Noodler's Red Fox
Inviato: giovedì 30 aprile 2020, 18:00
Benvenuti a tutti su questi schermi - il lockdown completo forse è agli sgoccioli, ma non la mia serie di recensioni!
Questa puntata non fa parte della serie "Alla Ricerca del Viola Perduto", ma rappresenta un ideale seguito di quella precedente (dedicata al Diamine Oxblood).
Anche in questo caso, ringrazio molto il mio amico Carbonaro MightySpank per avermi consentito di sperimentarlo!
Non occorre menare il can per l'aia: credo che nella classifica degli inchiostri che ho provato questo si collochi in fondo all'abisso.
Ero alla ricerca di un inchiostro rosso indelebile: essendo il Noodler's Black Bulletproof un eccellente nero indelebile, avrei anche potuto supporre che il rosso della stessa marca sia altrettanto valido. Il nero non lascia residui, è soddisfacentemente saturo, effettivamente resistente ed anche economico (ricordiamo che le boccette di questa Casa sono da parecchi ml e piene fino all'orlo).
Quanto a resistenza, in effetti, il Red Fox non dà motivo di lagnanze: è l'Iron Man degli inchiostri stilografici. Può tener testa praticamente a qualsiasi cosa - acqua, combustione, laser, raggi UVA. Come simpatico cadeau, brilla anche al buio se lo illuminate con una lampada UV, il che vi consentirà di prendere per i fondelli i RIS di Parma alla ricerca di tracce ematiche sul Maggiolino con cui smaltite i cadaveri delle vostre vittime.
Il problema è che, pur con tutti questi effetti speciali, l'ho trovato in pratica impossibile da usare per lo scopo cui è destinato: scrivere.
Spiuma e trapassa su qualsiasi carta (persino la Tomoe River), allarga il tratto, è superfluido - quindi basta un minimo di vuoto d'aria nel converter perché la penna perda - lascia una marea di strani residui solidi difficili da sciacquare (quindi occhio: caricatelo solo su stilo facili da smontare) e macchia. Sul serio: in questo l'ho trovato secondo praticamente solo al Baystate Blue.
Anche la tinta, benché brillante, secondo me ha una componente arancione troppo evidente (preferisco i rossi che danno di più sul burgundy). A questo riguardo, specifico che le scansioni sono alquanto attendibili, specie quella su carta Pigna Architetto da 100 gr. Allego anche fotografia a luce naturale!
Insomma, credo meriti la palma di peggior rosso in assoluto che abbia mai provato
Il caro Mighty invece lo trova soddisfacente, e lo specifico per amor di cronaca!, quindi...
Fate il vostro gioco, ragazzi. Fossi in voi, però, punterei le mie penne sul nero.
Un caloroso abbraccio a tutti gli Amici di Penna della Penna. Teniamo duro & Good Inkdreams to all!
Questa puntata non fa parte della serie "Alla Ricerca del Viola Perduto", ma rappresenta un ideale seguito di quella precedente (dedicata al Diamine Oxblood).
Anche in questo caso, ringrazio molto il mio amico Carbonaro MightySpank per avermi consentito di sperimentarlo!
Non occorre menare il can per l'aia: credo che nella classifica degli inchiostri che ho provato questo si collochi in fondo all'abisso.
Ero alla ricerca di un inchiostro rosso indelebile: essendo il Noodler's Black Bulletproof un eccellente nero indelebile, avrei anche potuto supporre che il rosso della stessa marca sia altrettanto valido. Il nero non lascia residui, è soddisfacentemente saturo, effettivamente resistente ed anche economico (ricordiamo che le boccette di questa Casa sono da parecchi ml e piene fino all'orlo).
Quanto a resistenza, in effetti, il Red Fox non dà motivo di lagnanze: è l'Iron Man degli inchiostri stilografici. Può tener testa praticamente a qualsiasi cosa - acqua, combustione, laser, raggi UVA. Come simpatico cadeau, brilla anche al buio se lo illuminate con una lampada UV, il che vi consentirà di prendere per i fondelli i RIS di Parma alla ricerca di tracce ematiche sul Maggiolino con cui smaltite i cadaveri delle vostre vittime.
Il problema è che, pur con tutti questi effetti speciali, l'ho trovato in pratica impossibile da usare per lo scopo cui è destinato: scrivere.
Spiuma e trapassa su qualsiasi carta (persino la Tomoe River), allarga il tratto, è superfluido - quindi basta un minimo di vuoto d'aria nel converter perché la penna perda - lascia una marea di strani residui solidi difficili da sciacquare (quindi occhio: caricatelo solo su stilo facili da smontare) e macchia. Sul serio: in questo l'ho trovato secondo praticamente solo al Baystate Blue.
Anche la tinta, benché brillante, secondo me ha una componente arancione troppo evidente (preferisco i rossi che danno di più sul burgundy). A questo riguardo, specifico che le scansioni sono alquanto attendibili, specie quella su carta Pigna Architetto da 100 gr. Allego anche fotografia a luce naturale!
Insomma, credo meriti la palma di peggior rosso in assoluto che abbia mai provato
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Il caro Mighty invece lo trova soddisfacente, e lo specifico per amor di cronaca!, quindi...
Fate il vostro gioco, ragazzi. Fossi in voi, però, punterei le mie penne sul nero.
Un caloroso abbraccio a tutti gli Amici di Penna della Penna. Teniamo duro & Good Inkdreams to all!