"Recensione" TWSBI Vac 700 - Extra Fine
Inviato: sabato 8 settembre 2012, 14:19
Premessa:
Più che di una recensione vera e propria, si tratta di un riassunto delle prime impressioni d'uso di questa stilografica. Tenete inoltre presente che dispongo di pochi termini di confronto (possiedo soltanto un'altra stilografica, la prima dopo anni) e che la terminologia usata è quella di un profano. Detto questo, eccovi le mie osservazioni.
Acquisto, spedizione, imballaggio
Ho acquistato la penna con pennino extra fine e in colore arancione direttamente sul sito di TWSBI, pagandola 80 $ + altri 29.80 $ di spese di spedizione (circa 85 € al cambio attuale). Ho ricevuto la stilografica esattamente una settimana più tardi, via Fedex, inviata dalla sede TWSBI in California. L'imballaggio ricorda quello molto dei prodotti Apple: essenziale e facile da aprire. Oltre alla penna, sono forniti una chiavetta per smontarla e una boccetta di lubrificante. Le istruzioni si limitano a un pieghevole con l'illustrazione delle operazioni da compiere per caricare la penna, oltre a una criptica - almeno per me - indicazione riguardante la relazione tra grado di avvitamento del pistone e sessioni di scrittura lunghe e corte (cfr. immagine sottostante). Per la cronaca, questo ultimo aspetto è presentato come bizzarro anche in altre recensioni. Ma forse qualcuno di voi mi saprà illuminare.
Primo impatto
Due elementi mi hanno colpito in positivo: l'impressione di grande solidità e la lunghezza della penna (14.7 cm, anche se già lo sapevo). Molto gradevole da tenere in mano, soprattutto per me che apprezzo le penne grandi e massicce. Il materiale della penna è il policarbonato, con alcune parti in metallo. La clip è piacevolmente ruvida. Il logo TWSBI è situato all'estremità del cappuccio.
Caricamento
Bando alle ciance: dopo aver ammirato per qualche minuto la penna, l'ho caricata con inchiostro Waterman verde. Per riempirla davvero completamente, ho seguito le indicazioni di questo utile video. Tanto per dare una parvenza di serietà alla recensione ( ), ho deciso di pesare la penna prima di passare all'atto: 34 grammi.
Scrittura
Su questo fondamentale punto, cari amici, non posso che esprimere tutta la mia delusione. Il tratto è effettivamente molto fine, proprio come piace a me, ma purtroppo ho finora avuto molti problemi: le lettere non sono mai completamente finite (occorre "ripassare" più volte), il pennino incespica, spesso gratta e registra clamorosi passaggi a vuoto. Senza contare che per ottenere un tratto continuo devo calcare parecchio, cosa che mi pare assurda. Dopo una notte di riflessione, l'ho ripresa in mano stamattina: grandi difficoltà di ripartenza, ho dovuto "rianimarla" come se fosse una vecchia biro BIC quasi secca. Ora scrive, ma ben lungi da quello che mi aspettavo.
Ho provato a scrivere sulla stessa carta - un normale foglio A4 da stampante - con l'altra penna extra fine in mio possesso, ovvero la 149. Non c'è confronto: scorre perfettamente, anche dopo quasi 20 ore di inattività.
Commento
Che dire? Forse ho sbagliato qualcosa io (inchiostro inadatto, operazione importante non effettuata, riti propiziatori mancanti), oppure ho semplicemente avuto sfortuna con questo modello. Spero che la situazione possa migliorare con l'uso, ma il mio bilancio provvisorio è sicuramente negativo. La penna è effettivamente bella, solida ed economica: ma per meritare l'acquisto dovrebbere prima di tutto scrivere bene, possibilmente da subito (come è stato il caso con la 149)!
Spero di non dover giungere pure io alla conclusione di un membro del forum francese Styloplume, secondo il quale compriamo spesso penne economiche solo per placare la nostra sete ( ), ma così facendo si sprecano soldi che - con un po' di pazienza - servirebbero ad acquistare penne davvero ottime.
Più che di una recensione vera e propria, si tratta di un riassunto delle prime impressioni d'uso di questa stilografica. Tenete inoltre presente che dispongo di pochi termini di confronto (possiedo soltanto un'altra stilografica, la prima dopo anni) e che la terminologia usata è quella di un profano. Detto questo, eccovi le mie osservazioni.
Acquisto, spedizione, imballaggio
Ho acquistato la penna con pennino extra fine e in colore arancione direttamente sul sito di TWSBI, pagandola 80 $ + altri 29.80 $ di spese di spedizione (circa 85 € al cambio attuale). Ho ricevuto la stilografica esattamente una settimana più tardi, via Fedex, inviata dalla sede TWSBI in California. L'imballaggio ricorda quello molto dei prodotti Apple: essenziale e facile da aprire. Oltre alla penna, sono forniti una chiavetta per smontarla e una boccetta di lubrificante. Le istruzioni si limitano a un pieghevole con l'illustrazione delle operazioni da compiere per caricare la penna, oltre a una criptica - almeno per me - indicazione riguardante la relazione tra grado di avvitamento del pistone e sessioni di scrittura lunghe e corte (cfr. immagine sottostante). Per la cronaca, questo ultimo aspetto è presentato come bizzarro anche in altre recensioni. Ma forse qualcuno di voi mi saprà illuminare.
Primo impatto
Due elementi mi hanno colpito in positivo: l'impressione di grande solidità e la lunghezza della penna (14.7 cm, anche se già lo sapevo). Molto gradevole da tenere in mano, soprattutto per me che apprezzo le penne grandi e massicce. Il materiale della penna è il policarbonato, con alcune parti in metallo. La clip è piacevolmente ruvida. Il logo TWSBI è situato all'estremità del cappuccio.
Caricamento
Bando alle ciance: dopo aver ammirato per qualche minuto la penna, l'ho caricata con inchiostro Waterman verde. Per riempirla davvero completamente, ho seguito le indicazioni di questo utile video. Tanto per dare una parvenza di serietà alla recensione ( ), ho deciso di pesare la penna prima di passare all'atto: 34 grammi.
Scrittura
Su questo fondamentale punto, cari amici, non posso che esprimere tutta la mia delusione. Il tratto è effettivamente molto fine, proprio come piace a me, ma purtroppo ho finora avuto molti problemi: le lettere non sono mai completamente finite (occorre "ripassare" più volte), il pennino incespica, spesso gratta e registra clamorosi passaggi a vuoto. Senza contare che per ottenere un tratto continuo devo calcare parecchio, cosa che mi pare assurda. Dopo una notte di riflessione, l'ho ripresa in mano stamattina: grandi difficoltà di ripartenza, ho dovuto "rianimarla" come se fosse una vecchia biro BIC quasi secca. Ora scrive, ma ben lungi da quello che mi aspettavo.
Ho provato a scrivere sulla stessa carta - un normale foglio A4 da stampante - con l'altra penna extra fine in mio possesso, ovvero la 149. Non c'è confronto: scorre perfettamente, anche dopo quasi 20 ore di inattività.
Commento
Che dire? Forse ho sbagliato qualcosa io (inchiostro inadatto, operazione importante non effettuata, riti propiziatori mancanti), oppure ho semplicemente avuto sfortuna con questo modello. Spero che la situazione possa migliorare con l'uso, ma il mio bilancio provvisorio è sicuramente negativo. La penna è effettivamente bella, solida ed economica: ma per meritare l'acquisto dovrebbere prima di tutto scrivere bene, possibilmente da subito (come è stato il caso con la 149)!
Spero di non dover giungere pure io alla conclusione di un membro del forum francese Styloplume, secondo il quale compriamo spesso penne economiche solo per placare la nostra sete ( ), ma così facendo si sprecano soldi che - con un po' di pazienza - servirebbero ad acquistare penne davvero ottime.