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Salve, questa volta l'ora d'aria è toccata a lei, all'Aurora Kona acquistata molti anni fa in liquidazione. L'ho voluta per via di quello strano pennino che non avevo mai visto. E' stata una penna sfortunata giunta in ritardo fra tutte le slim e forse non capita.Il fusto e il cappuccio sono in titanio, ottenuti penso per presso fusione perchè non riesco ad immaginarmi una lavorazione con macchine utensili. Al tatto la superficie è un po' ruvida contrariamente alla impugnatura che è scivolosa, tipo Magellano. La mia è grigia ma sono note anche con colore rosso scuro e nero. La penna in ordine di "marcia" pesa 16 g e con cappuccio 28 g.
Ospita tranquillamente il converte Parker De Luxe, l'attacco è solido e non ci sono sfregamenti quando si avvita il fusto.

Qualche vista del pennino e dell'alimentatore Una breve e rapida prova di scrittura
Come si può intuire dalla sagoma il pennino è molto rigido e solo premendo con decisione si riesce ad ottenere una variazione del tratto, naturalmente il pennino lo classificherei un fine. Non ci sono sigle di gradazione all'infuori del titolo del metallo, 14 kt. Il pennino è scorrevole ma un po avaro di flusso, la migliore resa si ottiene con l'inchiostro nero, in questo caso l'Aurora, con i vari blu nero che ho provato il segno è meno saturo.

La Kona meriterebbe più considerazione, l'unica cosa a suo sfavore è l'impugnatura troppo scivolosa e che,essendo sottile, potrebbe non piacere a più di qualcuno.

tanto per cambiare qui nella bassa friulana piove,

Mandi da Ricart

La Kona è una bella penna e quel pennino così particolare la rende molto appetibile.
Complimenti.

Mi ha sempre incuriosito.
Tempo fa ne avevo trovata una su e-bay a un prezzo "giusto".
Ma per vari errori del venditore, mi ha spedito la Kona biro; che non mi dispiace al tatto, in quanto non ha la sezione.
Rinaldo

Molto, molto bella, secondo me: forse, per l'appunto, essendo giunta dopo il successo della Hastil, sottovalutata e probabilmente in allora non capita, definita troppo barocca, a confronto della estrema semplicità dell'altra.
Se ben ricordo si parlava di design Giugiaro e di motivo a colonne doriche.
Nella mia totale ignoranza artistica mi ricorda (come lavorazione) la Lamy Persona e l'attuale Lamy Imporium (di tutt'altra stazza, ovviamente).
La mia è grigia come la tua; rosso scuro sarebbe probabilmente ancora più d'effetto.
Non ho rilevato particolari problemi di scrittura (io peraltro usavo cartucce Aurora nero); sezione un po' scivolosa, questo sì (qui meglio la Hastil); al pennino occorre abituarsi, ma a me piaceva (io peraltro riesco a scrivere con praticamente tutto quello che ho fra le dita, con finora due sole eccezioni: Jinhao 250, più scivolosa di un'anguilla, e Aurora Thesi a sfera).
Alla fine, direi: penna da avere (se si riesce a prendere senza farsi spennare).

Ciao a Tutti,
anch'io ne ho una l'ho acquistata anch'io per il particolarissimo pennino che mi ricorda la testa di una vipera e sono molto contenta , la uso abbastanza spesso e come tutte le Aurora che ho avuto non mi ha mai tradita, bel tratto , forse gratta un pelino, ma senza essere disturbante, io l'ho sempre usata con cartucce Aurora blu o nero/blu.
Buona serata
Ombretta

Ciao Ombretta, come vedi nella quarta foto puoi procurarti un converter della Parker tipo de Luxe giusto per non essere obbligata a usare gli stessi inchiostri e variare un po' senza essere costretta a ricaricare le cartucce vuote.

maman (ciao)