccio della tua penna non si sposa con il fusto: sono spaiati, ma, sempre secondo me, proprio nulla di male, anzi, questa caratteristica ne fa una penna particolare, la "tua".
Infine, quello che hai fotografato non è il numero di serie, credo, bensì il numero che l'importatore italiano Parker (di Firenze se non sbaglio) incideva sulla sezione della penna e riportava su un foglietto a corredo della penna e a garanzia della sua autenticità.
Complimenti per l'acquisto, e buona giornata.
Michele
grazie Michele. Il fatto che cappuccio e fusto siano spaiati dipende dai tappi alle estremità? avrebbero dovuto essere uguali?
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Messaggio da nacanco »

Prego.
Allora, proprio qui, in un intervento precedente, Rosso Corsa ti ha gentilmente e in modo appropriato scritto che la versione "più antica" è quella statunitense "flat top", cioè col top del cappuccio e del fusto piatti. La tua penna è costituita dal fusto di una flat top e dal cappuccio di una "non flat top": ripeto, nulla di male, capita, basta saperlo e apprezzare e conoscere il proprio pezzo.
Però caro Fabio, ti ripeto che nel forum, cercando con calma, troverai tutte le risposte alle tue domande, senza parlare dei link che sempre Rosso Corsa ti ha segnalato: al posto tuo, io prima farei le mie ricerche, divertendomi e imparando in modo costruttivo.
Tuttavia, se hai altre domande sull'argomento, scrivile pure, qualcuno ti risponderà quasi sicuramente.
Buona serata e goditi la penna.
Michele
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Messaggio da LucaC »

Gran penna, ho la biro ma la stilografica non mi è mai capitata sotto tiro, dovrò rimediare! Complimenti.
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Messaggio da Iridium »

nacanco ha scritto: venerdì 17 luglio 2020, 15:57 Prego.
Allora, proprio qui, in un intervento precedente, Rosso Corsa ti ha gentilmente e in modo appropriato scritto che la versione "più antica" è quella statunitense "flat top", cioè col top del cappuccio e del fusto piatti. La tua penna è costituita dal fusto di una flat top e dal cappuccio di una "non flat top": ripeto, nulla di male, capita, basta saperlo e apprezzare e conoscere il proprio pezzo.
Però caro Fabio, ti ripeto che nel forum, cercando con calma, troverai tutte le risposte alle tue domande, senza parlare dei link che sempre Rosso Corsa ti ha segnalato: al posto tuo, io prima farei le mie ricerche, divertendomi e imparando in modo costruttivo.
Tuttavia, se hai altre domande sull'argomento, scrivile pure, qualcuno ti risponderà quasi sicuramente.
Buona serata e goditi la penna.
Michele
Tutto chiaro. Grazie ancora. Seguirò i vostri consigli e spulcerò per benino gli argomenti precedenti :wave:
Fabio

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Iridium ha scritto: venerdì 17 luglio 2020, 8:43 Vi ringrazio entrambi infinitamente per le informazioni. Se ho ben capito i primi esemplari furono di produzione statunitense e poi francese. La mia è made in USA. Per caso sapete quando hanno smesso di produrle i negli USA? giusto per restringere l’arco temporale.
....
Agiungo qualche informazione, spero utile a restringere il periodo di produzione.

Prima di tutto confermo che si tratta di un esemplare "ibrido", anzidetto "frankenpen" dal mitico Dominic Rothemel, guru Pelikan e gestore del fantastico sito Pelikan-collectibles. La Pelikan é la mia marca preferita ma qui non c'entra nulla, io comunque divago sempre non c'é nulla da fare... :)

Ma torniamo alla 75.

Il cappuccio e il fondello dovrebbero avere lo stesso stile, o "flat top" o con quell'anellino / dischetto cavo finale, che pare fu introdotto per pemettere una migliore "sponsorizzazione" della penna posizionando un dischetto con un marchio sotto l'anellino.
Questa innovazione risale al 1970 o 71. Possiamo quindi concludere che il cappuccio sia successivo a quelle date, mentre il fusto dovrebbe essere stato prodotto tra il 63-64 e il 69-70.

La parte terminale della sezione é in metallo, con delle linee verticali che indicano le varie possibili posizioni di rotazione del pennino rispetto alla sezione stessa. Nei primi modeli era inciso un piccolo "0" in corrispondenza dell'asse del pennino, dal 70-71 questo numero scompare.
Se ipotizziamo che fusto e sezione siano stati in origine nella stessa stilo possiamo pensare che il corpo della penna fu prodotto tra il 69 e il 71, proprio nel periodo in cui i cambiamenti descritti furono introdotti. Oppure, cappuccio e sezione sono della stessa penna, e fu il fusto che fu sostituito con uno di periodo anteriore.

Si potrebbe arrivare a pensare che Parker abbia utilizzato uno degli utlimi fusti "old style" con cappuccio e sezione di nuovo stile, ma a me sembra molto improbabile che un'azienda come Parker abbia fatto una cosa del genere, per di più su un modello di alto livello come la 75.
Propendo quindi per l'ipotesi "frankenpen", anche perchè la forma della clip fu leggermente modificata nel 1972-73, e quella del tuo cappuccio é nella forma nuova.

In ogni caso un esemplare ibrido può comportare una riduzone del valore collezionisttico, ma certo non danneggia in modo sensibile l'estetica e tanto meno il piacere di scriverci!

Per quanto riguarda la produzione USA, questa proseguì anche dopo le innovazioni descritte, in parallelo dal 1968 con quella Europea localizzata a Meru, in Francia. La produzione in USA si concluse solo nel 1981, a quanto ho trovato leggendo nei vari siti.

La 75 fu prodotta per 30 anni in milioni e milioni di esemplari, in centinaia di modelli e varianti. E' quindi difficile risalire a date sicure e precise per ogni singolo caso. E ci sono un sacco di dettagli locali, ad esempio é molto interessante l'osservazione di Michele sul numero inciso sulla sezione, non sapevo fosse una particolarità delle 75 importate in Italia.

Concordo con Michele anche sul fatto che la ricerca porta sempre a scoprire piccoli dettagli sulle proprie stilo, che ne aumentano l'interesse. Questo é uno dei tanti fattori che giustificano e alimentano la passione per gli strumenti di scrittura, a mio parere.

Rosso Corsa ha scritto: sabato 18 luglio 2020, 16:34 .....

La 75 fu prodotta per 30 anni in milioni e milioni di esemplari, in centinaia di modelli e varianti. E' quindi difficile risalire a date sicure e precise per ogni singolo caso. E ci sono un sacco di dettagli locali, ad esempio é molto interessante l'osservazione di Michele sul numero inciso sulla sezione, non sapevo fosse una particolarità delle 75 importate in Italia.

......
E a proposito di dettagli, il cappuccio ha due caratteristiche che solitamente non vanno assieme: la clip di disegno più recente, e la fascia in basso, sottile e con la scritta "PARKER" sotto la clip. Queste ultime erano caratteristiche dei primi cappucci.

Il mistero s'infittisce... :D

Ciao ! :wave:
Mauro
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Messaggio da Iridium »

Rosso Corsa ha scritto: sabato 18 luglio 2020, 16:40
Rosso Corsa ha scritto: sabato 18 luglio 2020, 16:34 .....

La 75 fu prodotta per 30 anni in milioni e milioni di esemplari, in centinaia di modelli e varianti. E' quindi difficile risalire a date sicure e precise per ogni singolo caso. E ci sono un sacco di dettagli locali, ad esempio é molto interessante l'osservazione di Michele sul numero inciso sulla sezione, non sapevo fosse una particolarità delle 75 importate in Italia.

......
E a proposito di dettagli, il cappuccio ha due caratteristiche che solitamente non vanno assieme: la clip di disegno più recente, e la fascia in basso, sottile e con la scritta "PARKER" sotto la clip. Queste ultime erano caratteristiche dei primi cappucci.

Il mistero s'infittisce... :D

Ciao
Grazie Mauro. Sei veramente gentile e oltremodo esaustivo. Non ho interessi da collezionista quindi il fatto che la mia piccola 75 sia ibrida non mi sconvolge. Ho capito comunque che è più vecchia di me :D. Scrive veramente bene e sparisce anche nei taschini più piccoli. L’ideale da portare in giro. Ho scoperto lavandola che il famigerato fondello piatto si svita (probabilmente lo sapevate tutti tranne me :mrgreen:) quindi magari l’originale “moderno” si era perso e hanno sostituito solo questo?! Il mistero della clip è più intrigante in effetti. Comunque alla fine a causa di tutte queste piccole incongruenze posso affermare di avere una Parker 75 abbastanza esclusiva :mrgreen:
Ho veramente tantissimo da imparare e come giustamente detto da Te e Michele approfondire questi dettagli e fare queste ricerche alimenta la passione e rende ancora più interessante e personale un oggetto di uso quotidiano.
grazie ancora :wave:
Fabio

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Messaggio da nacanco »

Hai ragione, Fabio. Rosso Corsa, cioè Mauro, è stato veramente esaustivo, ha scritto utilissime informazioni, e tutto in modo molto godibile e facile a leggersi. Pensa che Mauro, quando mi iscrissi al forum ormai qualche anno fa, fu uno dei primi che nel forum mi diedero una mano per riparare una Omas un po' conciata: è proprio molto molto disponibile.
Per quanto riguarda il foglietto dell'importatore Parker, dovrei avere un paio di quei foglietti, ma sono molto disordinato, e non li ho ancora trovati. Comunque, mi sembra proprio che nel forum se ne sia parlato: alla ricerca!
Buona serata, Fabio, e buon divertimento.
Michele
P.S. ad esempio qui https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=18064
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Messaggio da Spiller84 »

Penna interessantissima la 75,anche in versione frankenpen. Fosse un orologio, la sua lavorazione si direbbe à tapisserie. Magari si potrebbe portare in giro abbinata a un bel Audemars Piguet Royal Oak, quadrante grigio e stessa lavorazione. Che forse costicchia un po', ma vuoi mettere la sciccheria di tale abbinamento?
Iridium
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Messaggio da Iridium »

Spiller84 ha scritto: domenica 19 luglio 2020, 15:14 Penna interessantissima la 75,anche in versione frankenpen. Fosse un orologio, la sua lavorazione si direbbe à tapisserie. Magari si potrebbe portare in giro abbinata a un bel Audemars Piguet Royal Oak, quadrante grigio e stessa lavorazione. Che forse costicchia un po', ma vuoi mettere la sciccheria di tale abbinamento?
togliamo il forse :mrgreen:
non ho gusti così raffinati... e nemmeno il mio portafogli :mrgreen:
tornando seri. dopo qualche giorno di utilizzo dopo il lavaggio iniziale funziona ancora meglio se mai fosse possibile. Scrive praticamente come la mia Capless che adoro e vola letteralmente sui fogli

nacanco ha scritto: sabato 18 luglio 2020, 19:44 Hai ragione, Fabio. Rosso Corsa, cioè Mauro, è stato veramente esaustivo, ha scritto utilissime informazioni, e tutto in modo molto godibile e facile a leggersi. Pensa che Mauro, quando mi iscrissi al forum ormai qualche anno fa, fu uno dei primi che nel forum mi diedero una mano per riparare una Omas un po' conciata: è proprio molto molto disponibile.
Per quanto riguarda il foglietto dell'importatore Parker, dovrei avere un paio di quei foglietti, ma sono molto disordinato, e non li ho ancora trovati. Comunque, mi sembra proprio che nel forum se ne sia parlato: alla ricerca!
Buona serata, Fabio, e buon divertimento.
Michele
P.S. ad esempio qui viewtopic.php?t=18064
grazie mille Michele, per tutto, non ultimo il link qui sopra :wave:
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