Io utilizzo una tecnica autodidatta leggermente differente ma che trovo super efficiente:
ovviamente partiamo dalla condizione: "la Penna ha smesso di scrivere quindi è vuoto tutto!"... Anche l'alimentatore, che risulta quindi..pieno d'aria!
1) Abbasso completamente il pistone (svitando o avvitando a seconda della Penna); con la Penna rovesciata in giù sulla boccetta d'inchiostro (mi è bastato una volta di svitarlo che non era vuoto e non ero sopra la boccetta...

);
2) lentamente, ma più che altro con fluidità e senza scatti, rialzo il pistone fino in cima (avvitando o svitando a seconda della Penna); la Penna caricherà dapprima nel serbatoio l'aria presente nell'alimentatore e poi un po' d'inchiostro nell'alimentatore e un po' nel serbatoio..che risulterà comunque, come molti di voi hanno notato in più occasioni..quasi vuoto

;
3) sollevo un po' la Penna mantenendola sopra il calamaio e abbasso il pistone facendo cadere ben sei gocce..quando non mi sento avido anche sette

; in questo modo sono ragionevolmente sicuro che l'aria creatasi "dietro" il pistone equipari almeno il volume d'inchiostro caricabile nell'alimentatore ma, oltre all'alimentatore pieno zeppo, resti ancora almeno un pochino d'inchiostro nel serbatoio (quanto è grossomodo irrilevante ma maggiore di niente è necessario...)...nota che tipicamente si è formata la "malefica bolla d'aria" tra inchiostro e pistone..quindi stiamo spingendo in primis aria..;
4) scrollo la penna per far cadere i residui d'inchiostro dentro la boccetta (operazione evitabile..);
5) ribalto la penna col pennino verso l'alto e alzo di nuovo il pistone completamente; in questo modo l'inchiostro totale dentro la penna è comunque sufficiente a riempire l'alimentatore (che era pieno zeppo più un po'...) ma ora l'alimentatore è completamente pieno d'aria ("vuoto") e il pistone tutto alzato, ovvero aperto...inoltre nel momento in cui l'inchiostro dell'alimentatore finisce tutto nel serbatoio e si comincia a caricare aria, l'inchiostro nel serbatoio che, eventualmente, avesse avuto ancora la famosa "bolla d'aria malefica" sotto di esso, si troverebbe ad avere aria sia sotto che sopra e, per gravità, pressione e un altro po' di leggi che regolano la vita delle farfalle su Saturno, l'inchiostro precipiterebbe immediatamente e autonomamente in fondo al serbatoio..evitando così a noi l'onere di picchiare la penna perché ciò avvenga ed eliminando pure il dubbio, nel caso il fusto non fosse trasparente né fosse presente una finestra d'ispezione, dell'efficacia delle nostre percosse..);
6) guardando la penna con il pennino in alto e di profilo (il sinistro è sempre il migliore

) abbasso il pistone verso il pennino (che in realtà ora lo alzo visto che il pennino punta in alto...ma non sottilizziamo..) inizialmente o anche a volte anche durante tutta la procedura potrebbero formarsi delle belle bollicine evanescenti alla base del pennino mentre spingiamo fuori l'aria dal serbatoio ma nessuna paura..se faccio con calma spandere o macchiare è impossibile (grazie mr. Coesione e mr. Adesione); facendo così, con calma, faccio uscire tutta l'aria dal serbatoio e a un certo punto vedo le fessure dell'alimentatore riempirsi d'inchiostro (l'aria è finita..e vedere l'inchiostro che sale riempiendo uno per uno gli alloggiamenti dell'alimentatore è troppo Affascinante..sembra una magia..) e allora continuo ancora un po' fino a che dall'attaccatura del pennino non si forma un cumulo coeso di inchiostro...una bella bolla piena e colorata, o nera, che avvolge la base del pennino (tipo quando riempiamo un bicchiere più della sua capienza..ma non spande..ancora..) bene a questo punto l'alimentatore è completamente pieno d'inchiostro e privo di aria e così lo è pure la parte del pennino!!!
7) Con calma, per non rovinare la coesione.., giro la penna a punta in giù (magia della fisica..non cadrà nemmeno una goccia!!..e il bel gioco ogni volta è, come coi bicchieri d'acqua...vedere fino a che punto posso ingrandire la bolla senza che si stacchi dalla penna quando la giro (operazione del tutto inutile ma pericolosamente affascinante..prima o poi però so che farò danni seri

) immergo il pennino nell'inchiostro a fondo e rialzo completamente lo stantuffo...;
8) una sgrullatina leggera e delicata finale, sul bordo del calamaio, eviterà grosse macchie d'inchiostro alla prima "appoggiata" della penna sul foglio (il mio Amore questo non lo fa perché dice che così..scrive ancora di più

);
9) segue pulizia accurata del bordo del fusto e volendo della parte superiore del pennino così da renderlo di nuovo bello e affascinante

;
10) la mia penna è ora completamente carica al 100% (e se è rimasto dell'inchiostro nel pennino..anche 103%

)
NB: la procedura è eseguibile con qualunque tipo di caricamento e la giusta attenzione..io ci riesco con un converter che funziona a "pressione manuale laterale" ovvero devo schiacciarlo per fare uscire l'aria e mollare la pressione perché si rigonfi (grazie ad una susta interna) aspirando così inchiostro..arte e sensibilità muscolare delle dita allo stato puro..sopratutto quando è da mantenere invariata la pressione girando la penna (rischiando di vanificare il tutto se si molla o di far danni seri se si preme di più..)...una goduria di soddisfazione (il converter è quello della Sheaffer della Penna di mio zio..e non ho mai spanto..e in media scrivo molto...molto prima di ricaricare

)
(non vedo l'ora di avere Penne davvero capienti per vedere quanto riescono a durarmi

..ma UNA sta per arrivare

...per ora ricarico circa una volta al giorno mediamente una delle Penne, su quattro, che uso..e scrivo mò con una mò con l'altra ogni giorno dalla mattina alla sera..quando non perdo le ore al computer per scrivere, si spera, in italiano decente...ops...

)
..poi il bello di questa tecnica è che:
a) per l'attenzione che ci vuole non sarà mai una routine;
b) alla fine SAI che la Penna e PIENA..e ti senti un dio per aver compiuto quest'impresa titanica che nessuno mai, nemmeno tu stesso, riuscirà a ripetere!
Sperando come al solito di aver fatto cosa utile e gradita

saluto tutti quanti (anche su Saturno)
Ciao ciao,