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Mi aiutate a capire cosa siano?

Inviato: mercoledì 1 maggio 2019, 19:39
da DRJEKILL
Mi aiutate a capire cosa siano?

Mi aiutate a capire cosa siano?

Inviato: giovedì 2 maggio 2019, 9:06
da Lamy
La seconda è una Ero, marchio tedesco che produceva buone penne scolastiche. Ne possiedo una anche io (una 201) e devo dire che, oltre a portare con sé un bellissimo ricordo, ha un'impugnatura perfetta, quasi fatta su misura. Sul marchio Ero purtroppo si sa davvero poco.
La quinta è una Artus 54F (ho anche questa). Si tratta ugualmente di una penna scolastica a pistone prodotta in Germania negli anni 60. La Artus viene considerata l' antenata della attuale Lamy, anche se, come si legge tra le pagine del Wiki, J. Lamy decise di acquisire Artus per via della tecnologia di stampa della plastica.Il mio esemplare, preso ad un mercatino, ha ancora il bollino con scritto L.2400 e ciò confermo quanto detto prima. Il pennino è in acciaio, spesso di misura KF (Kugel Fine) ossia di misura fine con pallina di iridio (comodità lessicale) arrotondata.

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Inviato: giovedì 2 maggio 2019, 16:56
da DRJEKILL
Grazie Lamy!!!
Secondo te quel pennino della ERO è recuperabile da mani inesperte come le mie?
Mi scuso per la pessima qualità delle foto!
Provo a rimetterle in funzione...

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Inviato: giovedì 2 maggio 2019, 20:23
da maxpop 55
Si potrebbe essere recuperabile, ma non credo sia alla portata di una persona che per la prima volta tenta di raddrizzare un pennino.

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Inviato: giovedì 2 maggio 2019, 21:22
da Pettirosso
Dall'alto:
Una splendida safety della Williamson con pennino in oro (azienda torinese, nonostante il nome: https://www.fountainpen.it/Williamson/it).
Per me la più bella (gusto personale, ovviamente): questa merita sicuramente di essere rimessa in pista.

Ero: concordo perfettamente con Lamy, ne ho anch'io qualcuna e vanno benissimo (d'altro canto macchinari ex Reform: https://www.fountainpen.it/Ero/it).
Il pennino mi pare abbia visto giorni migliori... Comunque, mai dire mai. Non riesco a leggere bene la scritta, e quindi a capire se è un originale Ero e se è in oro: se la trascrivi vediamo di capire qualcosa in più. Alla peggio, se lo stantuffo funziona, lo puoi sostituire (si trovano senza problemi).

Artus: ha già detto tutto Lamy.

Pennini Presbitero: o.k., non hanno bisogno di presentazioni, penso.

Curiosa l'ultima: chiara imitazione del pennino conico Sheaffer, ma anche qui non riesco a leggere le scritte sul pennino e sulla clip. Se le trascrivi...

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Inviato: giovedì 2 maggio 2019, 22:22
da piccardi
Pettirosso ha scritto: giovedì 2 maggio 2019, 21:22 Dall'alto:
Una splendida safety della Williamson con pennino in oro (azienda torinese, nonostante il nome: https://www.fountainpen.it/Williamson/it).
Per me la più bella (gusto personale, ovviamente): questa merita sicuramente di essere rimessa in pista.
Un paio di precisazioni dal solito pignolino eccessivo (io). La penna mi pare a caduta (o a contagocce) non safety, e vista l'età presumibile questa parrebbe (anche dal pennino) americana, quando la Williamson di Torino era solo il rappresentante della ditta originaria americana.

Simone

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Inviato: giovedì 2 maggio 2019, 23:04
da Pettirosso
Chapeau (e mi scuso)!
Contagocce, non safety: la nostra arzilla vecchietta dovrebbe essere centenaria (anno più, anno meno).
Il pennino mi pare ancora in buona salute (a proposito: sulla 3a riga credo di leggere "New York", se vedo bene: il che avrebbe dovuto mettermi sull'avviso): aspetta solo di potere tornare a scrivere...
Questo sì è un bel ritrovamento!

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Inviato: venerdì 3 maggio 2019, 18:40
da DRJEKILL
siete davvero fantastici!
allora... inizio a lavare la Artus... con acqua tiepida e sapone. A me è piaciuta tanto.
Per la williamson vediamo di leggere ancora un pò e documentarmi per non rovinarla...
qui in provincia di Raranto non so se ci sia un riparatore...
Per la Ero, cerco di rimettere a punto il pennino.. lo voglio fare io...
Grazie ancora.

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Inviato: venerdì 3 maggio 2019, 19:42
da Lamy
Allego una foto della mia Artus, dovrebbe essere uguale alla tua.

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Inviato: venerdì 3 maggio 2019, 19:55
da DRJEKILL
Ok. Me la vendi a 1,20€?
Molto bella! Davvero di una modernita sorprendente.
Ma come si ricarica?

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Inviato: venerdì 3 maggio 2019, 20:03
da Lamy
È a pistone, bisogna immergere il pennino nel calamaio e aspirare l'inchiostro ruotando il fondello (manopola).

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Inviato: venerdì 3 maggio 2019, 20:33
da DRJEKILL
ok
Perfetto. Era incrostato.

Mi aiutate a capire cosa siano?

Inviato: venerdì 3 maggio 2019, 22:19
da Lamy
Anche la mia aveva dei residui di inchiostro verde. Dopo una bella pulita ha preso a funzionare per bene. Se hai bisogno di istruzioni per smontare la penna chiedi pure, non è difficile.

Mi aiutate a capire cosa siano?

Inviato: sabato 4 maggio 2019, 11:53
da DRJEKILL
Ecco fatto...
Il
Problema sarà capire come funziona la wiliamson...

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Inviato: sabato 4 maggio 2019, 12:38
da Pettirosso
DRJEKILL ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 11:53 Ecco fatto...
Il
Problema sarà capire come funziona la wiliamson...
Questa è la cosa più facile del mondo: prendi l'inchiostro, glielo metti dentro e scrivi. :D (I vecchi sistemi erano i più semplici: nulla che si potesse rompere).
Più seriamente, trattandosi di una centenaria: prima lava bene il gruppo scrittura (bagnetto prolungato con acqua ed una goccia di detersivo per piatti + risciacquo con sola acqua + flussaggio (perdona il bruttissimo italiano) del gruppo (consiglierei di porlo in verticale con il pennino in basso sotto il rubinetto ed accertarsi che l'acqua scorra attraverso il gruppo ed esca pulita)).
Poi verifica l'allineamento dei rebbi del pennino (trovi le istruzioni sul Wiki).
Poi controlla la tenuta (quasi certamente la guarnizione sarà da sostituire): riempi il serbatorio della penna (che è poi il suo fusto) con acqua, rimonta la sezione dell'alimentatore e guarda se e da dove perde. Non accontentarti di un esame immediato: agitala un po', girala in su ed in giù, poi lasciala carica per almeno una mezza giornata e verifica il risultato.
Se alla fine tutto fosse a posto potresti togliere l'acqua, lasciare asciugare il tutto e poi procedere a mettere l'inchiostro, rimontare e provare a scrivere: ma temo che qualche perdita ci sarà ed occorrerà andare a caccia di guarnizioni di tenuta.
Se ho scritto castronerie correggetemi!