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discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 10:48
da sussak
Mi succede da tempo un fatto curioso.

Scrivo abitualmente sul mio diario in modo alterno con un paio di penne, una Leonardo momento zero ed una Namisu.
Le penne sono state caricate fin da nuove con il medesimo inchiostro Lamy Azurite.
Ad entrambe ho montato lo stesso gruppo di scrittura con pennino Bock EF in titanio e lo stesso indotto.
Sono alimentate con il medesimo tipo di converter.

Il flusso di inchiostro è differente, copioso sulla Namisu e scarso sulla Leonardo.
Asciugando l'effetto cromatico ovviamente presenta una differente sfumatura di colore, più o meno carico.
Poichè sono un pignolo, la cosa mi lascia un tantino perplesso. Difetti di lavorazione di Bock ? E la precisione germanica ?
I pennini li ho acquistati contemporaneamente, e presumo siano della stessa partita, visivamente perfettamente identici.

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 10:51
da Gargaros
sussak ha scritto: giovedì 21 maggio 2020, 10:48 E la precisione germanica ?
Un mito moderno da sfatare.

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 11:08
da zoniale
Buongiorno. E' l'ingegnere che ti parla.
Se prendi i due gruppi e li scambi tra loro, ovvero monti quello che oggi si trova sulla Namisu sulla Leonardo e viceversa, cosa succede?
- se tutto rimane come oggi sono le penne ad avere un diverso influsso sulla scrittura
- se tutto si inverte potremo confermare che i due gruppi danno caratteristiche diverse alla scrittura.
Da qui potremo seguitare ad elucubrare.

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 12:52
da maylota
Io proverei anche ad invertire i converter, talvolta sono loro i colpevoli di questi problemi.

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 12:54
da Ottorino
sussak ha scritto: giovedì 21 maggio 2020, 10:48 I pennini li ho acquistati contemporaneamente, e presumo siano della stessa partita, visivamente perfettamente identici.
Qui invece il ciaccione di pennini. Basta un "nullimetro" di differenza di fessura, un "nientimetro" di curvatura del raggio della pallina e le cose cambiano. A volte anche un "alcunBar" di differenza di pressione dentro al serbatoio (altezza della colonna d'inchiostro ?)

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 13:17
da Corvogiallo
Io rispondo da entusiasta: “evviva! Un buon motivo per comprare altre penna alla ricerca di quella che scriva ancora meglio...sarà la prossima?” :D

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 13:38
da Phormula
Mi associo. A me sono capitate penne identiche, stesso inchiostro e stessa misura del pennino, ma con due caratteri diversi.
Basta veramente un niente per alterare il flusso dell'inchiostro. A volte basta calcare un po' la mano nello smontare e rimontare pennino ed alimentatore per notare il cambiamento. Infatti la mia filosofia è "se non è rotto, non tentare di aggiustarlo". Quando trovo una combinazione di inchiostro e penna che va benissimo, me la segno e se torno ad usare quella penna o quell'inchiostro, ne tengo conto.

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 16:52
da zoniale
Buongiorno, è lo psicoterapeuta che parla.
Evidentemente le penne hanno un'anima.
Quella che scrive meno bene, lo fa perché si è sentita maltrattata.
Prova a coccolarla.

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 17:21
da DRJEKILL
zoniale ha scritto: giovedì 21 maggio 2020, 16:52 Buongiorno, è lo psicoterapeuta che parla.
Evidentemente le penne hanno un'anima.
Quella che scrive meno bene, lo fa perché si è sentita maltrattata.
Prova a coccolarla.
:lol:

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 18:06
da ricart
Stesso modello di penna, pallino pennino uguale, tratto uguale perché non premo, stesso inchiostro, stessa carta, stessa mano,la mia, colore dell'inchiostro quando asciutto.....diverso. Io li chiamo misteri della scienza e della tecnica. Non mi interessano più di tanto, e sufficiente che la/le penne scrivano bene, con continuità e.... dormo tranquillo.

Mandi

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 18:08
da ricart
Ah dimenticavo, le tratto bene e le coccolo.

Risaluti

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 22:17
da zoniale
ricart ha scritto: giovedì 21 maggio 2020, 18:08 Ah dimenticavo, le tratto bene e le coccolo.
Q.E.D.

discrasia

Inviato: giovedì 21 maggio 2020, 23:10
da Monet63
sussak ha scritto: giovedì 21 maggio 2020, 10:48 Il flusso di inchiostro è differente, copioso sulla Namisu e scarso sulla Leonardo.
Do per assunto che entrambe le penne, in ogni loro componente, converter compresi, siano in perfetto ordine.
Il fatto che la Namisu abbia un flusso copioso (e prendo il termine alla lettera) mi fa subito pensare a un minimo scarto di calibro del nottolino in cui si innesta il converter. Nella fattispecie, se quello della Namisu fosse una frazione di millimetro più piccolo, farebbe entrare quel nulla di aria sufficiente a far aumentare anche drasticamente il flusso.
Non conosco la Namisu, ma - per dire - un modello di Pilot (la Metropolitan/MR) commercializzato con innesto standard internazionale, ha una conformazione interna del nottolino tale da rendere poco sicuro l'innesto della cartuccia o converter, aumentando talvolta il flusso al punto di arrivare all'allagamento del cappuccio in seguito a svuotamento del serbatoio.
Tutto ciò per dire che, a volte, la stessa conformazione della penna può far produrre risultati anche molto diversi. In sostanza sono d'accordo con il primo intervento di Zoniale: io scambierei i due gruppi, e vedrei cosa succede, ma tendo a credere che il gruppo della Momento Zero, se montato sulla Namisu, possa produrre anch'esso un flusso copioso.
:wave: