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Se ne stava parlando sul thread della carta schizza e strappa:

HoodedNib ha scritto: ↑martedì 17 dicembre 2019, 15:14 Interessante questa cosa dello stampaggio e rilegatura dell'agenda? E' una cosa fattibile in casa (o con relativa poca spesa) oppure c'e' da passare da legatorie professionali e simili?

E dato che è una cosa su cui ho *opinioni*, e che su quel thread andava verso l'OT, apro qui

Per la rilegatura classica, a filo, ci sono un sacco di tutorial online e di base non richiede materiali né attrezzature speciali: si può partire con ago e normale filo da cucito usato doppio; se si ha sottomano della cera d'api (o anche solo un pezzo di candela) si può incerare il filo per renderlo più resistente. Se poi la cosa prende si possono comprare materiali in più tipo il nastro per fare i capitelli, cartone e tela per le copertine rigide ecc., tutte cose facilmente abbordabili (almeno se si pensa di fare più di una rilegatura).

L'unico grosso limite è rifilare i fogli, cosa che richiede taglierine professionali che “costicchiano” ed occupano un discreto spazio: si possono ottenere risultati decenti facendo segnature piccole e lavorando un po' di carta vetrata.

L'altro sistema che uso (onestamente molto di più) è una variante delle classiche rilegatrici a spirale da copisteria.

Le rilegatrici a spirale richiedono la macchinetta apposta, sono scomode da aprire e tendono pure a rovinare la carta, ma ci sono in giro dei sistemi simili che funzionano molto meglio, e hanno sempre il vantaggio di permettere l'apertura completa delle pagine, per cui li trovo estremamente comodi per quaderni da appunti, agende, ecc.

Lo svantaggio è che di solito richiedono una perforatrice apposta, che di solito costa qualche decina di euro. Riuscendo a convertire un po' di persone alla causa si può però condividere la spesa.

Un sistema di cui ho sentito parlare molto bene è il DiscBound (recensione a caso trovata sull'internet, che però mi pare che in europa si trovi facilmente solo nelle cartolerie del Belgio.

Il sistema che uso io invece è il ClickBind della GBC che usa degli anelli richiudibili a distanza di 8 mm l'uno dall'altro, e ha il vantaggio di essere venduto anche in Italia

Altre soluzioni?

Esiste anche il sistema di rilegatura giapponese, in pratica i fogli sono perforati vicino ad un bordo e poi tenuti uniti con un nastro.
Esteticamente è elegante, certo ostacola l'apertura delle pagine e consuma almeno un centimetro di margine.

Che bell'argomento! Da scout (anni '60 sec. scorso) c'erano le specialità o non mi ricordo come si chiamavano e dei bellissimi stemmi gommati da attaccare alla camicia sullla manica, in alto li abessi conservati.. ). Uno era quello di *rilegatore*. Avrei sempre voluto farla quella specialità, si imparava, ma poi sono rimasto solo a quella di *segnalatore* (e ho imparato a segnalare con le bandierine e con l'alfabeto Morse!) . Vi seguo qui, e vi prego di indicare sempre dove cercare attrezzatura e materiale, grazie!

valhalla ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 10:01 Il sistema che uso io invece è il ClickBind della GBC che usa degli anelli richiudibili a distanza di 8 mm l'uno dall'altro, e ha il vantaggio di essere venduto anche in Italia

Molto interessante come sistema ma visto su Amazon e c'è solo per A4, non per formati più piccoli a cui sarei interessato.

Segnalo che a Genova presso la biblioteca Berio c'era un corso per rilegatura e probabilmente corsi analoghi sono tenuti nelle grandi biblioteche dove è presente il laboratorio di legatoria e restauro dei libri.
Provate a chiedere

Invernomuto ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 14:30

valhalla ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 10:01ClickBind della GBC

Molto interessante come sistema ma visto su Amazon e c'è solo per A4, non per formati più piccoli a cui sarei interessato.

Le spirali si tagliano molto facilmente alla misura desiderata: io generalmente le uso per il formato A6 verticale per cui non c'è neanche spreco (due spirali A6 da una spirale A4)

shinken ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 14:39 Segnalo che a Genova presso la biblioteca Berio c'era un corso per rilegatura e probabilmente corsi analoghi sono tenuti nelle grandi biblioteche dove è presente il laboratorio di legatoria e restauro dei libri.
Provate a chiedere

Ottima idea! so anche di lezioni di rilegatura in ambito “recupero arti e mesteri” a Pontremoli (immagino anche da altre parti d'Italia?)

E magari avendo seguito il corso si riesce anche ad avere poi accesso (magari a pagamento) ad una taglierina per rifilare.

Questo è estremamente off Topic, ma penso che sarebbe in caso di dare vita a qualche circolo club delle -penne scrittura ecc con magari un piccolo luogo di ritrovo in cui condividere qualche strumento ( magari un trochio o una taglierina) ecc..
Solo un abbozzo di ideea

Ora non ho tempo, ma da studente rilegavo tutto quello che capitava. Passato molto tempo ma le rilegature non si sono disfatte.

L'unico scoglio grosso è la taglierina, ma lavorando di notte in una copisteria, ci potevo accedere.

Materiali necessari: vinavil e pasta di cellulosa 4 stecche di allumino a sezione rettangolare un po' più lunghe del formato desiderato, quattro morsetti da falegname, un seghetto a ferro, pennello per spargere la colla, spago.

Continua ..... se interessa

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 19:16
Continua ..... se interessa

Continua continua.

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 19:16 Ora non ho tempo, ma da studente rilegavo tutto quello che capitava. Passato molto tempo ma le rilegature non si sono disfatte.

L'unico scoglio grosso è la taglierina, ma lavorando di notte in una copisteria, ci potevo accedere.

Materiali necessari: vinavil e pasta di cellulosa 4 stecche di allumino a sezione rettangolare un po' più lunghe del formato desiderato, quattro morsetti da falegname, un seghetto a ferro, pennello per spargere la colla, spago.

Continua ..... se interessa

Che fa? Ti fai desiderare?
Credo che sia stato aperto per questo motivo l'argomento

Visita oculistics pupilla dilatata. Domsni

Intanto questo tutorial è all'incirca il metodo che uso io per rilegare, senza telaio

https://thepostmansknock.com/bookbindin ... blueberry/

(Visto che in quel sito usano le misure barbariche, per confronto sui quaderni A6 uso fori all'incirca alle distanze di 3, 6,5, 8,5, 12,5 cm — il libro su cui ho imparato suggeriva 3 cm dai bordi e 2 cm tra le altre coppie di buchi.)

e questo è il mio quaderno di appunti principale, con la spirale mezza aperta.

Come dicevo, è in formato A6, ottenuto tagliando a metà una spirale A4 (e ci son dentro fogli vari, ricambi di quaderno ad anelli, pagine stampate apposta a quadretti/puntini/pattern vari, fogli riciclati dalla stampante (quelli che uso di più), ecc.).

Io ho preferito comprarmi i perforatori per farmi i fogli da riempimento dei vari quaderni ad anelli che ho. Mi sono presa gli anelli sia singoli in plastica di varie dimensioni che di metallo a 3 fori (per fare simil filofax per intendersi). A livello di copertine sto semplicemente mettendo dei fogli plastificati con grammatura alta simil rigido.
Mi sono presa:
- perforatore a 4 fori, per A4, A5, A6;
- perforatore a due fori;
- perforatore a 6 fori per A5, A6 e A7;
- perforatore singolo.
Niente ai livelli di una rilegatoria, ma per quello che devo fare sono comunque soddisfatta. Se dovessi fare qualcosa per archivio o per regalo probabilmente cambierei la copertina, sceglierei un formato tipo A6 filofax e di sicuro preferirei gli anelli metallici in due blocchi o in singolo blocco e sfrutterei il feltro o il cuoio, usando i perforatori da cinture con dei bulloncini per fissare il tutto.

Vorrei portare la mia esperienzza in merito al punto:

valhalla ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 10:01....L'unico grosso limite è rifilare i fogli, cosa che richiede taglierine professionali che “costicchiano” ed occupano un discreto spazio......

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 19:16......L'unico scoglio grosso è la taglierina.......

Dunque (come al solito la prendo larga), qualche tempo fa (30÷40 anni), acquistai durante una «Fiera del libro», una copia di « Rilegare per hobby » di Elio Tonegato ed.Ghiorzo. Mi appassionai all'argomento e seguendo le indicazioni del libro mi costruii l'attrezzatura: Telaio per cucire, Torchio grande (pressa) e Torchio piccolo, Castelletto, Pieghetta in osso e la serie degli utensili minori necessari, il tutto dimensionato per lavorare, volendo, anche il formato A3.

Come sempre quando scopro un hobby nuovo, mi documento, costruisco gli attrezzi, imparo quanto basta per iniziare a muovermi e poi, imparata l'arte, la metto da parte per il futuro e, anche in questo caso, dopo un certo numero di esperimenti positivi (non me la cavavo male), e anche per la difficoltà nel reperire il materiale, l'internet al popolo non era ancora nemmeno un'ipotesi, misi tutto da parte.

Anni dopo, rilegai dei fascicoli per un collega, che a lavoro finito, fu quasi incredulo che fossi stato io a effettuare la legatura, e il merito secondo me, fu in buona parte dovuto alla impeccabile rifilatura delle pagine, effettuata a mano mediante il Castelletto auto costruito, che se ben utilizzato, accoppiato al Torchio Pressa, consente un lavoro lento ma accurato.

Nel tempo acquistai anche altri libri, ma « Rilegare per hobby » è sempre rimasto il mio preferito e alcuni anni dopo ho pure acquistato la terza edizione del 1986 (non ho sottomano la prima copia ma penso fosse la prima edizione, lo ricordo come "nuovo, appena uscito").

Se vi dovesse capitare l'occasione di vedere « Rilegare per hobby » sulle bancarelle dell'usato, comperatelo. Usato perché credo non venga più ristampato. Riguardo all'attrezzo per rifilare le pagine, se qualcuno volesse approfondire, sono a disposizione. ciao, sandro