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Piccolo colpo di fortuna ed ecco tre Artus, nuove, con scatola, prezzo e foglietto istruzioni.
Una 23, una 43 e una 160
La 23 poi di colore blu chiaro, che non mi sembra molto comune.
Il problema è:
le lascio intonse? Terribile dilemma
Dato il periodo non è che costassero poco.
La 43 costava 1.500 lire e addirittura la 160 costava 2.700 lire...

Artus? Non ho mai sentito questa marca. Di che anno sono? Sono difficili da trovare?
Grazie
Matteo

Usale!!
(opinione personale)

Matbas ha scritto: ↑giovedì 12 marzo 2020, 21:01 Artus? Non ho mai sentito questa marca. Di che anno sono? Sono difficili da trovare?
Grazie
Matteo

Siamo negli anni 60 e la Artus altro non è che la Lamy che la acquistò per produrre le
prime penne in plastica.
Qui nel Wiki trovi tutti i dettagli del caso.

Io ti consiglio di provarle, ne rimarrai piacevolmente sorpreso.

Il libretto di istruzioni

Ho pensato che era meglio una scannerizzazione

Molto interessanti, grazie (e si sono molto meglio le scannerizzazioni!).
Li aggiungerò al wiki appena mi libero un po' (mi son perso nelle misure delle boccette).

Simone

Questo fine settimana aggiungo le foto decenti una per una.
Magari anche per altre qualche foto fatta bene la aggiungo.
Così unisco l'utile (passo il tempo) al dilettevole (le penne)

Ma poi come scrivono queste Artus ?

La linea molto semplice mi ricorda quella delle Pelikano e delle 78G.

Belle penne, le Artus che ho provato io sono sempre state ottime, solitamente con pennini molto fini e scorrevoli. Io una provatina gliela darei...

Se le hai prese per tenertele che senso ha non provarle? E' come avere una bottiglia di buon vino e non stapparla per lasciarla agli eredi che magari sono astemi con le conseguenza del caso. Pensieri personali s'intende.

mandi

Al momento ne ho altre in uso. Non mi va di riempire anche queste tre. Potrei fare una prova per intinzione.
Appena torno dalle vacanze vedo cosa fare per darvi qualche risposta.