FountainPen.it Forum

Salve a tutti, ho paura che la febbre per le stilografiche stia peggiorando in me.
Girando per internet per tutt'altra cosa ho visto delle strisce di celluloide che usano i musicisti per farsi i plettri con dei punzoni al che mi si è accesa una lampadina in testa (l'ho subito spenta perché bruciava ).

Scherzi a parte mi era venuto in mente se con questi fogli opportunamente trattati, tramite calore o altro, non si riuscisse a creare dei corpi per le stilografiche, visto che qui sul forum ho visto di tutto anche come auto produzione mi chiedevo se lo avesse già provato qualcuno o meno.

Vi posso mettere le dimensioni che ho trovato io, poi ovviamente credo ce ne siano a migliaia simili e non: Lunghezza 15 cm x larghezza 3,8 x spessore 0,1 cm, per quanto riguarda le colorazioni sono molto fantasiose e alcuni mi ricordano le penne anni 40 per quello mi è venuta l'idea.

Non so se e come quei foglietti possano essere accoppiati, ma se cerchi bene in rete si trovano barre piene di celluloide pronte per essere lavorate al tornio.

Ad esempio su ebay puoi trovare alcuni rivenditori inglesi che vendono vecchie barre della Conway Stewart, ci sono poi anche alcuni siti, perlopiù inglesi, che vendono barre di celluloide che provengono da fondi di magazzino di vecchi produttori oramai scomparsi.

Ti ringrazio per la risposta, avevo visto anche io quelle barre che dici tu e ne avebo viste anche mi pare indiane ma visto che una volta le facevano con fogli di celliloide ritorta in diagonale pensavo potesse essere una soluzione, ovvio che se parti da una barra piena hai gia mezzo lavoro fatto il problema però è che devi avere un tornio per lavorarla.

Syrok ha scritto: ↑giovedì 28 marzo 2019, 9:11 Ti ringrazio per la risposta, avevo visto anche io quelle barre che dici tu e ne avebo viste anche mi pare indiane ma visto che una volta le facevano con fogli di celliloide ritorta in diagonale pensavo potesse essere una soluzione, ovvio che se parti da una barra piena hai gia mezzo lavoro fatto il problema però è che devi avere un tornio per lavorarla.

Fare si può fare visto che è stato fatto. Ma quando anni fa visitammo la Visconti l'allora amministratore Dante del Vecchio ci disse che loro erano riusciti a rifare dalle lastre solo la saldatura orizzontale, quindi non credo sia una cosa tanto alla portata dell'amatore, per quanto evoluto esso sia.

Simone

Potresti provare a con una penna gia' fatta, la smonti e provi a rivestirla, sono lastre da 1 mm.
Per ammobidirle si potrebbe provare a spennellarle con acetone a più intrvalli, senza squagliarle ma semplicemente ammorbidendole, in modo sia più semplice modellarle ed attaccarle alla penna sempre spennellando con l'acetone .
Attenzione l'acetone è una sostanza tossica da usare in luogo ben arieggiato.

Grazie a tutti per le risposte, volevo chiedere una curiosità immagino che bisogna calcolare bene il punto di calore altrimenti si rischia di sciogliere il tutto con cosa lo si può fare?

Syrok,

Scusa se entro a gamba tesa in ritardo in questa discussione. Per quanto ne so io i plettri di chitarra, cosi come le montature degli occhiali (tipo "tartaruga") , ma anche parti decorative per strumenti musicali in "madreperla" sono prodotte a partire dagli anni '60 o '70 esclusivamente con il prodotto che ha soppiantato la celluloide, ovvero l'acetato di cellulosa.

Penso che la produzione di celluloide si sia ormai del tutto arrestata. Solo Wikipedia non concorda con me: "Many western celluloid factories closed after hazardous explosions, and only two factories in China remain in business."

Ad esempio QUI giurano e spergiurano che si tratti di nitrocelluloide... ma io mi farei spedire un campione prima per essere sicuro: tutto quello che vedo si può fare con meno problemi con l'acetato.

Insomma, quello che ti voglio dire è che il materiale per plettri, spacciato per celluloide, ha buone probabilità di essere altro. Verifica bene prima di comprerlo e utilizzare metodi inidonei alla lavorazione.

P.S. nella mia memoria per deformare plasticamente l'acetato (e probabilmente forse anche la celluloide) si usava il calore e non i solventi.

Grazie zoniale per la tua spiegazione.
Anche io pensavo di usare il calore cone si fa per curvare le plastiche da modellismo, so af esempuo che vengono usati delle pistole a caldo, mi chiedevo se magari la celluloide o qiello che è avesse una temperatura maggiore o minore di deformazione

zoniale ha scritto: ↑venerdì 29 marzo 2019, 14:14 P.S. nella mia memoria per deformare plasticamente l'acetato (e probabilmente forse anche la celluloide) si usava il calore e non i solventi.

Si deforma col calore ma si ammorbidisce con l'Acetone in più si salda sulla parte dove devi applicarla, precedentemente fatte un paio spennellate sempre con acetone, se questa è di celluloide nera e vuoi dare un tocco di colore.
Mi permetto di dirlo per i vari esperimenti fatti con la celluloide, chiaramente c'è un punto che da ammorbidirsi passa a squagliarsi, col calore è lo stesso, se si sbaglia si arrogna (praticamente si chiude a fisarmonica), dopo aver dato il giusto diametro e la forma desiderata si deve chiudere saldandola con l'acetone.
Qualcosa del genere un foglio di celluloide striata su base plastica trasparente

cito da gommalacca
Le sue caratteristiche principali sono la possibilità di ammorbidirsi con il calore a una temperatura abbastanza bassa (60°C, inferiore a quella di ammorbidimento della celluloide, 74°C), cosa che rende possibile la reversibilità degli incollaggi, .....

Ottorino ha scritto: ↑venerdì 29 marzo 2019, 21:47 cito da gommalacca
Le sue caratteristiche principali sono la possibilità di ammorbidirsi con il calore a una temperatura abbastanza bassa (60°C, inferiore a quella di ammorbidimento della celluloide, 74°C), cosa che rende possibile la reversibilità degli incollaggi, .....

Otto non mi umiliare, una fesseria fatta almeno 5 anni fa.

Macche' umiliare.
A me la celluloide ha preso anche fuoco. E con testimone amministratore presente !!