"Detti in punta di penna" (con molte penne)
Inviato: sabato 8 giugno 2019, 0:53
Non so resistere al richiamo di Moleskine. Di tutte la carte dei famosi quadernetti neri, l’unica che il più delle volte – ma non sempre – funziona per le mie penne é quella definita per “schizzi” o sketch, una carta di colore leggermente crema da 120 g/m2 (81 lb). Delle altre carte Moleskine non faccio più uso, perché con la stilografica non vanno proprio d’accordo.
Ma, come dicevo, non resisto a Moleskine. In libreria ho adocchiato un quaderno di carta per schizzi, cucito, quadrato, spazioso. Senza avere una chiara idea di che cosa ne avrei fatto, l’ho portato a casa. Da vedere é molto bello, e anche da rigirare tra le mani. La carta da 120 grammi, su questa misura maggiore, fa un effetto molto diverso da quello dei taccuini pocket e classico (circa A6 e A5 rispettivamente): si sente più morbida, più elastica, sembra più sottile.
Dopo qualche giorno di ammirazione del quaderno, decido di metterci mano con una penna. Non disastroso, ma neppure buono. La carta spiuma e se uso una penna dal flusso abbondante trapela decisamente sull’altro lato della pagina. Davvero questa carta non assomiglia a quella per schizzi dei taccuini. Tant’è, da Moleskine ci si può attendere di tutto… Qualsiasi progetto di disegni a penna avessi potuto immaginare, non sarà questo il quaderno, perché non reggerebbe il lavorio prolungato del pennino.
Duque decido per un progetto di scrittura. Una serie di citazioni sulla penna e sulla scrittura. Mi ci cimenterò con la maggior parte delle mie penne, spiumaggio sí o no: il quaderno quadrato ornai l’ho comprato e bisogna pure che ne faccia qualcosa.
Qui di seguito vi presento qualche pagina del “qualcosa” al quale ho lavoricchiato un mesetto, la sera e i fine-settimana: “Detti in punta di penna”. Le immagini includono rigorosamente la penna con la quale é stato scritto il testo, diversa ad ogni pagina. Dopo le foto ho posto un link per che volesse scaricare il quaderno di citazioni intero, in formato PDF.
Ma, come dicevo, non resisto a Moleskine. In libreria ho adocchiato un quaderno di carta per schizzi, cucito, quadrato, spazioso. Senza avere una chiara idea di che cosa ne avrei fatto, l’ho portato a casa. Da vedere é molto bello, e anche da rigirare tra le mani. La carta da 120 grammi, su questa misura maggiore, fa un effetto molto diverso da quello dei taccuini pocket e classico (circa A6 e A5 rispettivamente): si sente più morbida, più elastica, sembra più sottile.
Dopo qualche giorno di ammirazione del quaderno, decido di metterci mano con una penna. Non disastroso, ma neppure buono. La carta spiuma e se uso una penna dal flusso abbondante trapela decisamente sull’altro lato della pagina. Davvero questa carta non assomiglia a quella per schizzi dei taccuini. Tant’è, da Moleskine ci si può attendere di tutto… Qualsiasi progetto di disegni a penna avessi potuto immaginare, non sarà questo il quaderno, perché non reggerebbe il lavorio prolungato del pennino.
Duque decido per un progetto di scrittura. Una serie di citazioni sulla penna e sulla scrittura. Mi ci cimenterò con la maggior parte delle mie penne, spiumaggio sí o no: il quaderno quadrato ornai l’ho comprato e bisogna pure che ne faccia qualcosa.
Qui di seguito vi presento qualche pagina del “qualcosa” al quale ho lavoricchiato un mesetto, la sera e i fine-settimana: “Detti in punta di penna”. Le immagini includono rigorosamente la penna con la quale é stato scritto il testo, diversa ad ogni pagina. Dopo le foto ho posto un link per che volesse scaricare il quaderno di citazioni intero, in formato PDF.