Personalmente compro qualche penna cinese, e la mia esperienza non è stata negativa. Le motivazioni per cui lo faccio ?
Curiosità innanzi tutto.
In meno di due anni di iscrizione al forum, ho acquistato un bel numero di Pelikan.. due M800, la recente M600 Vibrant Orange..e altre vintage, Due Montblanc (146 e149), Tre Pilot (Justus 95, 75 e Capless), Tre Aurora (Optima, 88 Big e Ipsilon deluxe), più qualche altra assortita.
Insomma, qualche penna per scrivere ce l'ho!
Cosa ci faccio allora con le penne cinesi? Le regalo, sperimento, imparo, ed infine ci gioco (forse è il principale utilizzo

Detto questo, vorrei invece aprire una discussione riguardo le implicazioni etiche ed economiche riguardanti l'acquisto dei prodotti cinesi in generale.
Premetto che se fosse per me... sarei per l'autarchia, perchè sono fermamente convinto che il Made in Italy, sia innanzitutto un valore piuttosto che uno slogan.
Ma la globalizzazione è un dato di fatto, non si può più tornare indietro e, come direbbero I Borg: "La resistenza è inutile"
Purtroppo provenienza a qualità sono due parole sempre più aliene al consumatore medio.
Una volta, mi trovai ad accompagnare un collega in un negozio di una grande catena, un tempo nota per i capi in pelle...gironzolando in negozio, come mio solito mi misi a guardare le etichette interne degli abiti...sorvolo sulla loro provenienza estera, ma feci notare al commesso che tutti gli abiti esposti erano in tessuto sintetico. Risposta :"Tanto nessuno li chiede in lana".
Mi sono state regalate delle camicie di un famoso marchio , dal logo che rappresenta un cavaliere intento a giocare a Polo. Rimproverai l'aver speso denaro per delle camicie fatte in Vietnam. Risposta :" Ma sono firmate da... che ti importa di dove le fanno?"
Allora mangeremo gli spaghetti fatti in Bangladesh ?