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Non avevo mai provato dei pennini stub, pur avendone letto decine di volte.
Considerando i prezzi bassi, ho comprato 3 Lamy Al Star, una con pennino 1.1, una con pennino 1.5, la terza con pennino 1.9.
Non contento, ho preso anche una Twsbi Eco con pennino 1.1.
Per le Lamy ho usato le cartucce proprietarie in diversi colori, per la Twsbi un Diamine Burnt Sienna.
Impressioni: i pennini Lamy e Twsbi 1.1 mi sono sembrati adatti anche a scrittura normale, e devo dire che il Twsbj 1.1 mi risulta più morbido e scorrevole del "cugino" Lamy.

Veniamo ai pennini Lamy 1.5 e 1.9.
Interessanti davvero: la calligrafia ( pur essendo la mia tutt'altro che bella) ne risulta migliorata, e l'effetto grafico è indiscutibilmente notevole.
Però: 1) questi pennini come dire , un poco estremi, faticano un poco su carte anche solo lievemente patinate e comunque anche su cartoncini Clairefontaine, su cui in genere i pennini normali volano. I miei stub, invece, sia pur lievemente, si impuntano un po'.
Che carte suggeriscono coloro che usano frequentemente gli stub simili ai miei ( può anche darsi che gli economicissimi Lamy non siano poi i migliori, anzi..).
2) scrivere su una agenda o scrivere lunghi appunti o impressioni su un diario con questi stub non mi pare tanto semplice. Dunque, che uso ne fanno gli "esperti" del settore?
Qualche idea mi sarebbe gradita per poterli usare più spesso.

Buona domenica a tutti.
Claudio

Continua a usarli. Magari a occhi chiusi per sentire come vogliono essere trattati.

Migliorano con l'abitudine a usarli

Tutto sta nell’imparare a tenerli sempre piatti sulla carta.
Certe carte permettono errori, altre no.
Con gli stub che hanno gli spigoli esterni arrotondati non ho problemi, basta un po’ d’adattamento mentre con un italico dagli spigoli taglienti, dopo aver recitato alquanti rosari, ho rinunciato ad usarlo.

Perché va solo "tirato" e mai "spinto". Comunque concordo: difficile perdere vecchie abitudini e acquisirne di nuove

Grazie Ottorino. Ci proverò.

Se riesci a passare la difficoltà iniziale, poi "capirai" meglio anche i pennini normali. Vai dietro a quello che ti chiede il pennino e non viceversa. Umiltà

subottini ha scritto: ↑domenica 28 giugno 2020, 12:21 Non avevo mai provato dei pennini stub, pur avendone letto decine di volte.

Ciao! I pennini 1.5 e 1.9 Lamy li utilizzo solo per scrivere in un simil-Italico e, data la dimensione, solo per titoli, biglietti, lettere o per provare gli inchiostri. La carta, essendo spesso biglietti, cartoline, non la scelgo in modo particolare (cerco solo di capire se potrebbe far spandere gli inchiostri). Per me non sono pennini adatti alla scrittura quotidiana. Per scrivere bene gli serve comunque un po' di rodaggio. Su carta più assorbente (come la Leuchtturm) è facile che diano trapassamento ma dipende molto anche dal tipo d'inchiostro.

Lamy e Twsbi 1.1 vanno bene anche per la scrittura normale però la rallentano. Non prenderei appunti "furiosi" con pennini così. Anche qui va considerato il problema trapassamento. Il Twsbi essendo uno stub con spigoli arrotondati rende più facile la scrittura ma non ha l'incisività dell'Italico. Il mio preferito, in questo ambito, è il pennino CM della Pilot Prera.
Buona scrittura!

Ottorino ha scritto: ↑domenica 28 giugno 2020, 14:18 Perché va solo "tirato" e mai "spinto"

Parole sante! Soprattutto con i pennini tronchi con tratto più largo; per farsi un'idea basta divertirsi a seguire le indicazioni di courthand e TheQuill nel manuale "Calligrafia Facile" da cui è tratto questo riferimento:

E' solo un esempio per capire, seguendo le frecce, come "disegnare" una lettera "tirando" il pennino, piuttosto che "spingendo".

Ho avuto un'esperienza molto molto simile alla tua con gli stub Lamy: li ho trovati un po' grattosi. Ho risolto brillantemente controllando l'allineamento (era imperfetto) e servendomi successivamente di micromeshper limare le ultime sgradevolezze. Adesso li trovo molto più congeniali alla mia mano, ma sono d'accordo che solo 1.1 sia adatto a una scrittura corrente, gli altri sono più "per divertimento".

Ho anche un 1.1 Jowo su una Retro51 che ho trovato più gradevole fin da subito del Lamy di uguale dimensione.

il mio lamy 1.1 non ha iridio. forse jowo si, spiegherebbe la differenza

Lamy e Twsbi 1.1 vanno bene anche per la scrittura normale però la rallentano.

A me non sembra. Non trovo differenze di velocità.
Semmai i tagliati ti invitano a scrivere più grande. Ma è ovvio, data la larghezza di tratto.

Ai più sembrerà "strano" ma io uso uno stub 1,1 sulla mia Talentum per scrivere quotidianamente sul lavoro. Una volta scoperte le sue peculiarità non l'ho mai abbandonato, è favoloso. Permette una scrittura "importante" che fa la sua figura, non è troppo invadente e si comporta bene su tutte le carte che uso. Chiaro dipende molto dall'inchiostro e dalla carta ma usando quelli/quelle appropriate dà un sacco di soddisfazioni.

mandi

Ottorino ha scritto: ↑domenica 28 giugno 2020, 18:50

Lamy e Twsbi 1.1 vanno bene anche per la scrittura normale però la rallentano.

A me non sembra. Non trovo differenze di velocità.
Semmai i tagliati ti invitano a scrivere più grande. Ma è ovvio, data la larghezza di tratto.

Per me è così, non riesco ad ottenere la stessa velocità di scrittura che ottengo con un pennino fine. Sarà un mio limite!

Nè l'1.1 Lamy nè l'1.1 Jowo hanno iridio, i miei almeno.

Silemar ha scritto: ↑domenica 28 giugno 2020, 22:11 Per me è così, non riesco ad ottenere la stessa velocità di scrittura che ottengo con un pennino fine. Sarà un mio limite!

Ma anche che vado sempre piano io