Pagina 1 di 2
Ancora
Inviato: venerdì 21 settembre 2012, 22:52
da maxpop 55
Re: Ancora
Inviato: venerdì 21 settembre 2012, 23:01
da vikingo60
Sì,ma è stata rifondata di recente.Produce penne molto costose e pacchiane.
Nel secondo link da te segnalato ho visto delle meravigliose Delta Chatterley a stantuffo,verosimilmente solo per il mercato americano.Alcune sono molto belle.
Re: Ancora
Inviato: venerdì 21 settembre 2012, 23:17
da maxpop 55
Chissà da chi è stato comprato il nome, credo essere una mera operazione commerciale, niente ache vedere con le Ancora con la A maiuscola che conoscevamo noi.
Re: Ancora
Inviato: venerdì 21 settembre 2012, 23:25
da vikingo60
maxpop 55 ha scritto:Chissà da chi è stato comprato il nome, credo essere una mera operazione commerciale, niente ache vedere con le Ancora con la A maiuscola che conoscevamo noi.
E' esattamente così;anche io non so chi abbia comprato il nome (non vorrei dire stupidaggini,ma forse Montegrappa).
In ogni caso non c'è traccia dei bei modelli di un tempo.
Re: Ancora
Inviato: venerdì 21 settembre 2012, 23:50
da Ambros5
Il marchio è stato acquistato da tale signor Giovanni Santini nel 1998,
ed oggi produce penne sostanzialmente dedicate al mercato russo.....................
Inutile dire che dell'Ancora del tempo che fu, oggi questo imprenditore utilizza solo il marchio......

Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 0:15
da maxpop 55
Grazie delle notizie Andrea.
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 1:44
da piccardi
Ambros5 ha scritto:Il marchio è stato acquistato da tale signor Giovanni Santini nel 1998,
ed oggi produce penne sostanzialmente dedicate al mercato russo.....................
Inutile dire che dell'Ancora del tempo che fu, oggi questo imprenditore utilizza solo il marchio......

Purtroppo alcuni dei marchi storici italiani più prestigiosi han davvero fatto una bruttissima fine. Ancora è uno degli esempi più eclatanti, ma purtroppo devo dire da fiorentino che mi spiace particolarmente anche per il marchi Tibaldi che dopo la breve parentesi Mandarina Duck, ha avuto un esito inglorioso.
Diciamo che questi due fanno a gara a chi sale più in alto nella classifica della pacchianeria.
Simone
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 13:42
da maxpop 55
Simone, purtroppo hai ragione, un volta si costruiva per passione e prestigio ora solo per soldi, chiaramente come in tutte le regole ci sono eccezioni.
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 15:59
da piccardi
maxpop 55 ha scritto:Simone, purtroppo hai ragione, un volta si costruiva per passione e prestigio ora solo per soldi, chiaramente come in tutte le regole ci sono eccezioni.
Sarà che sono poco romantico, ma sono assolutamente convinto che anche a quel tempo si costruiva solo per soldi, solo che la tecnologia era diversa come i materiali, e non c'erano molte alternative al fare le cose a mano. Poi ovviamente ci son sempre state ditte che puntavano sulla qualità (che richiede anche un po' di passione) ed altre che puntavano sui grandi numeri con i prezzi più bassi possibile. Ma allora la stilografica era uno strumento comune, quello che tutti dovevano usare per scrivere a meno di un usare un pennino ed una cannuccia.
Oggi la gran parte delle persone per scrivere usa altro e molti di coloro che la comprano la usano come oggetto di distinzione. Probabilmente quelle decorazioni a filigrane d'oro e d'argento che si ritrovano se alcune laminate che le rendono dei veri capolavori di gioielleria avevano lo stesso scopo che hanno oggi certe decorazioni esagerate che si vedono su molte penne. E forse all'epoca la gran parte degli utilizzatori di stilografiche le avrebbe giudicate pacchiane.
Solo che allora c'era e predominava il mercato della stilografica come strumento principale usato per scrivere, quindi c'era anche chi si dedicava al mercato delle attuali bic. Oggi comunque la stilografica si indirizza ad una nicchia di mercato, ed è comunque un oggetto di distinzione perché te sei quello che scrive con quello strumento retrogrado che costa un sacco di soldi (ovviamente rispetto ad una bic...).
Non si può non notare che oggi a produrre stilografiche molto economiche sono pochissimi produttori. Che io sappia stilografiche da pochi euro (sotto i 20 euro) le fanno solo Lamy e Pilot (forse anche Noodler). La gran parte delle aziende si dedica alle fasce superiori. Qualcuno si concentra solo sulla fascia più alta. Ma si tratta comunque di un mercato di nicchia.
Personalmente ritengo che anche oggi come sempre si continui a costruire solo per soldi (anche perché se no difficilmente avresti la possibilità di farlo). La differenza secondo me sta che c'è chi si ferma solo a questo (come le grandi multinazionali del settore) e chi invece come la gran parte delle aziende più piccole, sa che può resistere su questo mercato solo se è capace di offrire qualcosa di diverso, ed è qui che senza un po' di passione non vai da nessuna parte, ma ...
Ma se ti dedichi solo alla fascia alta hai il vantaggio che non avere produzioni sulle fasce inferiori diventa un vantaggio (l'esclusività...) e alcuni produttori (fra cui un sacco di marchi prestigiosi risuscitati) competono solo per la fascia alta dei modelli per iperbenestanti, dove a quanto pare la pacchianeria paga e non ci si deve sforzare più di tanto. Il risultato secondo me è che chi si dedica solo a questa fascia in genere riesce a produrre quasi solo pacchianerie, mentre chi ha una produzione anche sulle fasce di prezzo inferiori se non ci mette anche un po' di passione di ricerca non riesce ad ottenere risultati decenti.
Simone
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 16:13
da Alexander
piccardi ha scritto:
Che io sappia stilografiche da pochi euro (sotto i 20 euro) le fanno solo Lamy e Pilot (forse anche Noodler). La gran parte delle aziende si dedica alle fasce superiori.
Ci sono pure le scolastiche Pelikan..
Il tuo discorso non fa una piega, anche se lascia un po' di amarezza.
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 16:21
da piccardi
Alexander ha scritto:
Ci sono pure le scolastiche Pelikan..
Giusto, mi erano completamente passate di mente.
Simone
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 16:44
da maxpop 55
Simone, non hai torto, ma mi piace ricordare gli uomini che stavano a capo di aziende che per l'onore facevano tutto, ho sentito racconti da persone con qualche anno più di me che molte ditte sulla soglia del baratro commerciale, per non dichiarare fallimento, per questioni di prestigio, di orgoglio e per non mandare via gli operai, i "padroni" avevanno venduto i beni personali andando sul lastrico.
Oggi si fanno tanti imbrogli per avere sovvenzioni, intascare per poi mandare i soldi su altri conti e società fantasma e dopo poco dichiarare fallimento, mandando a casa tanti operai senza crearsi il minimo scrupolo, solo in nome del Dio Denaro.
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 17:38
da cassullo
maxpop 55 ha scritto:Simone, non hai torto, ma mi piace ricordare gli uomini che stavano a capo di aziende che per l'onore facevano tutto, ho sentito racconti da persone con qualche anno più di me che molte ditte sulla soglia del baratro commerciale, per non dichiarare fallimento, per questioni di prestigio, di orgoglio e per non mandare via gli operai, i "padroni" avevanno venduto i beni personali andando sul lastrico.
Oggi si fanno tanti imbrogli per avere sovvenzioni, intascare per poi mandare i soldi su altri conti e società fantasma e dopo poco dichiarare fallimento, mandando a casa tanti operai senza crearsi il minimo scrupolo, solo in nome del Dio Denaro.
Esatto , che tristezza però . Ormai non c'è più umanità . Comandano solo il profitto e l'avidità .

Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 20:03
da piccardi
maxpop 55 ha scritto:Simone, non hai torto, ma mi piace ricordare gli uomini che stavano a capo di aziende che per l'onore facevano tutto, ho sentito racconti da persone con qualche anno più di me che molte ditte sulla soglia del baratro commerciale, per non dichiarare fallimento, per questioni di prestigio, di orgoglio e per non mandare via gli operai, i "padroni" avevanno venduto i beni personali andando sul lastrico.
Sono convinto anche io che continuano ad esistere aziende mandate avanti in questo modo, il problema è che oggi, specie in Italia dove corruzione e disprezzo per le regole la fanno da padrona, questo modo di lavorare rappresenta un grosso svantaggio.
Quello che volevo dire è che nel mercato delle penne esistono realtà produttive in cui la passione per la stilografica in quanto tale (come strumento di scrittura e non come oggetto di distinzione) non serve a nulla e pertanto se ne fa tranquillamente a meno. E questa cosa che secondo me spiega abbastanza bene l'alta concentrazione di pacchianerie nelle edizioni limitate.
Simone
Re: Ancora
Inviato: sabato 22 settembre 2012, 21:25
da Tiberio G
Considerato che queste nuove "Ancora" sono prodotte principalmente per il mercato russo, ho sentito qualcosa riguardo ai russi e le penne che comprano però ciò mi incuriosisce: il loro mercato è così fiorente? Soprattutto comprano molte penne "pacchiane", vero?
Mentre nei paesi degli sceicchi e dei milionari del medio oriente si usano molto le stilografiche?