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Le penne Noodler's, come alcuni suoi inchiostri, sono bizzose.

Hai provato a fare l'heat setting? Guarda questo video per come fare, è un modo tra tanti.

Io non ho nessuna Ahab, ma ho alcune Creaper e una Konrad. Mi hanno dato problemucci e sono poco pratiche a causa del flusso ENORME che resiste a qualsiasi tipo di "regolazione" o heat setting, ma lo sbrodolamento palese ancora non me l'hanno fatto.

Buona fortuna con la tua Ahab.

Caro Roby, mi spiace comunicarti che ho avuto gli stessi tuoi problemi 2 volte su 2 Ahab diverse.
Però è possibile che qualche esperto di tecnica e qui ce ne sono diversi, ti dia un saggio consiglio.

Mostra foto di come hai sistemato il pennino!

Ho sempre sentimenti contrastanti verso la Ahab : esteticamente trovo sia gradevole, il flusso è sempre generoso, costante.Anche troppo. Il pennino è flessibile per modo di dire, certo si flette ma il tratto impiega un po' prima di tornare fine. Mi capita di sporcarmi spesso le mani perchè , specie con inchiostri fluidi come il Diamine Asa Blue, tende a perdere qualche goccia col risultato che quando la apro l'impugnatura è bagnata.
Si riesce a smontarla facilmente, rimontarla è un filo più complicato perchè il pennino va inserito laddove la sezione dell'impugnatura presenta una curvatura. Non è proprio semplicissimo allineare l'alimentatore al centro dei rebbi ma con qualche tentativo si riesce . Comunque anche dopo vari aggiustamenti il flusso rimane sempre uguale, ossia copioso, poco da fare.
Però su carta di qualità scorre che è un piacere, il costo è contenuto, in definitiva la ricomprerei.

Ah, mannaggia, stavo per convincermi a prendere una Ahab proprio nel prossimo acquisto... Ora ho qualche dubbio...

Roby59 ha scritto: ↑venerdì 10 luglio 2020, 10:16 IMG_20200710_095825.jpg

kircher ha scritto: ↑giovedì 9 luglio 2020, 21:55 Mostra foto di come hai sistemato il pennino!

IMG_20200710_095854.jpg

io ricordo che ci persi un po’ di tempo la prima volta ma seguendo i consigli di provare a reinserirlo in posizione più o meno avanzata alla fine risolsi. ( la classica fortuna del principiante) ora la penna guarda caso e smontata perché non la uso da tempo però ricordo chiaramente che il pennino era in posizione più avanzata rispetto all alimentatore in confronto all’ultima foto postata.
Non so se l’hai già restituita o se sei in procinto di farlo. Se riesco più tardi la rimonto la inchiostro e faccio qualche prova. Ricordo anche che ai tempi decisi di usare inchiostri più secchi come rohrer e klingner salix e scabiosa due ferrogallici. Praticamente la mia scriveva in maniera ineccepibile senza gocciolare. Ma se tentavo di sfruttare un attimo la “flessibilità” del pennino si otteneva l’effetto binario già dopo una o due parole. Come dire che avevo trovato la posizione del pennino che diminuiva il flusso d’inchiostro. L’ho usata come penna da battaglia in ufficio per parecchio e mai un problema

Complice il segnetto lasciato dal ferro gallico scabiosa ho rimontato il pennino alla posizione precedente. Allego foto prova di scrittura e gruppo pennino alimentatore. Se ci si perde un po’ di tempo e si trova la maniera di sistemarla per me vale assolutamente la pena averla.

foto . . . . saluti

Ormai la penna è restituita ma così per continuare la discussione che può interessare altri che hanno problemi analoghi (io, per esempio: la mia Ahab non gocciola ma ha comunque un flusso troppo abbondante), non si potrebbe provare a diminuire il lume dei canali dell’alimentatore?

Tullio ha scritto: ↑venerdì 24 luglio 2020, 22:12 non si potrebbe provare a diminuire il lume dei canali dell’alimentatore?

Interessante, ma come? Mi verrebbe in mente di applicare una colla tipo Vinavil (che magari verrebbe via in caso di ripensamento) per restringere il lume... opinioni?

un pezzetto di guaina di filo elettrico (sfilato dal rame ovviamente) di piccola sezione (da componente elettronico nonn da impianto elettrico, per intenderci)? Un filino di metallo inossidabile (ago, spillo)? Un pezzetto di filo di nailon? Bisognerebbe provare se funziona.

Filo da pesca, l'ho visto usare per ridurre il flusso di alcune "vecchiette" abituate a inchiostri un pelino più densi degli attuali.

Simone

Ho provato con il filo da pesca: forse ne ho usato uno troppo sottile ma viene risucchiato dal pistone alla ricarica. Il canale dell’alimentazione è veramente enorme. Pensavo di provare a ricostruirlo così: rivesto il canale con un po’ di pellicola da cucina e lo riempio con uno stucco (per es. bicomponente da modellismo) dandogli la forma giusta (la pellicola serve per non far aderire lo stucco al conduttore). Quando asciutto scavo un canale con la lametta e vado per tentativi finché non trovo il lume giusto (ammesso che esista!) Se non funziona tolgo la “protesi” e torna come prima.

Modellare il conduttore scaldandolo in acqua non è facile come sembra da ciò che si vede sul web: basta che la punta dell’alimentatore sia un capello troppo all’insù per divaricare le punte dei rebbi nello scrivere e interrompere il flusso; un capello all’ingiù e il pennino non aderisce al conduttore e ancora il flusso si interrompe.

I video nel sito della Noodler’s sostengono che si tratta di penne fatte apposta per smanettoni sperimentatori e invitano dunque a sperimentare. Non so se è un modo per giustificare un’approssimazione costruttiva.

Tullio ha scritto: ↑sabato 25 luglio 2020, 19:49 I video nel sito della Noodler’s sostengono che si tratta di penne fatte apposta per smanettoni sperimentatori e invitano dunque a sperimentare. Non so se è un modo per giustificare un’approssimazione costruttiva.

Ottima osservazione, che dopo l'esperienza con varie penne e inchiostri mi trovo sempre più incline a condividere.