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Alfredo mi ha fatto vedere una penna di cui mi sono innamorato subito, avendo l'originale, purtroppo senza il gioiello sul cappuccio o meglio l'anello in metallo di cui sono alla ricerca.
I colori a disposizione sono 4: Nero, Rosso maculato, verde maculato,blue maculato ed ambra maculato, che è quella che ho preferito.
La Tibaldi mod. 60, prodotta da Montegrappa, della famiglia Aquila come si nota dallo stemma sul pennino.
Le differenze con l'originale se quella in mio possesso è il mod. 60 come credo, è la lunghezza maggiore ed è più cicciotta.
Il pennino è in acciaio, credo sia un Bock, marchio e stemma Aquila inciso al laser, solo la misura è stampata, è presente un aquila stilizzata, lo o stemma della famiglia Aquila proprietaria del marchio.
L'alimentatore, bellissima sorpresa è in ebanite, la scrittura fluida e scorrevole non perde un colpo, nessun mancamento o false partenze.
Il gruppo alimentatore si svita e porta due tacchette modello molto simile a quello delle MontBlanc
Il converter è marcato Tibaldi ed è a vite come sulle Montegrappa.
Sul cappuccio le 3 verette sono più larghe
Sotto la clip solo simile all'originale è presente la scritta Tibaldi.
La resina plastica mi sembra di buona qualità, ma questo ce lo dirà il tempo e l'uso.

La moderna misura:
Chiusa con cappuccio 15 cm.
Senza cappuccio 13.5 cm.
Il cappuccio 7 cm.
Il diametro max del cappuccio è 1,6 cm.
Il diametro max del fusto è 1,35 cm

Foto del gruppo alimentatore

Accidenti... molto bella. La orange delle foto e la blu sono le mie preferite. L'hai provata?
Come rende il pennino in acciaio?
Luca

Ecco la mia blu, la penna sembra essere costruita davvero bene (dietro la riedizione del marchio Tibaldi dovrebbe esserci Montegrappa), unico difetto riscontrato è nel pennino che nel mio caso è solo nominalmente EF, ma in realtà è un F vicino ad un M (molto scorrevole comunque).



Alfredo

Bellissime penne, il materiale usato è davvero interessante e poi sono penne di misura importante, in mano danno un bel senso di solidità. Molto bello anche il pennino. Credo che la famiglia Aquila ha fatto centro con questo modello riportando in auge il marchio Tibaldi.

Io non avevo messo in conto di prendere questa penna. L'avevo vista su Stilograficamente ed avevo pensato "si dai, bella penna ma posso farne a meno" poi facendo un giro nel negozio della città cercando un'altra penna mi si è presentata di fronte e ne son rimasto folgorato. Tra tutte le livree, quella che mi ha fatto sussultare è la bordeaux nero. Ogni tanto mi ritrovo a rigirare la penna tra le mani per ammirarne i colori... Come pennino c'era l'EF ed ho tenuto quello. L'ho caricata con il Pilot Iroshizuku Ajisai e noto che su carte meno nobili non ha nessun problema (gratta giusto un poco) mentre su carte lisce "nobili" tipo Rhodia ogni tanto mi perde qualche tratto (ho notato lo stesso comportamento sull'EF della Pelikan 200). Magari ha bisogno di un po' di rodaggio. Per il tratto mi sembra abbastanza simile al F dell'altra Tibaldi che possiedo (Perfecta, quella attuale però) e della Montegrappa Fortuna ed anzi analizzandoli per bene potrebbe essere anche un filino più largo. Per ora direi che le Tibaldi moderne meritano fiducia.

Davvero una bella penna, soprattutto nella versiine rossa, a mio avviso. Poi mi sembra di dimensioni generose, ma non esagerate. Deve essere comoda in mano, a vederla, ma non avendola mai provata non posso dirlo. I complimenti ai possessori posso farli, invece. Complimenti

Stupende, mi è venuta voglia della blu, bronzo, nero, la colorazione è fantastica quelle tinte stanno bene insieme.
Luca

Complimenti. Anche a me piacciono molto, penso sarà il primo acquisto del 2020!
Versione blu...

La penna è senz'altro molto bella, ma posso assicurare che la 60 originale era tutt'altra cosa... per il fascino della celluloide, del pennino in oro, e dello stantuffo. Saluti.

Giorgio1955 ha scritto: ↑martedì 31 dicembre 2019, 7:23 La penna è senz'altro molto bella, ma posso assicurare che la 60 originale era tutt'altra cosa... per il fascino della celluloide, del pennino in oro, e dello stantuffo. Saluti.

Anche quella degli anni 90 non scherza.










Infatti sono molto in dubbio se concedere una possibilità a questo "coso" a cartuccia.....
Certo, bella è bella.

Fanno penne belle, anche bellissime, poi se ci montano un pennino tedesco Schmidt o Bock scrivono tutte nello stesso modo...

rolex hunter ha scritto: ↑martedì 31 dicembre 2019, 11:07

Giorgio1955 ha scritto: ↑martedì 31 dicembre 2019, 7:23 La penna è senz'altro molto bella, ma posso assicurare che la 60 originale era tutt'altra cosa... per il fascino della celluloide, del pennino in oro, e dello stantuffo. Saluti.

Anche quella degli anni 90 non scherza.



Infatti sono molto in dubbio se concedere una possibilità a questo "coso" a cartuccia.....
Certo, bella è bella.

E io proprio a questa mi riferivo: la Tibaldi 60 degli anni '90.
Se non ricordo male l'avevo messa tra le mie 10 penne da avere.

Posto che le Tibaldi vere per me sono sono altre, tipo queste:





devo dire che rispetto alle porcherie inguardabili che facevano qualche anno fa (non quelle anni '90, che essendo copie identiche di vecchi modelli sono, meccanismo che si autodistrugge a parte, molto belle) son tornati a fare delle penne gradevoli.

Simone

piccardi ha scritto: ↑martedì 31 dicembre 2019, 17:16 Posto che le Tibaldi vere per me sono sono altre, tipo queste:





devo dire che rispetto alle porcherie inguardabili che facevano qualche anno fa (non quelle anni '90, che essendo copie identiche di vecchi modelli sono, meccanismo che si autodistrugge a parte, molto belle) son tornati a fare delle penne gradevoli.

Simone

Simone sono pienamente d'accordo con te, come si fa a non esserlo con quei capolavori dell'epoca.