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Ho atteso un po’ prima di presentarvi l’oggetto che segue, oggetto che mi sono fatto produrre durante il mio soggiorno in Giappone

L’Hanko è il “famoso” timbro giapponese che produce sulla carta quello che viene chiamato Inkan, ovvero una stampa con inchiostro rosso che viene utilizzata in Giappone al posto della firma. Possiamo distinguere:
- Ginkoin: rilasciati dalle banche quando si apre un conto corrente e necessari per le operazioni bancarie;
- Jitsuin: rilasciato dal municipio per la firma di contratti come quello di acquisto di una casa o di una macchina;
- Mitomein: per siglare documenti in ufficio, al lavoro, eccetera.

In realtà, lo stesso Hanko può essere utilizzato per tutti e tre gli scopi.

Come dicevo, durante la mia permanenza, ho deciso di farne preparare uno per me e per la mia fidanzata, sfruttando la traduzione dei nostri nomi in caratteri Kanji effettuata da una maestra di calligrafia di Kyoto.

Intagliato a mano su un blocchetto di corno di bufalo nero, viene consegnato in un astuccio elegante e non vistoso.
Al suo interno troviamo l’Hanko, delicatamente riposto, e un serbatoietto di inchiostro rosso.
Ecco nel dettaglio i Kanji del mio nome, Riccardo.
Personalmente è un oggetto che mi è piaciuto molto e lo sto usando soprattutto come originale e simpatico ex-libris

Ma poi riesci a distinguere il Tuo da quello di un altro, non conoscendo il giapponese

Comunque oggetto molto bello

Riccardo! È meraviglioso! L’ho sempre desiderato da quando un anno fa ne ho scoperto l’esistenza

Che bello! mi piacerebbe proprio avere il mio "sigillo" personale. Altra cosa da invidiare alla cultura giapponese ...

Ma è uno spettacolo! Grazie della spiegazione a contorno, e congratulazioni per avere un oggetto unico e meraviglioso! Invidia (quella buona)!

È un oggetto bellissimo che sta dietro un concetto altrettanto meraviglioso. Più volte ho provato ad imitare un timbro del genere, ma prima o poi me lo farò fare; l'uso da noi è limitato ma perfetto come ex-libris in effetti!

Complimenti

Bellissimo! Cultura di una eleganza suprema quella giapponese!

Invidia massima...

E' davvero bello ed elegante. Un bella idea.

Grazie a tutti

@automedonte :forse potrei farcela a riconoscerlo accanto ad altri giapponesi, sicuramente in Italia sono in pochi ad averne uno e questo è un grande vantaggio

Tenete presente che i giapponesi NON hanno il concetto di firma, ecco perché c’è questa grande tradizione e ufficialità legata ai timbri (quelli per le transazioni bancarie e per le firme dei contratti sono raccolte in appositi registri ufficiali e hanno valore legale). Al netto di questa differenza, la cultura giapponese è davvero estremamente affascinante, lo confermo

si potrebbe organizzare un bel gruppo di acquisto!

stanzarichi ha scritto: ↑mercoledì 22 aprile 2020, 10:12 Grazie a tutti

@automedonte :forse potrei farcela a riconoscerlo accanto ad altri giapponesi, sicuramente in Italia sono in pochi ad averne uno e questo è un grande vantaggio

Tenete presente che i giapponesi NON hanno il concetto di firma, ecco perché c’è questa grande tradizione e ufficialità legata ai timbri (quelli per le transazioni bancarie e per le firme dei contratti sono raccolte in appositi registri ufficiali e hanno valore legale). Al netto di questa differenza, la cultura giapponese è davvero estremamente affascinante, lo confermo

scusa ma con questo sistema basta che uno si fa fare un timbro uguale al Tuo e firma liberamente? Non è troppo "facile" falsificare le cose in questo modo?

Trovo sia uno strumento elegante e bellissimo ma per un uso tipo quello che ne fai Tu che non per un utilizzo Ufficiale.

Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 22 aprile 2020, 10:38scusa ma con questo sistema basta che uno si fa fare un timbro uguale al Tuo e firma liberamente? Non è troppo "facile" falsificare le cose in questo modo?

Trovo sia uno strumento elegante e bellissimo ma per un uso tipo quello che ne fai Tu che non per un utilizzo Ufficiale.

Per quello che ho capito, essendo ogni timbro registrato è impossibile averne uno uguale all’altro. Per quanto riguarda la falsificazione, credo sia un pericolo inesistente nella società giapponese: c’è un senso del dovere e dell’onore non immaginabili per un occidentale.

stanzarichi ha scritto: ↑mercoledì 22 aprile 2020, 10:58 Per quello che ho capito, essendo ogni timbro registrato è impossibile averne uno uguale all’altro. Per quanto riguarda la falsificazione, credo sia un pericolo inesistente nella società giapponese: c’è un senso del dovere e dell’onore non immaginabili per un occidentale.

un tempo forse, oggi non ne sarei così sicuro

Anche in occidente nei secoli scorsi, quando molti erano analfabeti, si usava firmare con stemmi impressi su anelli; poi abbiamo imparato a scrivere

stanzarichi ha scritto: ↑mercoledì 22 aprile 2020, 10:58

Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 22 aprile 2020, 10:38scusa ma con questo sistema basta che uno si fa fare un timbro uguale al Tuo e firma liberamente? Non è troppo "facile" falsificare le cose in questo modo?

Trovo sia uno strumento elegante e bellissimo ma per un uso tipo quello che ne fai Tu che non per un utilizzo Ufficiale.

Per quello che ho capito, essendo ogni timbro registrato è impossibile averne uno uguale all’altro. Per quanto riguarda la falsificazione, credo sia un pericolo inesistente nella società giapponese: c’è un senso del dovere e dell’onore non immaginabili per un occidentale.

Infatti, quelli ufficiali sono accompagnati da una specie di "carta d'identita'" del timbro stesso che ha anche una foto del suo proprietario e una serie di altri dati anagrafici. Mi risulta che quello che si usa in banca e quello per le firme in municipio siano diversi come requisiti ma mi pare di aver capito che una serie di requisiti non escluda l'altro quindi se hai tutti i requisiti si possono far registrare per tutte e due gli usi e per certe operazioni devi portarti la carta dietro perche' venga verificato che l'Inkan sia proprio il tuo e sia proprio quello registrato li.

Ah ecco, adesso capisco meglio la cosa

Ok facciamo questa lista d’acquisto