Mi presento!
Inviato: giovedì 5 marzo 2020, 13:21
Salve a tutti,
è da un po' che vi leggo e ho deciso di fare il passo!
Avvocato sulla trentina, scrivo con le stilografiche sin dalle elementari, su impulso di una maestra...mentre tutti gli altri compagni, al cambio della maestra, sono tornati alle penne a sfera, io ho continuato fino all'università (dove ho fatto un consumo abnorme di matitone rosse/blu). Recentemente, preso il titolo ed intraprese importanti collaborazioni, ho deciso di rispolverarle...con grande soddisfazione!
Purtroppo, di base, sono un collezionista (una 50ina di rasoi, modellismo, monete/tessere, vespe, qualche orologio), ed infatti temo per la famosa scimmia. Anche se, in realtà, ho deciso di viverla in maniera molto più tranquilla questa volta (speriamo! le penne che per ora tengo in osservazione dimostrano l'esatto opposto). Anche perché, con il lavoro che faccio e soprattutto visto che le penne, a differenza dei rasoi, le portiamo in giro e dicono qualcosa anche della nostra persona, non voglio riempirmi di esemplari che, pur non piacendomi o comunque non convincendomi, prenderei per il puro gusto collezionistico. Chiaro che, per trovare la propria strada, è necessario provare (ahimè).
Tutto ciò premesso, passiamo alle penne.
Premetto che a scuola ho avuto diverse Pelikan, Stypen, Faber Castell, tutte scolastiche che, per una causa o per l'altra, hanno fatto una bruttissima fine (maledetti i banchi in pendenza!).
Al momento, invece, ho:
1) Parker 75 Cisele, pennino M:
era di mio nonno, da alcuni indizi ho provato a datarla come risalente agli anni '70 (sicuramente, viste le estremità "scavate" e la mancanza dello 0 sulla ghiera, non dovrebbe essere tra i primi esemplari).
Mi ci trovo divinamente (anche se la trovo un po' piccola per le mie mani), scorre benissimo. Unico difetto, che però potrebbe dipendere da aria (è a converter - nuovo), è che nei tratti verticali verso il basso tende, a volte, a scrivere da metà tratto in poi (ad esempio nelle T maiuscole ad inizio parola). Non sono pratico con i converter, ed infatti dopo aver ricaricato sembra andare un po' meglio. Potrebbe anche dipendere da una postura errata, o da una carta non idonea (comuni blocchi di studio). Inchiostrata, dopo una pulita in un negozio di stilografiche, con Parker Quink Blue-Black (che, sto notando, con il tempo tende ad essere più blu). E' un po' fastidiosa come cosa, anche se è di gran lunga superiore il paicere che provo nello scriverci: eventuali consigli?
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2) Montblanc (credo 146), pennino sconosciuto:
era di un caro parente che, purtroppo, è venuto recentemente a mancare. Me l'ha regalata la moglie per affinità di professioni, ma non ho ulteriori notizie a riguardo. Premettendo che, ovviamente, non sono un esperto, devo dire che a me sembra autentica. Ho controllato i vari indici sintomatici dei falsi con esito, fortunatamente, negativo...in più, prendendola in mano, si nota la cura dei dettagli e l'alto livello di costruzione, ma lascio la parola a voi.
domande:
a) come faccio a capire la dimensione del pennino?
b) sembra inchiostrata di nero, anche se non so da quanto tempo è ferma. Voi cosa fareste, come prima prova? E' consigliabile provarla senza prima pulirla? In caso contrario, come la pulisco visto che non mi pare smontabile?
c) secondo voi è autentica?
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3) Lamy Safari all black, pennino F:
provata grazie (o per colpa!) al forum, cercavo una penna da battaglia da usare in giro. L'ho presa con pennino F per provarlo, e devo dire che non mi ci trovo molto: preferisco, per il momento, un tratto più abbondante. Altro lato negativo, oltre all'estetica (giudizio chiaramente personale), è che gratta da morire. Forse perché è nuova, forse perché devo capire l'angolo di scrittura (anche se scrive sempre e comunque) o per la carta inadatta...infatti pensavo, prima di riporla, di provare il pennino M o il Broad, vista l'intercambiabilità.
Da ultimo, vista la mia insoddisfazione per la Safari e visto che, pur trovandomi divinamente, non me la sento di usare su base giornaliera (leggasi: come penna da battaglia) la 75, cercherei un consiglio su una penna, con pennino M bello "abbondante", che abbia:
- un prezzo inferiore ai 50 Euro (non perentorio, all'incirca);
- un aspetto classico o comunque che non sfiguri in giacca e cravatta, preferirei vintage ma se mi piace l'aspetto non disdegno anche le nuove;
- una buona scorrevolezza.
Mi rendo conto di essere stato abbastanza prolisso, e mi scuso in anticipo se ho commesso qualche imprecisione...detto questo, vi ringrazio in anticipo per tutte le preziose informazioni che, anche se inconsapevolmente, mi avete dato la possibilità di reperire su questo forum.
A presto!
è da un po' che vi leggo e ho deciso di fare il passo!
Avvocato sulla trentina, scrivo con le stilografiche sin dalle elementari, su impulso di una maestra...mentre tutti gli altri compagni, al cambio della maestra, sono tornati alle penne a sfera, io ho continuato fino all'università (dove ho fatto un consumo abnorme di matitone rosse/blu). Recentemente, preso il titolo ed intraprese importanti collaborazioni, ho deciso di rispolverarle...con grande soddisfazione!
Purtroppo, di base, sono un collezionista (una 50ina di rasoi, modellismo, monete/tessere, vespe, qualche orologio), ed infatti temo per la famosa scimmia. Anche se, in realtà, ho deciso di viverla in maniera molto più tranquilla questa volta (speriamo! le penne che per ora tengo in osservazione dimostrano l'esatto opposto). Anche perché, con il lavoro che faccio e soprattutto visto che le penne, a differenza dei rasoi, le portiamo in giro e dicono qualcosa anche della nostra persona, non voglio riempirmi di esemplari che, pur non piacendomi o comunque non convincendomi, prenderei per il puro gusto collezionistico. Chiaro che, per trovare la propria strada, è necessario provare (ahimè).
Tutto ciò premesso, passiamo alle penne.
Premetto che a scuola ho avuto diverse Pelikan, Stypen, Faber Castell, tutte scolastiche che, per una causa o per l'altra, hanno fatto una bruttissima fine (maledetti i banchi in pendenza!).
Al momento, invece, ho:
1) Parker 75 Cisele, pennino M:
era di mio nonno, da alcuni indizi ho provato a datarla come risalente agli anni '70 (sicuramente, viste le estremità "scavate" e la mancanza dello 0 sulla ghiera, non dovrebbe essere tra i primi esemplari).
Mi ci trovo divinamente (anche se la trovo un po' piccola per le mie mani), scorre benissimo. Unico difetto, che però potrebbe dipendere da aria (è a converter - nuovo), è che nei tratti verticali verso il basso tende, a volte, a scrivere da metà tratto in poi (ad esempio nelle T maiuscole ad inizio parola). Non sono pratico con i converter, ed infatti dopo aver ricaricato sembra andare un po' meglio. Potrebbe anche dipendere da una postura errata, o da una carta non idonea (comuni blocchi di studio). Inchiostrata, dopo una pulita in un negozio di stilografiche, con Parker Quink Blue-Black (che, sto notando, con il tempo tende ad essere più blu). E' un po' fastidiosa come cosa, anche se è di gran lunga superiore il paicere che provo nello scriverci: eventuali consigli?
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2) Montblanc (credo 146), pennino sconosciuto:
era di un caro parente che, purtroppo, è venuto recentemente a mancare. Me l'ha regalata la moglie per affinità di professioni, ma non ho ulteriori notizie a riguardo. Premettendo che, ovviamente, non sono un esperto, devo dire che a me sembra autentica. Ho controllato i vari indici sintomatici dei falsi con esito, fortunatamente, negativo...in più, prendendola in mano, si nota la cura dei dettagli e l'alto livello di costruzione, ma lascio la parola a voi.
domande:
a) come faccio a capire la dimensione del pennino?
b) sembra inchiostrata di nero, anche se non so da quanto tempo è ferma. Voi cosa fareste, come prima prova? E' consigliabile provarla senza prima pulirla? In caso contrario, come la pulisco visto che non mi pare smontabile?
c) secondo voi è autentica?
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3) Lamy Safari all black, pennino F:
provata grazie (o per colpa!) al forum, cercavo una penna da battaglia da usare in giro. L'ho presa con pennino F per provarlo, e devo dire che non mi ci trovo molto: preferisco, per il momento, un tratto più abbondante. Altro lato negativo, oltre all'estetica (giudizio chiaramente personale), è che gratta da morire. Forse perché è nuova, forse perché devo capire l'angolo di scrittura (anche se scrive sempre e comunque) o per la carta inadatta...infatti pensavo, prima di riporla, di provare il pennino M o il Broad, vista l'intercambiabilità.
Da ultimo, vista la mia insoddisfazione per la Safari e visto che, pur trovandomi divinamente, non me la sento di usare su base giornaliera (leggasi: come penna da battaglia) la 75, cercherei un consiglio su una penna, con pennino M bello "abbondante", che abbia:
- un prezzo inferiore ai 50 Euro (non perentorio, all'incirca);
- un aspetto classico o comunque che non sfiguri in giacca e cravatta, preferirei vintage ma se mi piace l'aspetto non disdegno anche le nuove;
- una buona scorrevolezza.
Mi rendo conto di essere stato abbastanza prolisso, e mi scuso in anticipo se ho commesso qualche imprecisione...detto questo, vi ringrazio in anticipo per tutte le preziose informazioni che, anche se inconsapevolmente, mi avete dato la possibilità di reperire su questo forum.
A presto!