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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

Ho appena ricevuto da Taiwan una manciata di WingSung 3008.
Pennino "Lamy style", carica a pistone e cappuccio a vite.
Prezzo : meno di 2 euro l'una, spedizione compresa.
Veloce bagnetto alla prima e carica con Waterman verde.

Per il momento scrive molto bene, non mi lamenterò se tra qualche mese si creperanno, piegheranno o si trasformeranno in ravanelli alieni. Le ho prese per portarle al lavoro e magari donarle ai "Babbani biromani sferici"
Costano poco ? Non è certo un demerito.
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

ASTROLUX ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 21:22 ..........
......................
Costano poco ? Non è certo un demerito.
Assolutamente NO
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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francoiacc
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Messaggio da francoiacc »

Io ne ho distribuite già diverse per disseminare il Verbo! Sulla mia ci ho messo un pennino Lamy, ma non funziona meglio del suo pennino originale. :wave:
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Messaggio da ASTROLUX »

maxpop 55 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 21:59
ASTROLUX ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 21:22 ..........
......................
Costano poco ? Non è certo un demerito.
Assolutamente NO
Rimango sempre meravigliato, quando ricevo penne dalla Cina, guardando il loro rapporto prezzo/qualità.
Sia ben inteso che apprezzo e compro penne blasonate e, almeno per me, costose. Però le considero per ciò che sono: Oggetti di lusso.
Invece la stilografica, volgarmente detta "scolastica", nata per essere usata senza riguardo, anche maltrattata, è una penna che assolve al suo scopo principale: Scrivere! ... E senza troppe pretese di glamour o esclusività. ;)
Se consideriamo dunque queste WS 3008, penne che ci fanno compilare la lista della spesa o che ci aiutano a far di conto con le bollette arrivate ...allora scusatemi la franchezza ma in questo campo non hanno rivali.
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Messaggio da ASTROLUX »

francoiacc ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 22:06 Io ne ho distribuite già diverse per disseminare il Verbo! Sulla mia ci ho messo un pennino Lamy, ma non funziona meglio del suo pennino originale. :wave:
Si facciamo proselitismo stilografico! :D

Le ho comprate apposta a pistone... così dopo la carica di prova, entreranno tutti nel girone infernale degli inchiostri. :twisted:
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Messaggio da francoiacc »

ASTROLUX ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 22:12 Rimango sempre meravigliato, quando ricevo penne dalla Cina, guardando il loro rapporto prezzo/qualità.
Sia ben inteso che apprezzo e compro penne blasonate e, almeno per me, costose. Però le considero per ciò che sono: Oggetti di lusso.
Invece la stilografica, volgarmente detta "scolastica", nata per essere usata senza riguardo, anche maltrattata, è una penna che assolve al suo scopo principale: Scrivere! ... E senza troppe pretese di glamour o esclusività.
Se consideriamo dunque queste WS 3008, penne che ci fanno compilare la lista della spesa o che ci aiutano a far di conto con le bollette arrivate ...allora scusatemi la franchezza ma in questo campo non hanno rivali.
Ti parlo da pentito e ti dico che costano poco perchè valgono poco, perchè i cinesi lavorano per una tazza di riso e magari sono aziende sovvenzionate dallo stato. Personalmente ho smesso da tempo di prendere penne cinesi, specialmente queste economiche, inizialmente ne ho comprate alcune ricercando anche prodotti che avessero un minimo di qualità, ma è stata una ricerca molto difficile. Esitono tante stilografiche che non sono oggetti di lusso ma attrezzi pensati per fare il loro sporco lavoro non realizzate in Cina o in India o in Pakistan, solo che non costano 2€ perchè non possono costare 2€, specialmente in una economia come la nostra, ma questo non vale solo per le penne... e rieccoci a discutere di economia, politica, penne cinesi e magari, perchè no, anche di inquinamento. La lista della spesa la puoi anche compilare con una vecchia penna nostrana presa per poche decine di euro, che continuerà a fare il suo sporco lavoro per molti anni ancora.. :wave:
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Messaggio da analogico »

francoiacc ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 22:47 Ti parlo da pentito e ti dico che costano poco perchè valgono poco, perchè i cinesi lavorano per una tazza di riso e magari sono aziende sovvenzionate dallo stato. Personalmente ho smesso da tempo di prendere penne cinesi, specialmente queste economiche, inizialmente ne ho comprate alcune ricercando anche prodotti che avessero un minimo di qualità, ma è stata una ricerca molto difficile. Esitono tante stilografiche che non sono oggetti di lusso ma attrezzi pensati per fare il loro sporco lavoro non realizzate in Cina o in India o in Pakistan, solo che non costano 2€ perchè non possono costare 2€, specialmente in una economia come la nostra, ma questo non vale solo per le penne... e rieccoci a discutere di economia, politica, penne cinesi e magari, perchè no, anche di inquinamento. La lista della spesa la puoi anche compilare con una vecchia penna nostrana presa per poche decine di euro, che continuerà a fare il suo sporco lavoro per molti anni ancora.. :wave:
Condivido parola per parola.

Aggiungo che quando scrivo a casa mi piace farlo con le penne che mi piacciono e che mi danno soddisfazione , che a scuola ho purtroppo smesso di andarci da qualche decennio quindi non mi serve una penna atta allo scopo, che oggi sono uscito con una Parker 51 comprata usata in perfette condizioni e pagata ben 25 euro.
Non l'ho persa, ma se fosse successo, sarei di certo un pò incaXXato, ma ho ragione di pensare che non mi sarei suicidato.
Aggiungo anche che non ho interesse a fare proseliti stilografici, o di altra natura, quindi non sento il bisogno di regalare penne economiche a chicchessia.
Non ho quindi nessun motivo per acquistare penne cinesi da due euro che, detto tra noi, non mi piacciono.
La verità è che l'unico fascino delle penne cinesi ed affini risiede nel loro prezzo, per alcuni il fatto di poter pagare una penna stilografica quanto un caffè al bar, ha un fascino irresistibile.
Del resto, il retropensiero secondo cui tutto sommato tra una penna cinese da 1 euro e mezzo ed una penna di marca, giustamente molto più cara, non ci sia poi tutta questa differenza, è relativamente diffuso, prova ne siano le numerose discussioni che di tanto in tanto fanno capolino sui vari forum e che vertono proprio su questa questione.
Antonio

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Messaggio da ASTROLUX »

Oggi sarò ad un seminario, fuori città. L'orario del messaggio me ne è testimone. Nel taschino la fida Pilot Capless.
Le varie cinesi, normalmente stanno nei cassetti della scrivania in ufficio, insieme ad un numero imprecisato di biro pubblicitarie. Mi consentono però di prendere qualche appunto o di fare qualche schizzo "stilografico", senza stare attento agli artigli dei miei interlocutori..e magari omaggiarne qualcuna. :angel:
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Messaggio da sciumbasci »

Ognuno di noi trova la sua strada anche nelle stilografiche: c’e chi usa solo vintage, chi Parker, e chi invece si sollazza con cinesi e pakistane, me compreso. Alla fine sono gusti personali, e la penna è estremamente personale.
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Messaggio da francoiacc »

La settimana scorsa ero in riunione con colleghi che lavorano in altri uffici sparsi per l'Europa e con cui ci vediamo quattro cinque volte l'anno. Uno di loro è anche un caro amico, incuriosito dalle mie penne gli ho donato una Jinhao X750 già sistemata e caricata. Dopo un po' vedevo che la penna aveva qualche sporadico skip e lui che ci ritornava su, gli ho chiesto se la penna avesse problemi e lui cortesemente mi ha detto di no e che semmai era lui poco pratico con le stilografiche. Ho allora tirato fuori una Sheaffer Skripset presa per 5€ ad un mercatino e gli ho detto di provarla, gli si è illuminata la faccia, ha detto: questa si che è una penna! Gliel'ho lasciata, ora so che potrei aver rovinato la vita di un buona amico e collega :mrgreen: :wave:
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Messaggio da hobbit »

Condivido tutti gli interventi che avete fatto, ma mi trovo particolarmente in linea con quello di francoiacc.

Anch'io preso dall'euforia ho acquistato varie cinesi, tra cui le 3008, ma per me dopo una iniziale meraviglia è stata delusione. Pennini che si piegano come latta, parti metalliche dopo un po' spellate o arruginite, condensa in parti inaccessibili, .....
Perciò non dico che siano inutilizzabili, ma purtroppo spesso presentano molti problemi.
Un altro esempio, ho qualche Jinhao, belle, pennino decente, ma poi vai a scrivere e dopo mezza pagina non regge l'alimentatore, inesorabilmente.

Ho anche le giapponesi, come le Platinum (Preppy e Plaisir), costano poco più di una cinese, ma mai perso un colpo, dopo due anni nessun segno di deterioramento, ....., le uso veramente tutti i giorni e sono affidabilissime e prive di difetti grossolani che ne inficino l'utilizzo soddisfacente come mi capita con le cinesi.
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Messaggio da davide451 »

Ha ragione Sciumbasci: ognuno cerca la sua strada. Vi dico la mia: ho acquistato anch'io, per colpa del Forum e della mia curiosità, alcune cinesi. Ho pagato poco, è vero, ma ho fatto comunque un cattivo affare perchè ho una sola mano destra e se la uso per una cinese non la uso per altre penne, le Parker 75 e 51 , le Montblanc, le Sheaffer, con le quali scrivo le stesse parole, nello stesso tempo, con la stessa fatica ma con una soddisfazione personale (la mia strada) ben maggiore.
Per me è assurdo comprare le cinesi a basso prezzo, di fatto mi inducono a non usare penne migliori (oltre a considerazioni di contorno sullo sfruttamento, sull'inquinamento e via dicendo)
Va da sé che si tratta di opinione strettamente personale.
Ciao a tutti. Davide
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Messaggio da Stormwolfie »

analogico ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 23:29 La verità è che l'unico fascino delle penne cinesi ed affini risiede nel loro prezzo, per alcuni il fatto di poter pagare una penna stilografica quanto un caffè al bar, ha un fascino irresistibile.
Unica ed indiscutibile verità 🤣
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Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
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Messaggio da Bons »

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Io proverei a porre la domanda agli operai cinesi (sempre che sia lasciata loro la liberà di rispondere liberamente).
Lo chiederei a tutte le aziende che hanno investito in ricerca e che vengono danneggiate da chi "si ispira" ai loro modelli.
Lo chiederò ai nostri figli e nipoti che si ritroverranno in un mercato globale colonia della Cina.

Dal mio canto continuerò a spendere dieci, cento volte di più acquistando penne prodotte rispettando le persone, il lavoro, l'inventiva, la ricerca.
Bons

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Messaggio da Bons »

analogico ha scritto: mercoledì 10 aprile 2019, 23:29 La verità è che l'unico fascino delle penne cinesi ed affini risiede nel loro prezzo, per alcuni il fatto di poter pagare una penna stilografica quanto un caffè al bar, ha un fascino irresistibile.
E si, più o meno, lo stesso fascino irresitibile di scaricare musica film software tarocchi.
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