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Scusate la mia ignoranza e premesso che non le ho mai viste dal vivo, ma che differenza c'è tra questi due modelli?

Ho notato piccole differenze di dimensione, i colori e l'anello della Fortuna più largo.

Per il resto però come forma, materiali e tipologia di penna mi sembrano uguali.

Come si giustifica la differenza di prezzo?

Dove sbaglio?

La differenza di prezzo di un'ottantina di euro è nel materiale e negli accessori.
La resina plastica variopinta costa di più della nera o a tinta unita.
In fondo non è tantissima la differenza economica

maxpop 55 ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 12:25 La differenza di prezzo di un'ottantina di euro è nel materiale e negli accessori.
La resina plastica variopinta costa di più della nera o a tinta unita.
In fondo non è tantissima la differenza economica

grazie, sostanzialmente è quasi una versione "speciale" della Fortuna quindi

Un po' come la Mule o la Blazer?

Possiedo una Mule che non è altro che una fortuna realizzata in metallo. Ecco alcune foto delle due penne messe a paragone.

Automedonte ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 12:31

maxpop 55 ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 12:25 La differenza di prezzo di un'ottantina di euro è nel materiale e negli accessori.
La resina plastica variopinta costa di più della nera o a tinta unita.
In fondo non è tantissima la differenza economica

grazie, sostanzialmente è quasi una versione "speciale" della Fortuna quindi

Un po' come la Mule o la Blazer?

La Mia ha una forma diversa dalla fortuna, la Mule e la Blazer invece sono una Fortuna realizzate con un materiale diverso. Trovo la sezione della Mia una delle più comode che ho mai impugnato.

Grazie infinite, le foto sono esplicative ora ho le idee più chiare

La differenza di dimensione che, leggendo le misure sembra minima, in effetti si nota eccome ed anche la forma del cappuccio è parecchio diversa.

La fortuna si avvicina di più alle linee della Montegrappa Extra 1930 e la classica, il fusto è più lineare con il cappuccio piacevolmente bombato. Potrei definirla la Extra povera o forse la Extra per i diversamente fessi.
La Mia ha una sua linea che definisco "magica", è una rivisitazione molto interessante della Miya. Quando è incappucciata è più lineare della fortuna con il cappuccio che la slancia, poi una volta aperta ha quella piacevole "pancetta" ripresa dalla Miya che fa perdere alla penna quel look slanciato di quando è chiusa. La sezione poi, come ti dicevo, è di una comodità unica, potrei impugnarla per intere giornate senza mai trovarla stancante.

E non si sente la mancanza del pennino d’oro rispetto ad una 1930?

Montegrappa ha da ultimo realizzato anche una Mia con pennino 18k, non proprio economica ma in linea con altre marche. È presente in due colorazioni, una molto simile (se non identica) alla Mia postata sopra.

Automedonte ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 21:06 E non si sente la mancanza del pennino d’oro rispetto ad una 1930?

Assolutamente NO, sono due pennini che vanno molto bene, nonostante abbiano il conduttore in plastica piuttosto che in ebanite come la Extra 1930. Entrambe hanno scritto benissimo sin da quando le ho tirate fuori dalla scatola (prese entrambe nuove). La Mia ha un tratto che si avvicina più alle giapponesi, presi un B ma scrive come un M ed ha un flusso perfettamente regolato, non perde un colpo.

Mauro78 ha scritto: ↑domenica 3 maggio 2020, 10:35 Montegrappa ha da ultimo realizzato anche una Mia con pennino 18k, non proprio economica ma in linea con altre marche. È presente in due colorazioni, una molto simile (se non identica) alla Mia postata sopra.

Attenzone perchè non è la Mia ma la Miya 450 che ha il pennino in oro 18K, alimentatore in ebanite e corpo in acetato di cellulosa, edizione limitata a 100 pezzi.

francoiacc ha scritto: ↑domenica 3 maggio 2020, 10:35

Automedonte ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 21:06 E non si sente la mancanza del pennino d’oro rispetto ad una 1930?

Assolutamente NO, sono due pennini che vanno molto bene, nonostante abbiano il conduttore in plastica piuttosto che in ebanite come la Extra 1930. Entrambe hanno scritto benissimo sin da quando le ho tirate fuori dalla scatola (prese entrambe nuove). La Mia ha un tratto che si avvicina più alle giapponesi, presi un B ma scrive come un M ed ha un flusso perfettamente regolato, non perde un colpo.

Mi stai descrivendo questa Mia in un modo che mi convince sempre più, ero indeciso se puntare alla 1930 aspettando un po' ma se le differenze, stantuffo a parte, non sono così grandi magari risparmio un bel po' di soldi e soddisfo la voglia di Montegrappa prima.

Automedonte ha scritto: ↑domenica 3 maggio 2020, 10:43

francoiacc ha scritto: ↑domenica 3 maggio 2020, 10:35

Assolutamente NO, sono due pennini che vanno molto bene, nonostante abbiano il conduttore in plastica piuttosto che in ebanite come la Extra 1930. Entrambe hanno scritto benissimo sin da quando le ho tirate fuori dalla scatola (prese entrambe nuove). La Mia ha un tratto che si avvicina più alle giapponesi, presi un B ma scrive come un M ed ha un flusso perfettamente regolato, non perde un colpo.

Mi stai descrivendo questa Mia in un modo che mi convince sempre più, ero indeciso se puntare alla 1930 aspettando un po' ma se le differenze, stantuffo a parte, non sono così grandi magari risparmio un bel po' di soldi e soddisfo la voglia di Montegrappa prima.

Aspetta un attimo! Mi hai chiesto se il pennino in acciaio faccia rimpiangere quello d'oro e sono stato quanto più obiettivo possibile (cosa non facile vista la bellezza del pennino della Extra), ma se parli di mettere le due penne a confronto allora ci sono e come le differenze, poi sta a chi deve sborsare i soldi di tasca stabilire se ne vale la pena. Dal punto di vista delle performance di scrittura e comodità dell'impugnatura non ci sono differenze significative, come ti dicevo sopra, la Mia è ottima, tuttavia le emozioni che dà la extra sono ben diverse. La linea e i materiali sono da primato, per me ci sono poche penne in giro che la eguagliano in termini di design e di qualità dei materiali. Io ebbi un po' di problemi con le performance di scrittura inizialmente, considera però che la Extra la presi usata, poi ci si mise anche la sfiga e mi cadde di mano, riuscii a sistemare il pennino che si era leggermente piegato in punta (anzi per essere preciso ci riuscii il buon Maxpop) purtroppo però si ruppe il conduttore per cui la mandai in assistenza e Montegrappa me l'ha restituita rimessa perfettamente a posto. Ora è una delle penne che uso con maggior entusiasmo.

Eccoti qualche foto delle due messe a confronto.

francoiacc ha scritto: ↑domenica 3 maggio 2020, 10:42

Mauro78 ha scritto: ↑domenica 3 maggio 2020, 10:35 Montegrappa ha da ultimo realizzato anche una Mia con pennino 18k, non proprio economica ma in linea con altre marche. È presente in due colorazioni, una molto simile (se non identica) alla Mia postata sopra.

Attenzone perchè non è la Mia ma la Miya 450 che ha il pennino in oro 18K, alimentatore in ebanite e corpo in acetato di cellulosa, edizione limitata a 100 pezzi.

avevo capito fosse la versione della Mia con pennino in oro...devo aver letto di fretta e male il nome. grazie per la precisazione.