recensione Diamine Syrah
Inviato: domenica 5 aprile 2020, 17:26
Il diamine syrah è uno degli inchiostri che uso da più tempo e che mi piace nel complesso di più,
È un inchiostro molto carico e saturo, assolutamente non slavato e con una bella tonalità scura, mantiene comunque delle buone sfumature, soprattutto con dei tratti larghi o meglio ancora stub.
Quello che me lo fa piacere molto è il fatto che su qualunque penna lo abbia caricato, su qualunque carta lo abbia usato, non mi ha mai dato problemi di alcun tipo, ne spiumaggio, ne feathering, ne bleed through, è sempre molto equilibrato, e lubrifica quanto basta il pennino per far si che non gratti ma neanche che sia eccessivamente lubrificato.
L’ho usato sia su penne dal flusso abbondante (twsbi eco B, Lamy safari M) sia su penne un po’ più magrette (sailor Sapporo EF e pilot kakuno F e Leonardo Messenger EF) e se dovessi scegliere lo userei più volentieri su pennini fini europei o medi orientali, in modo da avere più sfumature e shading, ma ne vale la pena anche con altri tratti.
Oltre a quanto detto prima c’è anche il fatto che sia un inchiostro non particolarmente lungo ad asciugare, tra i 15 e i 20 secondi (come si vede nelle prove fatte su carta), non sporca le penne quando arriva il momento di cambiare tipologia d’inchiostro, questo anche perchè è poco resistente all’acqua.
Non dà incertezze neanche lasciando la penna ferma qualche giorno o senza cappuccio per una manciata di minuti.
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che è un inchiostro che costa circa 4€ per una boccetta da 30 ml, direi che è un inchiostro assolutamente da avere.
Cromaticamente parlando è molto simile al diamine red dragon ed un po’ più saturo del montblanc burgundy, a cui lo preferisco.
Facendo una cromatografia si può notare come sia composto da del giallo (molto poco) e dal magenta, più una parte di grigio\nero per scurirlo e dargli quel bel colore da vino rosso molto carico.
Ho notato una cosa quando ho provato lo Yama-budo, facendo una cromatografia anche di quello si vede come la composizione sia si diversa, ma non eccessivamente, ma nell’ultimo quello che manca maggiormente è la parte grigio\nera che lo va a scurire, ma ha però altre tonalità e colori che lo rendono molto più complesso, lo Yama-budo è un inchiostro molto più strutturato e si vede, vero è anche che un calamaio costa 5-6 volte tanto, ma di 50 ml, non 30. Spero di non aver detto delle cavolate enormi, in caso perdonatemi, spero sia una recensione quantomeno decente.
perdonate la qualità delle foto ma con lo scanner, soprattutto le cromatografie non venivano.
Buona giornata a tutti