Rieccomi qua!, dopo un concorso spaccameningi e conseguente periodo di decompressione per riprendermi, sono nuovamente su questi schermi per recensire l'inchiostro
in assoluto peggiore che io abbia finora sperimentato; e questo non solo alla ricerca del Viola Definitivo, bensì in senso assoluto. Può darsi che in futuro io riesca a trovarne uno più slavato, secco, triste, difficile da leggere e costoso (io ne avevo una cartuccia in una confezione assortita da sei colori a quattro euro, ma in boccetta lo si trova a prezzi anche discretamente assurdi), ma reputo la circostanza estremamente improbabile.
E' di una sfumatura di rosa con un sottotono grigio così chiara da rendere difficile persino renderne l'idea con scansione: la migliore, identica alle sembianze del colore reale, è quella della prova su carta da fotocopie e su quaderno a quadretti.
L'unica cosa che si può dire a suo merito è che è semplice da pulire dalle penne. Per il resto, evitatelo
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- Prova su carta Pigna Architetto, da 100 gr.
- Prova su carta da fotocopie riciclata.
- Prova su carta a quadretti, quaderno Cartorama Store, 80 gr.
