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The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: martedì 31 marzo 2020, 10:20
da Phormula
Era una prova che non avevo intenzione di fare, ma, visto che è capitata, condivido il "risultato".
Per ricaricare le mie penne, uso i calamai Visconti, che mi permettono di riempire completamente il serbatoio, anche in quelle in cui non si vede il livello. Nel corso degli anni ne ho accumulati un po', perchè ne dedico uno per ogni inchiostro, che ricarico dal calamaio con una pipetta. Di conseguenza, ho una scatola che li contiene tutti.
La scorsa primavera ho avuto una serie di problemi di salute che non è il caso di descrivere qui e che mi hanno tenuto in ospedale prima e affaccendato in altre faccende poi. Mi ero ripromesso di tornare ad usarli, ma per una ragione o per l'altra, non lo avevo ancora fatto, ricaricando le penne direttamente dal calamaio. I calamai Visconti sono quindi rimasti quindi nella loro scatola, inutilizzati per oltre un anno. Essendo di plastica e con una chiusura a pressione, e tenuti in un posto abbastanza caldo durante l'estate, nessun calamaio è andato a secco ma in tutti il livello dell'inchiostro si è abbassato.
Approfittando del fatto di essere a casa per la nota situazione, lo scorso weekend mi sono deciso a prendere la scatola, svuotare e lavare ogni calamaio per rimetterlo in uso. E da qui la scoperta, non tutti gli inchiostri si sono comportati allo stesso modo. Alcuni si sono semplicemente concentrati. Altri hanno fatto morchie o lasciato la plastica macchiata. Nel primo caso, è bastato svuotare e sciacquare il calamaio, nel secondo sono servite bestemmie di vario grado della scala Mercalli... in qualche caso per togliere le morchie è stato necessario usare alcool etilico o infilare uno straccio nel calamaio.
Quindi, senza nessuna pretesa di scientificità e solo per condividere questa informazione, dal momento che quello che è successo nel calamaio potrebbe succedere in una penna inchiostrata e inutilizzata, ecco i risultati:
- The good, quelli che è bastato svuotare e sciacquare qualche volta con acqua tiepida
Diamine: Presidential Blue, Misty Blue, China Blue, Kensington Blue, Denim,
Stipula Blu della Robbia
Pelikan Royal Blue
- The bad, quelli che hanno richiesto lavaggi intensivi e lasciato qualche morchia, che però è venuta via da sola con acqua tiepida.
Pilot Iroshizuku: Asa-gao, Kon-peki, Tsuyu-kusa, Shin-kai
Graf von Faber Castell Midnight Blue
Sailor Blue Black
R&K Permanent Blue e Verdgris (niente morchie ma qualche lavaggio in più)
- The ugly, quelli che hanno lasciato morchie, più o meno difficili da rimuovere
Caran d'Ache Magnetic Blue
Pelikan Edelstein Tanzanite, Edelstein Sapphire
Graf von Faber Castell Cobalt Blue
Sailor Blue
The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: martedì 31 marzo 2020, 14:44
da stanzarichi
Io ne ho uno solo, attualmente con all’interno Sailor Kiwa Guro, abbandonato da qualche mese a casa dei miei per dimenticanza.
Accetto delucidazioni sulla pulizia che hai effettuato, promettendo di aggiornare sul comportamento del suddetto inchiostro non appena la situazione lo consentirà.
The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: martedì 31 marzo 2020, 15:30
da Phormula
stanzarichi ha scritto: ↑martedì 31 marzo 2020, 14:44
Accetto delucidazioni sulla pulizia che hai effettuato, promettendo di aggiornare sul comportamento del suddetto inchiostro non appena la situazione lo consentirà.
Certo. Nessuno dei calamai era andato a secco, ma in tutti l'inchiostro si era concentrato.
E i calamai erano in posizione orizzontale dentro una scatola di latta.
Per prima cosa ho svuotato il calamaio dell'inchiostro contenuto. Qui non vedi molto, perchè l'inchiostro, concentrandosi, diventa saturo.
Poi ho cominciato a riempirlo di acqua tiepida, tapparlo con il dito, agitarlo e capovolgerlo per svuotarlo.
E qui le prime sorprese, perchè in alcuni casi, come i Diamine, è uscita solo acqua un po' sporca, mentre in altri sono cominciate ad uscire morchie.

I calamai con gli inchiostri "good" se la sono cavata così.
Poichè avevo tenuto i calamai in orizzontale, in alcuni si vedeva proprio la crosta di morchie sulla parte trasparente.
Se dopo una decina di risciacqui l'acqua non usciva pulita e per quelli con le morchie, ho riempito il calamaio e l'ho tappato, lasciandolo in ammollo per una notte. Il giorno dopo ho ripetuto l'operazione e con gli inchiostri "bad" me la sono cavata.
Con quelli "ugly" ho fatto un'altra notte di ammollo, ma alla fine per togliere le morchie ho dovuto usare uno scovolino e riempirli di alcool denaturato, lasciandoli in ammollo un'altra notte. Solo a quel punto ho avuto il calamaio pulito.
Continuerò ad usare gli stessi inchiostri, che comunque apprezzo, ma da questa "lezione" ho imparato che se è sempre meglio non lasciare le penne cariche per tanto tempo senza utilizzarle, alcuni inchiostri sono meno problematici di altri.
The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: martedì 31 marzo 2020, 16:04
da HoodedNib
Io ho un sacco di inchiostri, tutti aperti, nei rispettivi contenitori originali e che consumo molto lentamente, sopratutto alcuni di questi. Ho preso l'abitudine di aggiungere qualche ml di acqua distillata in quelli che non apro da piu' di qualche mese e sicuramente aggiungo a quelli che sono chiusi da un anno (o che si sono fatti l'estate). Ovviamente agito e omogenizzo come meglio si puo'.
Ovviamente non e' il caso specifico di Phormula che non lo poteva fare ma in generale e' il mio modo di procedere "preventivo" per gli inchiostri meno usati.
The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: martedì 31 marzo 2020, 16:17
da Phormula
Nei calamai di vetro evaporano molto più lentamente, il vetro è una barriera assoluta e i tappi a vite hanno una tenuta maggiore che quello a pressione del Visconti, che giustamente non è pensato per conservare l'inchiostro mesi o anni. Io ho calamai in uso da anni, per gli inchiostri che uso poco.
Tieni presente che prima di andare in ospedale avevo spostato la scatola in soffitta, per non lasciarla sulla scrivania, e durante l'estate nel sottotetto fa parecchio caldo. La permeazione è un processo accelerato dalla temperatura. Se lascio una penna con una cartuccia inserita in solaio, alla fine dell'estate trovo la cartuccia completamente secca.
The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: mercoledì 1 aprile 2020, 10:02
da demogorgone
HoodedNib ha scritto: ↑martedì 31 marzo 2020, 16:04
Io ho un sacco di inchiostri, tutti aperti, nei rispettivi contenitori originali e che consumo molto lentamente, sopratutto alcuni di questi. Ho preso l'abitudine di aggiungere qualche ml di acqua distillata in quelli che non apro da piu' di qualche mese e sicuramente aggiungo a quelli che sono chiusi da un anno (o che si sono fatti l'estate). Ovviamente agito e omogenizzo come meglio si puo'.
Ovviamente non e' il caso specifico di Phormula che non lo poteva fare ma in generale e' il mio modo di procedere "preventivo" per gli inchiostri meno usati.
Scusa Hooded, ma non è un po' pessimistico pensare che in calamaio, diciamo da 30 ml ne perda uno per evaporazione nel giro di un anno? Ti prego, dammi ragione, perché altrimenti devo fare un giro di annacquamento ad almeno 10 calamai

The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: mercoledì 1 aprile 2020, 10:15
da Phormula
demogorgone ha scritto: ↑mercoledì 1 aprile 2020, 10:02
Scusa Hooded, ma non è un po' pessimistico pensare che in calamaio, diciamo da 30 ml ne perda uno per evaporazione nel giro di un anno? Ti prego, dammi ragione, perché altrimenti devo fare un giro di annacquamento ad almeno 10 calamai
No, stai tranquillo. Io non ho mai rabboccato un calamaio di vetro.
Se l'inchiostro dovesse concentrarsi troppo, lo vedi perchè il colore diventa saturo.
Poi, normalmente, sciacquo il pennino sotto il rubinetto prima di ricaricare, per togliere la sporcizia e non contaminare l'inchiostro o aspirarla nell'alimentatore, e quelle tracce d'acqua probabilmente compensano la piccolissima evaporazione.
The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: mercoledì 1 aprile 2020, 10:25
da HoodedNib
demogorgone ha scritto: ↑mercoledì 1 aprile 2020, 10:02
HoodedNib ha scritto: ↑martedì 31 marzo 2020, 16:04
Io ho un sacco di inchiostri, tutti aperti, nei rispettivi contenitori originali e che consumo molto lentamente, sopratutto alcuni di questi. Ho preso l'abitudine di aggiungere qualche ml di acqua distillata in quelli che non apro da piu' di qualche mese e sicuramente aggiungo a quelli che sono chiusi da un anno (o che si sono fatti l'estate). Ovviamente agito e omogenizzo come meglio si puo'.
Ovviamente non e' il caso specifico di Phormula che non lo poteva fare ma in generale e' il mio modo di procedere "preventivo" per gli inchiostri meno usati.
Scusa Hooded, ma non è un po' pessimistico pensare che in calamaio, diciamo da 30 ml ne perda uno per evaporazione nel giro di un anno? Ti prego, dammi ragione, perché altrimenti devo fare un giro di annacquamento ad almeno 10 calamai
OK, correggo il tiro. Quello e' il trattamento generale, alcuni inchiostri non ne hanno bisogno, altri si vede che sono cambiati e ne hanno bisogno. Per esempio ho fatto questo lavoro a tutti i KWZ, di partenza sono molto saturi e ho visto che in qualche modo erano "peggiorati". Ho fatto questo al Baystate ma quello e' un'eccezione in se. Sto pensando di far questo al Murasaki-Shikibu che sta diventando saturo ed e' uno degli inchiostri che ho da piu' tempo. Non lo sto facendo ai neri perche' non e' che si capisca molto quando peggiorano anche se credo faro una piccola aggiunta a breve (1ml o giu' di li) al Carbon Black perche' mi sembra piu' viscoso. Ora facendoci caso mi sto riferendo ad inchiostri che ho da due anni o piu'.
The good, the bad and the ugly... quando l'inchiostro si concentra
Inviato: giovedì 2 aprile 2020, 15:29
da stanzarichi
Phormula ha scritto: ↑martedì 31 marzo 2020, 15:30
Certo. Nessuno dei calamai era andato a secco, ma in tutti l'inchiostro si era concentrato.
E i calamai erano in posizione orizzontale dentro una scatola di latta.
Per prima cosa ho svuotato il calamaio dell'inchiostro contenuto. Qui non vedi molto, perchè l'inchiostro, concentrandosi, diventa saturo.
Poi ho cominciato a riempirlo di acqua tiepida, tapparlo con il dito, agitarlo e capovolgerlo per svuotarlo.
E qui le prime sorprese, perchè in alcuni casi, come i Diamine, è uscita solo acqua un po' sporca, mentre in altri sono cominciate ad uscire morchie.

I calamai con gli inchiostri "good" se la sono cavata così.
Poichè avevo tenuto i calamai in orizzontale, in alcuni si vedeva proprio la crosta di morchie sulla parte trasparente.
Se dopo una decina di risciacqui l'acqua non usciva pulita e per quelli con le morchie, ho riempito il calamaio e l'ho tappato, lasciandolo in ammollo per una notte. Il giorno dopo ho ripetuto l'operazione e con gli inchiostri "bad" me la sono cavata.
Con quelli "ugly" ho fatto un'altra notte di ammollo, ma alla fine per togliere le morchie ho dovuto usare uno scovolino e riempirli di alcool denaturato, lasciandoli in ammollo un'altra notte. Solo a quel punto ho avuto il calamaio pulito.
Continuerò ad usare gli stessi inchiostri, che comunque apprezzo, ma da questa "lezione" ho imparato che se è sempre meglio non lasciare le penne cariche per tanto tempo senza utilizzarle, alcuni inchiostri sono meno problematici di altri.
Grazie!!