Riparazione e Restauro Waterman Ideal

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
TeoMande
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Messaggio da TeoMande »

Buongiorno a tutti,
vi scrivo per chiedere consiglio principalmente su dove trovare un pezzo di ricambio per la mia Waterman Ideal (foto allegate).
La penna mi pare in buone condizioni, la ho lasciata a bagno nell'acqua calda e l'inchiostro ormai secco sembra essere venuto via, inoltre il meccanismo a leva sembra anch'esso funzionare anche se vorrei smontarlo per pulirlo e accertarmene (se muovo la penna sento che fa un suono tipo tik-tak avanti indietro ma potrebbe essere che non è fermato dalla sacca dell'inchiostro) il problema principale appunto è che non ha la sacca dell'inchiostro e non so dove procurarmene una, consigli ? inoltre ci sono altri problemi minori per cui accetto suggerimenti se avete da dire:
  • la vecchia sacca dell'inchiostro, solo la parte attaccata all'alimentatore della penna, è incollata e non so come rimuoverla.
  • la penna sembra essere pulita solo con acqua calda, ho accesso a una pulitrice a ultrasuoni, è troppo aggressiva o rischio qualcosa o potrebbe essere una buona idea usarla ?
  • qualcuno sa come smontare, o conosce qualche buon video, su come smontare il meccanismo a leva della waterman ideal ? e a priori mi consigliate di smontarlo o di lasciarlo cosi come è se funziona ? (magari smontarlo rischia di rovinare la penna quindi evito rischi inutili se funziona)
  • qualcuno sa in generale come smontare l'alimentatore ? per altre penne simili dovrebbe essere inserito a frizione ma per questa non sono sicuro perchè non viene via e non volgio forzarla
  • il corpo della penna è solo incastrato sull'impugnatura del pennino non avvitato o altro ? perchè il mio viene via piuttosto facilmente e mi chiedevo se fosse anche quello un difetto da correggere
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Messaggio da maxpop 55 »

In rete ci sono molti negozi forniti di ricambi per penne d'epoca compreso i sacchetti per l'inchiostro, basta prendere le misure.
Per levare quel che resta della pompetta vecchia puoi usare un coltello a lama liscia e rimuoverlo pian piano.
Se è pulita è inutile usare una vaschetta ad ultrasuoni.
Se la levetta va bene, perchè smontarla?
Per rimuovere il pennino devi usare questo accrocchio.

https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... ni#p215077

Se la sezione viene via troppo facilmente dovresti ingrossarla un po.
Alcuni venditori per i ricambi sono segnati sul nostro Wiki:

http://www.fountainpen.it/Materiali_ed_attrezzature
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Messaggio da kircher »

Smontare e rimontare queste levette Waterman's è un grosso incubo. Per sincerarsi del suo funzionamento, basta guardare dentro.
Pennino e alimentatore sono inseriti a frizione. Ma perché smontarli?
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Messaggio da lucawm »

Se l'impugnatura non rimane inserita a pressione nel fusto è necessario usare un po' di gommalacca per assicurare il tutto. Ne basta un velo steso con un pennellino. Si acquista in ferramenta o online in scaglie da sciogliere in solvente o già pronta online.
Se acquisterai un sacchetto per l'inchiostro ti consiglio di sceglierne uno in silicone al posto di quelli in gomma nera. Sono più resistenti e soprattutto è preferibile per non far discolorare il materiale plastico a lungo termine a contatto col caucciù, cosa a quanto pare è già accaduta in parte (noto differenza di colore tra cappuccio e fusto).

PS: La penna è una Waterman "Ideal" Stalwart in celluloide grigia, degli anni '40

Ciao :wave:
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Messaggio da piccardi »

TeoMande ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 1:14
  • la vecchia sacca dell'inchiostro, solo la parte attaccata all'alimentatore della penna, è incollata e non so come rimuoverla.
Con un trincetto o affini grattando delicatamente, vedi comunque: https://www.fountainpen.it/Sostituzione ... o_in_gomma dove si tratta tutta la procedura per mettere un nuovo sacchetto.
TeoMande ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 1:14
  • la penna sembra essere pulita solo con acqua calda, ho accesso a una pulitrice a ultrasuoni, è troppo aggressiva o rischio qualcosa o potrebbe essere una buona idea usarla ?
E' aggressiva, vedi: https://www.fountainpen.it/Vasca_a_ultrasuoni
Non va usata mai per pulire, al più per sbloccare quando non si riesce altrimenti.
TeoMande ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 1:14
  • qualcuno sa come smontare, o conosce qualche buon video, su come smontare il meccanismo a leva della waterman ideal ? e a
    priori mi consigliate di smontarlo o di lasciarlo cosi come è se funziona ? (magari smontarlo rischia di rovinare la penna quindi evito rischi inutili se funziona)
In genere smontarlo significa romperlo, devi prima aprire e poi ripiegare delle alette di metallo, ed è facilissimo si rompano. Ed a priori: se funziona non l'aggiustare.
TeoMande ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 1:14
  • qualcuno sa in generale come smontare l'alimentatore ? per altre penne simili dovrebbe essere inserito a frizione ma per questa non sono sicuro perchè non viene via e non volgio forzarla
E' a frizione e si smonta con un blocco di estrazione, vedi https://www.fountainpen.it/Blocco_di_estrazione
Ma vale sempre la regola: se funziona non l'aggiustare
TeoMande ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 1:14
  • il corpo della penna è solo incastrato sull'impugnatura del pennino non avvitato o altro ? perchè il mio viene via piuttosto facilmente e mi chiedevo se fosse anche quello un difetto da correggere
E' ad incastro. E se è lasco è un problema anche per lo sforzo laterale quando la usi. Per aumentare lo spessore puoi usare dello shellac/gommalacca (vedi https://www.fountainpen.it/Gommalacca). Non va usato come collante sulle sezioni (io lo uso solo per i sacchetti di comma) ma nel caso solo, come ti han consigliato, per aumentare lo spessore. Quindi mettilo sulla sezione e fallo asciugare completamente prima di reinnestarla nel fusto, l'innesto deve avvenire a frizione.

Simone
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Messaggio da TeoMande »

Wow, grazie a tutti per le risposte siete stati davvero competentissimi e velocissimi, è la mia prima esperienza in un forum perché ho sempre pensato che magari non c'era poi questa gran comunità nel settore delle stilografiche e un po' perché potevo anche imparare informandomi sul web in altri modi, ma mi avete fatto ricredere! Grazie ancora e complimenti per la pagina, considerando che ormai sono da quasi 5 anni nel mondo delle stilografiche mi pento di non avervi scoperto prima, complimenti anche agli amministratori e creatori della comunità!
Ah e grazie per avermi fatto capire che il mio approccio troppo interventista non è forse il migliore :lol:

Bene, dopo questo breve ringraziamento che ci tenevo a scrivere, volevo chiedervi un altro paio di cose sulla penna:
  • mi è venuto via un "sottocappuccio" dal cappuccio della penna (si capisce dalla foto sotto) probabilmente era rimasto in sede incrostato dall'inchiostro vecchio, ma come lo rimetto a posto ? é a incastro quindi provo a incastrarlo e se non si incastra aumento lo spessore con la gommalacca o è da incollare di nuovo nel cappuccio ?
  • e infine ho provato la penna e scrive ancora bene a mio parere, ma ho visto un video che mi ha colpito dove usavano il pennino come un flessibile e so che si può fare su alcune waterman d'epoca e anzi sono a detta di molti molto meglio dei flessibili moderni, ma mi chiedevo se magari quello del video fosse un pennino modificato e in particolare quando fosse saggio "spingere" un pennino come questo senza rischiare nulla. vi allego il collegamento al video: https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=yr61Kp7AgLw
grazie, ma ... ho ancora delle domande
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ecco il "secondo cappuccio" che è uscito dal primo
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Messaggio da maxpop 55 »

E' un controcappuccio, probabilmente avvitato in cima al cappuccio con la vite che fissa la clip.probabilmente per fissarlo di nuovo dovrai incollarlo.
Avendo un cappuccio in metallo puoi farlo con gomma lacca per rendere il lavoro reversibile.
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Messaggio da lucawm »

TeoMande ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 10:02
  • e infine ho provato la penna e scrive ancora bene a mio parere, ma ho visto un video che mi ha colpito dove usavano il pennino come un flessibile e so che si può fare su alcune waterman d'epoca e anzi sono a detta di molti molto meglio dei flessibili moderni, ma mi chiedevo se magari quello del video fosse un pennino modificato e in particolare quando fosse saggio "spingere" un pennino come questo senza rischiare nulla. vi allego il collegamento al video: https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=yr61Kp7AgLw
20200428_184231.jpg20200428_183929.jpg
Dipende, se il pennino è flessibile il tratto si allarga in maniera considerevole se è un semiflex meno o addirittura può essere rigido. All'epoca si realizzavano in tutte le gradazioni di morbidezza possibili.
Bisogna andare cauti per scoprire la flessibilità del tuo pennino. Si deve spingere con cautela solo nei tratti discendenti fino a quando non si comincia ad avvertire un certo feedback che indica il punto in cui fermarsi con "sicurezza"; ci si prende confidenza man mano e ogni pennino flex è un po' diverso l'uno dall'altro.
Attenzione solo a non spingere troppo, il pennino potrebbe non reggere la pressione se non è progettato per questo. Il male minore è che potrebbe piegarsi e rimanere "aperto", molto peggio se si formano crepe nell'oro 14ct attorno al foro di sfiato.
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Messaggio da TeoMande »

Eh chiedevo appunto per evitare problemi in quel senso, poi "male minore" se il pennino rimane "aperto" insomma poi come lo riporto a come era prima ? non so se sia cosi semplice. Ad ogni modo dalle foto non si capisce se sia flex/semiflex o rigido o non posso capirlo da altri marchi sulla penna ? Volevo appunto evitare di andare per tentativi, pennini flessibili diversi possono richiedere ammontare di pressione completamente differente prima di raggiungere il punto di snervamento (quando una materiale plastico non torna più al suo stato originario) quindi magari se ho la mano abituata a un flex moderno sono abituato a premere molto di più prima del "punto di non ritorno" mentre per un vintage con la stessa pressione potrei rovinarlo. Insomma se sapessi che è flex o semiflex vedendo altri pennini simili all'opera saprei di potermi spingere in la tanto quanto loro.

Grazie invece per la risposta sul cappuccio, proverò non appena mi arriva tutto tanto la gomma lacca la devo prendere per riparare il sacchetto dell'inchiostro.

Domanda : ho visto sul sito e sui link mandati che c'è un produttore per i sacchetti americano è l'unico o c'è qualcosa di più vicino ? mi spaventavano i tempi di spedizione. Mentre per la gommalacca ci sono molte informazioni e una marca consigliata in particolare, qualcuno sa dirmi dove acquistarla ? sicuramente ci sarà scritto ma non trovo dove
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Messaggio da lucawm »

TeoMande ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 17:41 Eh chiedevo appunto per evitare problemi in quel senso, poi "male minore" se il pennino rimane "aperto" insomma poi come lo riporto a come era prima ? non so se sia cosi semplice. Ad ogni modo dalle foto non si capisce se sia flex/semiflex o rigido o non posso capirlo da altri marchi sulla penna ? Volevo appunto evitare di andare per tentativi, pennini flessibili diversi possono richiedere ammontare di pressione completamente differente prima di raggiungere il punto di snervamento (quando una materiale plastico non torna più al suo stato originario) quindi magari se ho la mano abituata a un flex moderno sono abituato a premere molto di più prima del "punto di non ritorno" mentre per un vintage con la stessa pressione potrei rovinarlo. Insomma se sapessi che è flex o semiflex vedendo altri pennini simili all'opera saprei di potermi spingere in la tanto quanto loro.
Premettendo che non si può conoscere a priori con certezza la flessibilità di un pennino, l'hai detto tu stesso, bisogna andare per tentativi o quasi durante gli acquisti. Non ci sono regole, dei consigli generali che mi vengono in mente per scovare dei flessibili sono la presenza di rebbi lunghi (non è sempre detto), la lamina di metallo sottile/molto sottile e le spalle del pennino strette e ripiegate in dentro verso il basso.

Sui pennini d'epoca non è marchiato quasi mai il grado di morbidezza (forse solo sulle Wahl Pen è stato fatto) ne si può capirlo con facilità dalle foto se non ci si focalizza su un marchio in particolare.
Non bisogna mai avvicinarsi al punto di fatica del metallo e non è sempre facile riportare il pennino al suo assetto originale se i rebbi restano aperti.
Se il pennino è flex/semiflex o rigido lo devi scoprire tu stesso "al tatto" come ho spiegato nel mio messaggio precedente. Specialmente se il pennino è semiflex si osserva come ad un certo punto, raggiunta una certa apertura questo non ceda quasi più all'aumento di pressione ed in più l'attrito per farlo scorrere sulla carta diventa insostenibile, quasi un trascinamento. Bisogna provare con cautela. :thumbup:

Per i sacchetti c'è un venditore in UK. Basta scrivere su google "fountain pen sac". Potrebbe non essere il primo risultato dato dal motore di ricerca.
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Messaggio da maxpop 55 »

TeoMande ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 10:02 Wow, grazie a tutti per le risposte siete stati davvero competentissimi e velocissimi, è la mia prima esperienza in un forum perché ho sempre pensato che magari non c'era poi questa gran comunità nel settore delle stilografiche e un po' perché potevo anche imparare informandomi sul web in altri modi, ma mi avete fatto ricredere! Grazie ancora e complimenti per la pagina, considerando che ormai sono da quasi 5 anni nel mondo delle stilografiche mi pento di non avervi scoperto prima, complimenti anche agli amministratori e creatori della comunità!
Ah e grazie per avermi fatto capire che il mio approccio troppo interventista non è forse il migliore :lol:

Bene, dopo questo breve ringraziamento che ci tenevo a scrivere, volevo chiedervi un altro paio di cose sulla penna:
  • mi è venuto via un "sottocappuccio" dal cappuccio della penna (si capisce dalla foto sotto) probabilmente era rimasto in sede incrostato dall'inchiostro vecchio, ma come lo rimetto a posto ? é a incastro quindi provo a incastrarlo e se non si incastra aumento lo spessore con la gommalacca o è da incollare di nuovo nel cappuccio ?
  • e infine ho provato la penna e scrive ancora bene a mio parere, ma ho visto un video che mi ha colpito dove usavano il pennino come un flessibile e so che si può fare su alcune waterman d'epoca e anzi sono a detta di molti molto meglio dei flessibili moderni, ma mi chiedevo se magari quello del video fosse un pennino modificato e in particolare quando fosse saggio "spingere" un pennino come questo senza rischiare nulla. vi allego il collegamento al video: https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=yr61Kp7AgLw
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Non avevo visto bene, il cappuccio è in celluloide o plastica, il controcappuccio si deve montare altrimenti il pennino potrebbe toccare in fondo al cappuccio e storcersi e poi l'inchiostro si seccherebbe all'aria.
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Messaggio da TeoMande »

grazie ancora a entrambi per le informazioni, gentilissimi e efficientissimi
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Messaggio da piccardi »

TeoMande ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 17:41 Eh chiedevo appunto per evitare problemi in quel senso, poi "male minore" se il pennino rimane "aperto" insomma poi come lo riporto a come era prima ? non so se sia cosi semplice.
Raddrizzandolo, in genere aiutandosi con qualcosa del genere: https://www.fountainpen.it/Blocco_per_pennini.
E no, non è semplice.

TeoMande ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 17:41 Ad ogni modo dalle foto non si capisce se sia flex/semiflex o rigido o non posso capirlo da altri marchi sulla penna ? Volevo appunto evitare di andare per tentativi, pennini flessibili diversi possono richiedere ammontare di pressione completamente differente prima di raggiungere il punto di snervamento (quando una materiale plastico non torna più al suo stato originario) quindi magari se ho la mano abituata a un flex moderno sono abituato a premere molto di più prima del "punto di non ritorno" mentre per un vintage con la stessa pressione potrei rovinarlo. Insomma se sapessi che è flex o semiflex vedendo altri pennini simili all'opera saprei di potermi spingere in la tanto quanto loro.
Pochi sono marcati flessibili. A quell'epoca le penne non si guardavano sulle foto per comprarle, si andava a provarle. Comunque se la penna ce l'hai prendi una bilancia da cucina piana, ci metti un foglietto sopra e scrivi cercando di premere al massimo per 100 e poi 200gr e vedi se cambia qualcosa.

TeoMande ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 17:41 ho visto sul sito e sui link mandati che c'è un produttore per i sacchetti americano è l'unico o c'è qualcosa di più vicino ? mi spaventavano i tempi di spedizione. Mentre per la gommalacca ci sono molte informazioni e una marca consigliata in particolare, qualcuno sa dirmi dove acquistarla ? sicuramente ci sarà scritto ma non trovo dove
Più vicino ci sarebbero i pen show, ma non in questo periodo...

Per la gommalacca la marca consigliata? Si trovano le scaglie in mesticheria e basta scioglierle in un po' di alcol... Il solo problema è con in genere ne vendono una quantità che basta per centinaia di restauri. Leggi la pagina sul wiki. In genere la portiamo ai pen show in microboccette anche quella...

Simone
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Messaggio da zoniale »

piccardi ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 22:21 ... scaglie in mesticheria e basta ...
Incomprensibile da Roncobilaccio in poi :x Il termine italiano è "colorificio".
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zoniale ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 22:25
piccardi ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 22:21 ... scaglie in mesticheria e basta ...
Incomprensibile da Roncobilaccio in poi :x Il termine italiano è "colorificio".
E' bello apprendere nuovi termini regionali, ma è meglio mettere tra parentesi il significato in italiano.
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