Una stilografica originale: Pilot Falcon
Inviato: giovedì 15 agosto 2019, 19:51
[Prima parte]
Scrivo alcuni commenti su una stilografica già oggetto di numerose recensioni, La Pilot Falcon.
Ho deciso di aggiungere un'ulteriore recensione a quelle di altri appassionati anche molto più esperti di me perchè trovo questa stilografica particolarmente originale, direi unica, non nello stile e nelle forme ma nell'esperienza di scrittura.
Pilot progettò questo modello con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Giapponese delle Stilografiche, nella seconda parte degli anni 70. L'esordio sul mercato risale al 1978. Inizialmente la stilo fu commercializzata con il brand Namiki, riservato ai modelli di fascia alta. In un secondo tempo venne a fare parte del catalogo Pilot. Il nome Falcon é associato alla versione esportata, mentre sul mercato Giapponese la penna é denominata Elabo.
Il primo modello lanciato nell'ormai lontano 1978 era in resina, dopo diversi anni fu commercializzato anche un modello in metallo laccato, tuttora a catalogo in diverse colorazioni. E' alla data disponibile anche l'evoluzione del modello originale in resina, anche questo in diversi colori.
Il mio esemplare é in resina con clip ed anelli rodiati e pennino in oro bianco 14 ct., versione risalente al 2013.
Dal punto di vista estetico la Falcon non si fa notare per una particolare originalità, come d'altronde moltissimi modelli nati nel paese del Sol Levante. Trattasi di una classica forma "flat top" di medie dimensioni: circa 136 mm chiusa, per un diametro di circa 12,6 mm al raccordo tra fusto e sezione.
A mio parere la penna é di forme classiche e gradevoli. Un piccolo tocco di originalità é dato dalla bella clip, ricavata da un unico pezzo di metallo, di dimensioni leggermente ricurve. Qualcuno sul web l'ha associata alle forme della katana, la famosa spada Giapponese. Una discreta fantasia, devo dire...
Trovo pregevole anche l'incisione sull'anello principale del cappuccio, una specie di sottile catena interrotta dal marchio "PILOT JAPAN".
Ecco alcune foto: La realizzazione mi sembra eccellente, direi che la qualità complessiva sia del livello dei pregevoli modelli Namiki e conferma in generale gli ottimi standard a cui Pilot (e molte delle aziende Giapponesi) ci hanno abituato.
Ogni componente si assembla agli altri alla perfezione, e non ho notato alcun difetto nè nelle parti in resina nè negli anelli, nè nella clip.
La chiusura del cappuccio é a vite, e anche qui la chiusura é perfetta, senza gioco.
Non voglio essere polemico, ma se alcuni dei prestigiosi marchi italiani associassero l'eccellenza del loro design a questi livelli qualitativi di produzione credo che non avrebbero degni concorrenti al mondo....
Anche il materiale é a mio parere di ottima qualità. Nulla di prezioso, si tratta di resina plastica, ma l'impressione alla vista e al tatto é ottima. La resina, tra l'altro, é lucidata a specchio.
Il peso del modello in resina é ovviamente ridotto, circa 19 grammi (a converter carico) di cui 9 di cappuccio. Ma a mio parere la stilografica non é eccessivamente leggera, ed anzi da questo punto di vista si adatta a sessioni prolungate di scrittura. Chi predilige stilografiche più "consistenti" potrà ovviamente optare per il modello in metallo laccato.
La lunghezza della sessione di scrittura del modello in resina, casomai, può essere limitata dalla capacità del converter. Il mio modello, in resina, può infatti essere equipaggiato solo con il CON-40, di capacità limitata. Il modello in metallo invece può utilizzare anche il più capiente CON-70. Complessivamente, per quanto riguarda gli aspetti estetici, di qualità costruttiva e di qualità dei materiali non posso davvero indicare particolari critiche o difetti.
Scrivo alcuni commenti su una stilografica già oggetto di numerose recensioni, La Pilot Falcon.
Ho deciso di aggiungere un'ulteriore recensione a quelle di altri appassionati anche molto più esperti di me perchè trovo questa stilografica particolarmente originale, direi unica, non nello stile e nelle forme ma nell'esperienza di scrittura.
Pilot progettò questo modello con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Giapponese delle Stilografiche, nella seconda parte degli anni 70. L'esordio sul mercato risale al 1978. Inizialmente la stilo fu commercializzata con il brand Namiki, riservato ai modelli di fascia alta. In un secondo tempo venne a fare parte del catalogo Pilot. Il nome Falcon é associato alla versione esportata, mentre sul mercato Giapponese la penna é denominata Elabo.
Il primo modello lanciato nell'ormai lontano 1978 era in resina, dopo diversi anni fu commercializzato anche un modello in metallo laccato, tuttora a catalogo in diverse colorazioni. E' alla data disponibile anche l'evoluzione del modello originale in resina, anche questo in diversi colori.
Il mio esemplare é in resina con clip ed anelli rodiati e pennino in oro bianco 14 ct., versione risalente al 2013.
Dal punto di vista estetico la Falcon non si fa notare per una particolare originalità, come d'altronde moltissimi modelli nati nel paese del Sol Levante. Trattasi di una classica forma "flat top" di medie dimensioni: circa 136 mm chiusa, per un diametro di circa 12,6 mm al raccordo tra fusto e sezione.
A mio parere la penna é di forme classiche e gradevoli. Un piccolo tocco di originalità é dato dalla bella clip, ricavata da un unico pezzo di metallo, di dimensioni leggermente ricurve. Qualcuno sul web l'ha associata alle forme della katana, la famosa spada Giapponese. Una discreta fantasia, devo dire...

Trovo pregevole anche l'incisione sull'anello principale del cappuccio, una specie di sottile catena interrotta dal marchio "PILOT JAPAN".
Ecco alcune foto: La realizzazione mi sembra eccellente, direi che la qualità complessiva sia del livello dei pregevoli modelli Namiki e conferma in generale gli ottimi standard a cui Pilot (e molte delle aziende Giapponesi) ci hanno abituato.
Ogni componente si assembla agli altri alla perfezione, e non ho notato alcun difetto nè nelle parti in resina nè negli anelli, nè nella clip.
La chiusura del cappuccio é a vite, e anche qui la chiusura é perfetta, senza gioco.
Non voglio essere polemico, ma se alcuni dei prestigiosi marchi italiani associassero l'eccellenza del loro design a questi livelli qualitativi di produzione credo che non avrebbero degni concorrenti al mondo....
Anche il materiale é a mio parere di ottima qualità. Nulla di prezioso, si tratta di resina plastica, ma l'impressione alla vista e al tatto é ottima. La resina, tra l'altro, é lucidata a specchio.
Il peso del modello in resina é ovviamente ridotto, circa 19 grammi (a converter carico) di cui 9 di cappuccio. Ma a mio parere la stilografica non é eccessivamente leggera, ed anzi da questo punto di vista si adatta a sessioni prolungate di scrittura. Chi predilige stilografiche più "consistenti" potrà ovviamente optare per il modello in metallo laccato.
La lunghezza della sessione di scrittura del modello in resina, casomai, può essere limitata dalla capacità del converter. Il mio modello, in resina, può infatti essere equipaggiato solo con il CON-40, di capacità limitata. Il modello in metallo invece può utilizzare anche il più capiente CON-70. Complessivamente, per quanto riguarda gli aspetti estetici, di qualità costruttiva e di qualità dei materiali non posso davvero indicare particolari critiche o difetti.