Vi racconto come è nata la mia passione.
Inviato: venerdì 27 marzo 2020, 13:23
Salve a tutti gli appassionati di stilografiche,
Oggi mi è appena arrivata la mia quinta penna stilografica: una OMAS 556/s (penna con la quale ho qualche problemino al momento ma che confido di risolvere al più presto)
Sono abbastanza fresco nel mondo delle stilografiche, la mia passione è nata in quest'estate (2019), anche se sin da piccolo sono sempre stato colpito dalle belle scritture; infatti è all'età di 8 anni che mia mamma mi comprò un set di pennini e inchiostro per esercitarmi. Ma non c'era verso! Io sono stato uno di quelli che non si è mai applicato nelle cose che venivano imposte a scuola. Quindi all'eta di 28 anni mi sono ritrovato con un grosso limite di cui mi dovevo liberare; la mia pessima calligrafia.
Per intenderci, io fino a qualche mese fa scrivevo solo in stampatello e a volte anche non leggibile; un vero disastro, prova tangibile di un impegno da parte mia che non c'era mai stato. Ho sempre fatto moltissima fatica a stare seduto e sforzarmi di scrivere bene. Fino a che non ho cambiato lavoro.
Nel momento in cui mi sono reso conto che avrei dovuto scrivere davanti a dei clienti mi sono rifiutato di avere una calligrafia pessima, antiestetica e disordinata. Quindi ho ripreso in mano la penna (a sfera) e ho iniziato a riprendere l'abitudine di scrivere. Vi assicuro che è stato molto faticoso per me riprendere un gesto quasi perduto e da ricostruire da zero.
Arriva la mia prima stilografica: una vecchia Parker di mio nonno. Il pennino è rigido, molto fine e scorre sulla carta come un velluto, caricamento a cartucce. Da subito sono stato molto colpito dalla scorrevolezza che ha la stilografica sulla carta; cambia veramente tutto da una a sfera. Per me, già prendere in mano uno strumento che mi piaceva ed utilizzarlo, era già grande motivo di dedizione nel mettermi lì a sedere e migliorare la mia calligrafia.
Arriva la mia seconda stilografica: Lamy Al-Star che comprai a Merano in agosto. Posso dire che è stato con la Lamy che mi sono sempre più innamorato e migliorato. Inizialmente montava un pennino M e cartuccia. Appena finita la cartuccia ho comprato un pennino EF, converter e inchiostro Lamy - Azurite.
Ecco che arriva la terza stilografica, una penna che trovo perfetta per l'utilizzo di tutti i giorni, senso di robustezza e pennino molto piacevole, forse fin troppo scorrevole: la Cross ATX con pennino F. Questa è la mia penna da lavoro e scrive sempre con un Diamine - Sherwood green. Non so perché, ma ho sempre voluto una penna "total black" con inchiostro verde per scrivere davanti ai clienti e lasciargli degli appunti scritti a mano.
Poi arriva il mio grande amore, penna della quale sono rimasto stregato; la adoro. Una Leonardo Officina Italiana Momento Zero Pietra Marina con pennino EF, caricata con un inchiostro che trovo fantastico: il Rohrer e Klinkner - Maroon Limited Edition 2019. Bellissima; mi ha rubato il cuore. Questa più che mai mi fa sedere alla scrivania a scrivere. Al momento è sicuramente la mia penna preferita in tutto.
E poi arriva lei, la tanto attesa flessibile: OMAS 556/s. Presa su ebay, ci ho scritto ancora molto poco, soprattutto credo che abbia un dei due rebbi spostato e che quindi sia dovuto a quello il flusso discontinuo su carta e qualche leggera "grattatina"; la penna per il resto è messa molto bene e sono fiducioso che una volta risolto questo problema saprà restituirmi la cifra spesa in soddisfazione.
In breve -ma non troppo- mi sono presentato e vi ho raccontato l'inizio della mia esperienza con le stilografiche e la mia esigenza di ricostruire la mia calligrafia; e cosi è stato. Gli sforzi sono stati ripagati; felice di quanta strada ancora c'è da fare per migliorarsi sempre di più.
Ringrazio gli amministratori per aver accettato la mia richiesta e porgo a tutti i miei migliori saluti; e perché no, anche i miei migliori auguri per questa situazione che vede tutti noi vera difficoltà, ma che in qualche modo cerchiamo di passare il tempo con le nostre passioni da poter fare in casa.
Buone scritture
Luca
Oggi mi è appena arrivata la mia quinta penna stilografica: una OMAS 556/s (penna con la quale ho qualche problemino al momento ma che confido di risolvere al più presto)
Sono abbastanza fresco nel mondo delle stilografiche, la mia passione è nata in quest'estate (2019), anche se sin da piccolo sono sempre stato colpito dalle belle scritture; infatti è all'età di 8 anni che mia mamma mi comprò un set di pennini e inchiostro per esercitarmi. Ma non c'era verso! Io sono stato uno di quelli che non si è mai applicato nelle cose che venivano imposte a scuola. Quindi all'eta di 28 anni mi sono ritrovato con un grosso limite di cui mi dovevo liberare; la mia pessima calligrafia.
Per intenderci, io fino a qualche mese fa scrivevo solo in stampatello e a volte anche non leggibile; un vero disastro, prova tangibile di un impegno da parte mia che non c'era mai stato. Ho sempre fatto moltissima fatica a stare seduto e sforzarmi di scrivere bene. Fino a che non ho cambiato lavoro.
Nel momento in cui mi sono reso conto che avrei dovuto scrivere davanti a dei clienti mi sono rifiutato di avere una calligrafia pessima, antiestetica e disordinata. Quindi ho ripreso in mano la penna (a sfera) e ho iniziato a riprendere l'abitudine di scrivere. Vi assicuro che è stato molto faticoso per me riprendere un gesto quasi perduto e da ricostruire da zero.
Arriva la mia prima stilografica: una vecchia Parker di mio nonno. Il pennino è rigido, molto fine e scorre sulla carta come un velluto, caricamento a cartucce. Da subito sono stato molto colpito dalla scorrevolezza che ha la stilografica sulla carta; cambia veramente tutto da una a sfera. Per me, già prendere in mano uno strumento che mi piaceva ed utilizzarlo, era già grande motivo di dedizione nel mettermi lì a sedere e migliorare la mia calligrafia.
Arriva la mia seconda stilografica: Lamy Al-Star che comprai a Merano in agosto. Posso dire che è stato con la Lamy che mi sono sempre più innamorato e migliorato. Inizialmente montava un pennino M e cartuccia. Appena finita la cartuccia ho comprato un pennino EF, converter e inchiostro Lamy - Azurite.
Ecco che arriva la terza stilografica, una penna che trovo perfetta per l'utilizzo di tutti i giorni, senso di robustezza e pennino molto piacevole, forse fin troppo scorrevole: la Cross ATX con pennino F. Questa è la mia penna da lavoro e scrive sempre con un Diamine - Sherwood green. Non so perché, ma ho sempre voluto una penna "total black" con inchiostro verde per scrivere davanti ai clienti e lasciargli degli appunti scritti a mano.
Poi arriva il mio grande amore, penna della quale sono rimasto stregato; la adoro. Una Leonardo Officina Italiana Momento Zero Pietra Marina con pennino EF, caricata con un inchiostro che trovo fantastico: il Rohrer e Klinkner - Maroon Limited Edition 2019. Bellissima; mi ha rubato il cuore. Questa più che mai mi fa sedere alla scrivania a scrivere. Al momento è sicuramente la mia penna preferita in tutto.
E poi arriva lei, la tanto attesa flessibile: OMAS 556/s. Presa su ebay, ci ho scritto ancora molto poco, soprattutto credo che abbia un dei due rebbi spostato e che quindi sia dovuto a quello il flusso discontinuo su carta e qualche leggera "grattatina"; la penna per il resto è messa molto bene e sono fiducioso che una volta risolto questo problema saprà restituirmi la cifra spesa in soddisfazione.
In breve -ma non troppo- mi sono presentato e vi ho raccontato l'inizio della mia esperienza con le stilografiche e la mia esigenza di ricostruire la mia calligrafia; e cosi è stato. Gli sforzi sono stati ripagati; felice di quanta strada ancora c'è da fare per migliorarsi sempre di più.
Ringrazio gli amministratori per aver accettato la mia richiesta e porgo a tutti i miei migliori saluti; e perché no, anche i miei migliori auguri per questa situazione che vede tutti noi vera difficoltà, ma che in qualche modo cerchiamo di passare il tempo con le nostre passioni da poter fare in casa.
Buone scritture
Luca