FountainPen.it Forum

Nel mettere a posto casa loro per le feste, i miei hanno ritrovato una scatola con le loro penne, da gran tempo smarrite.


Con mio grande rammarico, la visconti, la stipula etruria e la dolcevita mignon sono roller.
La parker duofold made in england è il solito carroarmato (ma di duofold ne ho già diverse in vari colori e dimensioni, ricordo del mio periodo francese), mentre la parker victory richiede un rimpiazzo del sacchetto e qualche intervento sul pennino.
La matita sheaffer è uno dei motivi per cui sono qui. Quando vivevo negli Usa avevo deciso di ritrovarla e su ebay mi si aprì un mondo.

Mi è venuta una gran voglia di stipula etruria...

Purtroppo io non faccio ritrovamenti,....
Certo è simpatico ritrovare penne di cui avevi perso la memoria.

E' fantastico ritrovare cose di cui si era persa la memoria. Ovvero, che si ricordavano ma di cui non si conosceva il fato. Peccato per le roller (che sono comunque belle penne, se non si è affetti da stilografite), e bellissima la storia della matita. Che è bellissima anche lei.

In generale, che ben di Dio ...

maxpop 55 ha scritto: ↑giovedì 26 dicembre 2019, 11:25 Purtroppo io non faccio ritrovamenti,....

A questo si rimedia facilmente: prestami qualche penna (che so, quelle Montblanc n. 4 e 138), dimenticatene, e tra una decina di anni te le faccio ritrovare

Alfredo
P. S. Il suggerimento è rivolto a tutti quelli che vogliono provare la gioia del ritrovamento

Beato te, purtroppo in casa nessuno ha mai usato stilografiche, quindi gli unici ritrovamenti che posso fare sono quelli fuori, ma sono tutt'altro che facili.

Simone

alfredop ha scritto: ↑giovedì 26 dicembre 2019, 17:04

maxpop 55 ha scritto: ↑giovedì 26 dicembre 2019, 11:25 Purtroppo io non faccio ritrovamenti,....

A questo si rimedia facilmente: prestami qualche penna (che so, quelle Montblanc n. 4 e 138), dimenticatene, e tra una decina di anni te le faccio ritrovare

Alfredo
P. S. Il suggerimento è rivolto a tutti quelli che vogliono provare la gioia del ritrovamento

Grazie Alfredo, sei un amico