Bock vs Jowo su Leonardo momento zero
Inviato: mercoledì 11 marzo 2020, 21:51
E' arrivata la Leonardo momento zero con il nuovo pennino Jowo, come avevo promesso nell'altro post viewtopic.php?f=8&t=20282#p240999, ecco il confronto con il vecchio pennino Bock.
Alcune foto per un raffronto tra i due pennini.
Esteticamente preferisco la grafica semplice usata nel pennino Bock che lo rende differente da quello di altre marche, anche l’incisione della scritta è fatta meglio nel pennino Bock, nel pennino Jowo i decori mi ricordano quelli presenti su altri pennini, inoltre, incisione e decori mi restituiscono una sensazione di troppo carico.
Sulle finiture, invece, il Bock fa pena; avevo già scritto: “fotografando i particolari del pennino, i segni della lavorazione meccanica sono molto evidenti.”
Il dubbio che ho avuto allora si è trasformato in certezza.
Vi metto queste due foto per mostrare meglio il problema.
Il Bock è un pennino che ha sulle spalle qualche mese di vita, tra l’altro la penna non ha avuto lunghi periodi di pausa.
La placcatura sui rebbi si sta sfaldando, così come nella zona in prossimità dell’innesto nella sezione, e vista la colorazione nelle parti adiacenti, il processo non si fermerà.
Lo scopo fondamentale di una finitura galvanica, dovrebbe essere quello di ottenere un deposito il cui effetto persista per un periodo almeno pari alla vita media dell’oggetto su cui è applicato.
Lo stato attuale del pennino non necessita di altri commenti.
A questo proposito vedremmo come si comporterà il Jowo nel tempo.
La prova pratica sarebbe stata più idonea se le misure dei pennini fossero state le stesse, ma il Bock è un F, mentre il Jowo è un EF.
Come ho fatto l'altra volta, anche con questa nuova penna, non ho prestato nessuna cura per la prima carica d'inchiostro, ho tolto la penna dalla confezione, ho caricato l'inchiostro e l'ho usata.
Al contrario del pennino Bock, che, al primo utilizzo, aveva presentato tutta una serie di problemi, il pennino Jowo ha iniziato a scrivere da subito.
Veniamo alle prove, ho usato carta formato a4 per calligrafia da 70 g/m², non conosco la marca, ma tiene l’inchiostro molto bene, inchiostro Jacques Herbin Emeraude de Chivor.
Iniziamo dalla prova di scrittura, un corsivo tipo “spencer”, uno stampatello e un corsivo tipo gestuale.
Una differenza vera e propria non c’è stata, leggermente più scorrevole il bock, ma la misura lo avvantaggia.
La vera differenza la fanno le misure, la misura F risalta bene nello stampatello, la misure EF permette di ottenere lettere dal tratto più ”pulito” nel corsivo.
Passiamo al disegno minimalista.
Qui la misura EF dovrebbe risultare leggermente penalizzata, solitamente i pennini di questa misura tendono a grattare leggermente, la linea del Jowo risulta leggermente più frastagliata rispetto a quella del Bock.
E infine un disegno che prevede il tratteggio, questo è eseguito su un foglio formato a5 della SM•LT Art grammatura 85 g/m², credo prodotta in Lituania.
Nel disegno entrambi i pennini hanno risposto in modo apprezzabile, entrambi rispondono anche in posizione reverse; anche in questa prova la misura avvantaggia il Jowo, il tratto del Bock non è assolutamente un F, troppo abbondante.
Ho provato a tracciare delle linee mantenendo la penna nel fondello, appoggiata sulle dita per cercare di ridurre la pressione che si esercita con la mano, anche in questo casi entrambi i pennini hanno tracciato delle linee continue prive di salti.
Entrambi i pennini hanno risposto bene anche su carta Favini “schizza e strappa” da 55 g/m², su carta Rhodia color avorio da 90 g/m² e carta Fabriano “Traccia” da 60 g/m².
Conclusioni
Dopo queste prove non ho riscontrato delle differenze tali che mi consentono di affermare quale dei due pennini è il migliore; entrambi i pennini sono degli onesti arnesi del mestiere.
Dal punto di vista della scorrevolezza niente da dire, lo sono entrambi, ma rientrano nella media.
Flusso d’inchiostro, entrambi regolari; i problemi iniziali di disidratazione del Bock sembrano essere scomparsi, quindi non posso penalizzarlo per degli iniziali episodi sporadici che non si manifestano più.
Se dal punto di vista dell’utilizzo non vedo un vincitore, dal punto delle finiture non c’è storia, se il Jowo manterrà la placcatura nel tempo, esce sicuramente vincitore.
Buona serata
Edo
Alcune foto per un raffronto tra i due pennini.
Esteticamente preferisco la grafica semplice usata nel pennino Bock che lo rende differente da quello di altre marche, anche l’incisione della scritta è fatta meglio nel pennino Bock, nel pennino Jowo i decori mi ricordano quelli presenti su altri pennini, inoltre, incisione e decori mi restituiscono una sensazione di troppo carico.
Sulle finiture, invece, il Bock fa pena; avevo già scritto: “fotografando i particolari del pennino, i segni della lavorazione meccanica sono molto evidenti.”
Il dubbio che ho avuto allora si è trasformato in certezza.
Vi metto queste due foto per mostrare meglio il problema.
Il Bock è un pennino che ha sulle spalle qualche mese di vita, tra l’altro la penna non ha avuto lunghi periodi di pausa.
La placcatura sui rebbi si sta sfaldando, così come nella zona in prossimità dell’innesto nella sezione, e vista la colorazione nelle parti adiacenti, il processo non si fermerà.
Lo scopo fondamentale di una finitura galvanica, dovrebbe essere quello di ottenere un deposito il cui effetto persista per un periodo almeno pari alla vita media dell’oggetto su cui è applicato.
Lo stato attuale del pennino non necessita di altri commenti.
A questo proposito vedremmo come si comporterà il Jowo nel tempo.
La prova pratica sarebbe stata più idonea se le misure dei pennini fossero state le stesse, ma il Bock è un F, mentre il Jowo è un EF.
Come ho fatto l'altra volta, anche con questa nuova penna, non ho prestato nessuna cura per la prima carica d'inchiostro, ho tolto la penna dalla confezione, ho caricato l'inchiostro e l'ho usata.
Al contrario del pennino Bock, che, al primo utilizzo, aveva presentato tutta una serie di problemi, il pennino Jowo ha iniziato a scrivere da subito.
Veniamo alle prove, ho usato carta formato a4 per calligrafia da 70 g/m², non conosco la marca, ma tiene l’inchiostro molto bene, inchiostro Jacques Herbin Emeraude de Chivor.
Iniziamo dalla prova di scrittura, un corsivo tipo “spencer”, uno stampatello e un corsivo tipo gestuale.
Una differenza vera e propria non c’è stata, leggermente più scorrevole il bock, ma la misura lo avvantaggia.
La vera differenza la fanno le misure, la misura F risalta bene nello stampatello, la misure EF permette di ottenere lettere dal tratto più ”pulito” nel corsivo.
Passiamo al disegno minimalista.
Qui la misura EF dovrebbe risultare leggermente penalizzata, solitamente i pennini di questa misura tendono a grattare leggermente, la linea del Jowo risulta leggermente più frastagliata rispetto a quella del Bock.
E infine un disegno che prevede il tratteggio, questo è eseguito su un foglio formato a5 della SM•LT Art grammatura 85 g/m², credo prodotta in Lituania.
Nel disegno entrambi i pennini hanno risposto in modo apprezzabile, entrambi rispondono anche in posizione reverse; anche in questa prova la misura avvantaggia il Jowo, il tratto del Bock non è assolutamente un F, troppo abbondante.
Ho provato a tracciare delle linee mantenendo la penna nel fondello, appoggiata sulle dita per cercare di ridurre la pressione che si esercita con la mano, anche in questo casi entrambi i pennini hanno tracciato delle linee continue prive di salti.
Entrambi i pennini hanno risposto bene anche su carta Favini “schizza e strappa” da 55 g/m², su carta Rhodia color avorio da 90 g/m² e carta Fabriano “Traccia” da 60 g/m².
Conclusioni
Dopo queste prove non ho riscontrato delle differenze tali che mi consentono di affermare quale dei due pennini è il migliore; entrambi i pennini sono degli onesti arnesi del mestiere.
Dal punto di vista della scorrevolezza niente da dire, lo sono entrambi, ma rientrano nella media.
Flusso d’inchiostro, entrambi regolari; i problemi iniziali di disidratazione del Bock sembrano essere scomparsi, quindi non posso penalizzarlo per degli iniziali episodi sporadici che non si manifestano più.
Se dal punto di vista dell’utilizzo non vedo un vincitore, dal punto delle finiture non c’è storia, se il Jowo manterrà la placcatura nel tempo, esce sicuramente vincitore.
Buona serata
Edo