Pagina 1 di 2

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: domenica 15 marzo 2020, 15:07
da piobove
Tanti anni fa, al tempo del terremoto di Messina, un generale austriaco suggerì di aggredire l'Italia a titolo preventivo. Molti anni dopo ricordava nelle sue memorie questa occasione mancata.
Karl Marx scrisse che la storia si ripete solo in farsa. Io, che non solo un filosofo, penso invece che la storia si ripeta sempre, ma con una diversa chiave di lettura.
Più di un secolo dopo la prima guerra mondiale qualche servo della speculazione internazionale suggerisce di dare un colpo di grazia all'economia italiana, senza pensare che la situazione si può capovolgere non nel giro di anni, ma di qualche settimana :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Ringrazio il Forum per l'ospitalità :clap:

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: domenica 15 marzo 2020, 15:32
da sussak
Questa teoria risale al 1600 ed è di GianBattista Vico: la “teoria dei corsi e dei ricorsi storici”. In parole povere, tanto per non essere troppo criptici, il Vico sosteneva che alcuni accadimenti si ripetevano con le medesime modalità, anche a distanza di tanto tempo; e ciò avveniva non per puro caso ma in base ad un preciso disegno stilato della divina provvidenza.”
Non penso si possa approfondire qui il discorso sui suoi risvolti politici odierni; ci sarebbe molto da dire.

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: domenica 15 marzo 2020, 15:51
da piobove
Bene, così ho saputo chi ha elaborato questa teoria. Senza scomodare la provvidenza, penso che i fatti si ripetano perchè la natura umana è sempre la stessa. Anche gli errori si ripetono, benchè si dica che la storia dovrebbe insegnare, per lo stesso motivo. :x

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: domenica 15 marzo 2020, 16:04
da Ottorino
Battuta non seria. La storia insegna, ma pare che l'omo studi poco !

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: domenica 15 marzo 2020, 16:47
da Aineias
Ottorino ha scritto: domenica 15 marzo 2020, 16:04 La storia insegna, ma pare che l'omo studi poco !
:clap: :thumbup: :wave:

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: lunedì 16 marzo 2020, 3:15
da Gargaros
piobove ha scritto: domenica 15 marzo 2020, 15:51 penso che i fatti si ripetano perchè la natura umana è sempre la stessa. Anche gli errori si ripetono, benchè si dica che la storia dovrebbe insegnare, per lo stesso motivo. :x
Sono con te.

Io è da qualche anno che mi vado convincendo che non siamo esseri realmente intelligenti. E' stata una grande arroganza della specie credere ciò. Le persone davvero intelligenti nella storia si contano forse su una ventina di mani... Forse.

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: lunedì 16 marzo 2020, 7:42
da jebstuart
Ripeto il concetto che propongo dell’inizio di questa storia.
Non ci sarebbe stata questa emergenza epocale senza una serie di fattori favorenti frutto di un modo di essere epocale.

Primo, virus si è diffuso dalla Cina, con una economia mondiale sempre più sinocentrica e con ogni nazione europea virtualmente impegnata in continui contatti con quel Paese.
Secondo, il virus si diffonde per contatto interumano, e tutto il mondo aveva fatto dei contatti interumani continui e generalizzati nonché di un continuo spostarsi da una parte all’altra del globo il proprio principale modo di vivere, al lavoro e non.
Terzo, l’adesione alle strategie di contenimento presuppone una fiducia cieca nell’expertise proposto dalle autorità sanitaria, e mai come oggi anche un idiota si sente in diritto di mettere in discussione il parere degli esperti, senza contare che il sistema social rappresenta spesso un freno anziché una camera di risonanza della informazione corretta.
Quarto, aderire ad un programma di contrasto di una crisi presuppone una elevata resilienza, ma decenni di comodità hanno fiaccato in molti questa prerogativa.
Quinto, da almeno tre decenni i governi di molti Paesi, tra cui il nostro, hanno deciso che la Sanità (certo gravata da cronici sprechi) andasse virtuosizzata, col risultato di sguarnirla.

Risultato: quello che vedete.
Non sono un sociologo e sinceramente non so se si possa dire a chiare lettere che il nostro sia un modello sociopolitico fallimentare, ma so che la teoria cui accennava Umberto ci dice che per pochi anni ci ricorderemo degli errori, per poi ricominciare.

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: lunedì 16 marzo 2020, 7:57
da balthazar
jebstuart ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 7:42 Ripeto il concetto che propongo dell’inizio di questa storia.
Non ci sarebbe stata questa emergenza epocale senza una serie di fattori favorenti frutto di un modo di essere epocale.

Primo, virus si è diffuso dalla Cina, con una economia mondiale sempre più sinocentrica e con ogni nazione europea virtualmente impegnata in continui contatti con quel Paese.
Secondo, il virus si diffonde per contatto interumano, e tutto il mondo aveva fatto dei contatti interumani continui e generalizzati nonché di un continuo spostarsi da una parte all’altra del globo il proprio principale modo di vivere, al lavoro e non.
Terzo, l’adesione alle strategie di contenimento presuppone una fiducia cieca nell’expertise proposto dalle autorità sanitaria, e mai come oggi anche un idiota si sente in diritto di mettere in discussione il parere degli esperti, senza contare che il sistema social rappresenta spesso un freno anziché una camera di risonanza della informazione corretta.
Quarto, aderire ad un programma di contrasto di una crisi presuppone una elevata resilienza, ma decenni di comodità hanno fiaccato in molti questa prerogativa.
Quinto, da almeno tre decenni i governi di molti Paesi, tra cui il nostro, hanno deciso che la Sanità (certo gravata da cronici sprechi) andasse virtuosizzata, col risultato di sguarnirla.

Risultato: quello che vedete.
Non sono un sociologo e sinceramente non so se si possa dire a chiare lettere che il nostro sia un modello sociopolitico fallimentare, ma so che la teoria cui accennava Umberto ci dice che per pochi anni ci ricorderemo degli errori, per poi ricominciare.
... si lo ripeti, ma ora l'hai detto meglio :lol: Tu dici fra pochi anni? io dico meno, molto meno. Vi ricordate dell'ultima crisi finanziaria? di tutte le promesse e i "maipiù"? non ne è rimasto nulla, si continuano a fare gli stessi errori, ovvero, errori per noi ma per quelli che ci guadagnano e speculano tali non sono. Ora vado al lavoro. Buona giornata a tutti :)

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: mercoledì 18 marzo 2020, 14:46
da Ottorino
Com'era il discorso sui corsi e ricorsi ?

https://www.ilsole24ore.com/art/in-cina ... gi-ADL5BuD

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: giovedì 19 marzo 2020, 6:06
da Gargaros
Ottorino ha scritto: mercoledì 18 marzo 2020, 14:46 Com'era il discorso sui corsi e ricorsi ?

https://www.ilsole24ore.com/art/in-cina ... gi-ADL5BuD
Che tristezza. Ma li capisco, però. Non si cambia forma mentis dall'oggi al domani, ed è risaputo che dopo un periodo difficile si ha "fame di vita"...

Se anche da noi passa (e non vedo perché non dovrebbe) e non avrà sconvolto troppo il nostro tessuto sociale ed economico (su questo però non mi sento di scommettere neanche un centesimo), presumo che faremo la stessa cosa...

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: giovedì 19 marzo 2020, 6:50
da sussak
Se anche da noi passa (e non vedo perché non dovrebbe) e non avrà sconvolto troppo il nostro tessuto sociale ed economico (su questo però non mi sento di scommettere neanche un centesimo), presumo che faremo la stessa cosa...

Ne dubito fortemente, ho bene in mente cosa è successo in Grecia.

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: giovedì 23 aprile 2020, 23:38
da Orsobruno56
L’Italia non è la Grecia, anche se qualcheduno lo pensa e ne è convinto. L’Italia ha una capacità industriale, di agroalimentare e di moda, che certo suscita tante invidie. Siamo concorrenti temibili, per questo ci vogliono vedere a terra. Ma non succederà.

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: venerdì 24 aprile 2020, 6:38
da sussak
Orsobruno56 ha scritto: giovedì 23 aprile 2020, 23:38 L’Italia non è la Grecia, anche se qualcheduno lo pensa e ne è convinto. L’Italia ha una capacità industriale, di agroalimentare e di moda, che certo suscita tante invidie. Siamo concorrenti temibili, per questo ci vogliono vedere a terra. Ma non succederà.
C'è un solo "ma": l'evasione fiscale.
Oggi, con un tempismo eccezionale, il Ministero dell'economia ha pubblicato i dati del 2018.
Forse proprio a quello alludeva Frau Merkel ieri sera.

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: venerdì 24 aprile 2020, 12:45
da analogico
sussak ha scritto: venerdì 24 aprile 2020, 6:38
Orsobruno56 ha scritto: giovedì 23 aprile 2020, 23:38 L’Italia non è la Grecia, anche se qualcheduno lo pensa e ne è convinto. L’Italia ha una capacità industriale, di agroalimentare e di moda, che certo suscita tante invidie. Siamo concorrenti temibili, per questo ci vogliono vedere a terra. Ma non succederà.
C'è un solo "ma": l'evasione fiscale.
Oggi, con un tempismo eccezionale, il Ministero dell'economia ha pubblicato i dati del 2018.
Forse proprio a quello alludeva Frau Merkel ieri sera.
L'evasione è una bella palla al piede.
Più o meno è da quando ho capacità di ragione che ne sento parlare, spesso a vanvera.
Tutti i governi hanno vantato grandi risultati nella lotta all'evasione, ma all'atto pratico i numeri sono sempre quelli, infatti tasse contributi e balzelli vari aumentano in continuazione.
La verità è che tutte le ricette si sono rivelate assolutamente fallimentari, sempre e comunque.
Forse sarebbe davvero il caso di provare a tagliare le tasse in misura consistente, magari non funziona neanche questo rimedio, ma è l'unica cosa che non è stata mai provata.
Anche in questi giorni , lo stato dice di concedere fino a 25000 euro in sostegno delle piccole imprese e professionisti, ma la solfa è sempre la stessa, lo stato non concede un cavolo di niente, i soldi vengono, se vengono, dal sistema bancario.
La manovra, e solo chi non lo vuol vedere non lo vede, viene fatta solo perchè lo stato teme che moltissime piccole imprese, artigiani e professionisti saltino a piè pari, visto che incassano niente da tre mesi, le scadenze fiscali che arriveranno nel giro di qualche settimana, ed allora li fanno indebitare con le banche in modo che possano versare allo stato sotto forma di tasse, i soldi presi a prestito.
Se davvero si voleva dare un aiuto concreto lo stato avrebbe potuto e dovuto azzerare le incombenze fiscali e contributive almeno fino al 31.12 alle aziende danneggiate in maniera incontrovertibile dal forzato stop delle attività,che detto per inciso non è finito e non finirà a breve, ma ovviamente non ci hanno nemmeno mai pensato ad adottare l'unica misura concreta e utile a chi è andato in crisi, si sono preoccupati della loro cassa, come al solito.

A pensar male si fa peccato ...

Inviato: venerdì 24 aprile 2020, 13:23
da sussak
Racconto, come una boutade, un fatto che mi è rimasto sullo stomaco, esattamente come la cena che mangiai una sera sera dell'estate scorsa.
Sulla collina sopra Piacenza, dove ho la seconda casa (che poi è una casetta di campagna senza pretese, ma a me va bene così), e dove lavora mio genero nel settore alimentare, hanno fatto una scoperta. Gli agriturismi.
Sono finanziati dalla Regione e/o dalla Comunità Europea; nel senso che se qualcuno ha una fetta di terreno edificabile, ci costruisce un prefabbricato oppure un rustico ad uso agricolo, poi se lo fa finanziare, infine con un paio di saltafossi ed un amico di un amico, ci costruisce un bel portico, un salone con cinquanta tavoli ed una cucina, et voilà "l'agriturismo" è bello che fatto.
Che poi il concetto sarebbe diverso, perchè al limite era nato come un maso con un paio di camere per ospiti, a cui venivano somministrati pasti con i prodotti della fattoria. Qui niente, ristoranti belli e buoni, atti a servire 200 coperti un paio di volte al giorno.
Beh, bella serata d'estate, calda e luminosa; mio genero mi invita fuori a cena "ti porto in un posto nuovo, si mangia bene", e figurarsi se un piacentino non li ha girati tutti.
Arrivo e vedo questo posto nuovo nuovo, in origine gabbato come cantina per vinificazione, che le uniche bottiglie che ha visto erano quelle in tavola.
Sulla porta un bel cartello stampato "NO POS"; si mangia, e, dopo il caffè e l'ammazza caffè, si avvicina il padrone e sussurra in un orecchio "quattro? centoventi." Appena uscito avrei chiamato il 117 (anche sapendo che non sarebbe servito a nulla).