La specie di orchidea che ho illustrato sul mio taccuino realizzato con charta bambagina è la Phalaenospsis amabilis, la progenitrice della maggior parte degli ibridi di Phalaenopsis che si possono trovare oggi al supermercato per pochi euro. Siamo ormai cosí abitutai a vedere gli ibridi derivati da questa splendida specie del sud-est asiatico che spesso ci dimentichiamo di osservarne la bellezza perfetta, aggraziata e serena dei fiori.
Phalaenopsis amabilis fu registrata per la prima volta nella botanica occidentale dal naturalista di origine tedesca Georg Eberhard Rumf, meglio conosciuto nella scienza come Rumphius. Alla morte della madre, Rumphiu si si uní al “braccio militare” della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e si imbarcó per Giacarta e, da lí, raggiunse l'isola di Amboina nelle Molucche, dove rimase per il resto della sua vita. Qui fu trasferito a un lavoro civile e sviluppò un così forte interesse per lo studio della storia naturale delle Molucche che il governatore generale olandese lo dispensò dai suoi doveri ufficiali in modo che potesse concentrarsi esclusivamente sui suoi studi naturalistici.
Nel suo Herbarium Amboinense, Rumphius descrisse questa bellissima orchidea con il nome di "Angraecum albus majus". Siccome precede l'istituzione della nomenclatura binomiale linneiana, questo nome non è però più usato oggi in botanica, dove è stato sostituito dal nome Phalaenopsis amabilis.
Uno straordinario naturalista, Rumphius non solo descrisse circa 1200 piante delle Molucche, per lo più nuove alla scienza, ma anche animali. Benché il suo principale manoscritto zoologico sia andato perduto, alcune specie di conchiglie e granchi furono infine pubblicate nel 1741 nel libro D'Amboinsche rariteitkamer, stampato quasi quarant'anni dopo la sua morte, che include anche pesci, uccelli, fossili e minerali.
Il destino può essere crudele con le menti illuminate e Rumphius ne è una buona dimostrazione.
Divenne cieco (probabilmente a causa di un glaucoma) all'età di 42 anni e dovette continuare il suo lavoro con l'aiuto della moglie Suzanne, che leggeva i libri per lui e lavorava come scriba per i suoi dettati, e di suo figlio Paul August, che realizzó molte delle illustrazioni di piante per la grande opera del padre. Suzanne e una delle sue figlie furono uccise da uno tsunami nel 1674.
Questo é l‘unico ritratto conosciuto dI Rumphius, realizzato dal figlio Paul August quando il padre era gía completamente cieco.
Alcuni anni più tardi, e con il suo manoscritto di sei volumi in via di completamento, un grande incendio distrusse la biblioteca di Rumphius, oltre a numerosi manoscritti e illustrazioni originali del suo Herbarium Amboinense. Iniseme alle sue figlie sopravvissute, Rumphius lavoró duramente per completare ancora una volta il libro nel 1690, perché potesse essere dato alle stampe. La nave che trasportava il manoscritto in Olanda per la stampa fu peró attaccata e affondata dai francesi. Fu solo grazie al governatore generale delle Indie orientali olandesi, Johannes Camphuys, un astronomo dilettante, che si assicurò che fosse fatta una copia del manoscritto prima che fosse spedito in Europa, che l'Erbario poté essere nuovamente editato. Il manoscritto dell’Herbarium Amboinense raggiunse finalmente l'Europa nel 1696, ma la Compagnia delle Indie Orientali era preoccupata dal fatto che contenesse informazioni sensibili e ne ritardò la pubblicazione fino a due anni dopo la morte di Rumphius nel 1702. Dato che non si poté trovare in quel momento nessun editore interessato a pubblicarlo, l’Herbarium Amoboinense apparve solo nel 1741.
Ecco il frontespizio dell’Herbarium Amoboinense, con la lamina 93, dove si illustra l’ “Angraecum album majkus”, oggi Phalaenopsis amabilis:
Chiamato Plinio indcus per la qualità del suo lavoro, Rumphius fu commemorato da un monumento eretto ad Amboina, ma questo fu distrutto dagli inglesi, alla ricerca di oro. Un secondo monumento, costruito nel 1824, fu bombardato e distrutto durante la seconda guerra mondiale.
Phalaenopsis amabilis è ampiamente distribuita nel sud-est asiatico, da Sumatra a Giava e al Borneo, verso nord nelle isole Molucche e nell'isola di Palawan al sud delle Filippine, e verso est fino alla penisola di Cape York in Australia e alla Nuova Guinea. Come accade comunemente con specie di così ampia distribuzione, Phalaenopsis amabilis è piuttosto variabile nella forma e nella dimensione dei suoi fiori. L'esemplare che ho illustrato è la forma tipica che si trova nel Borneo.
L'ho disegnato con la mia Montblanc Meisterstück 149 Calligraphy, usando l'inchiostro Herbin Perle Noire. Il fiore bianco Phalaenopsis incluso nella fotografia è un ibrido derivato da Phalaenopsis amabilis. Nel clima mite della Costa Rica ho la fortuna di avere sempre alcune piante di Phalaenopsis fiorite in casa.