Pineider Avatar 2019
Inviato: venerdì 15 marzo 2019, 23:31
Ciao Vi presento il mio ultimo acquisto:
Pineider Avatar 2019
Prima una doverosa premessa: vista la mia modestissima esperienza non mi sento in grado di fare una vera e propria recensione quindi snocciolerò una serie di dati tratti dall'opuscolo che la accompagnava e poi oltre alle foto della penna allegherò una prova di scrittura con delle considerazioni del tutto personali. Il tutto per spirito di condivisione e con la speranza che le informazioni possano interessare/servire a qualcun altro. Io ho appreso e ancora molto ho da apprendere da Voi e da questa bella comunità e mi piacerebbe contribuire nel mio piccolo.
La versione 2019 segna, a detta del produttore, un passo in avanti nella produzione con l'introduzione di alcune novità nei materiali, nella tecnica di assemblaggio e nella protezione della chiusura cappuccio.
Il materiale è un mix di resina e madreperla che chiamano UltraResin molto rigido e talmente resistente agli urti da definirlo quasi infrangibile ed inoltre sembra essere resistente ad una gran quantità di cose come oli, inchiostri, alte e basse temperature ecc.
La tecnica di assemblaggio viene effettuata senza colla grazie ad incastri molto precisi e il magnete del cappuccio è ora protetto da un film che ne dovrebbe evitare la corrosione e ne addolcisce l'azione tanto che specificano essere di tipo: "Magnetica Soft"
Arriva con il converter standard NON a vite già inserito e senza cartucce in una confezione di cartoncino Pineider:
una nota che riguarda il converter, sebbene nella parte lucida che precede la manopola ci sia scritto Pineider, alla base di quest'ultima si vede in rilievo la scritta Schmidt.
Il design è diverso dal precedente modello, per il fondello in metallo e le linee della sezione un pò più sinuose mentre la clip in acciaio marino che richiama la forma di una piuma mi sembra invariata.
anche il pennino di misura 6 in acciaio presenta un incisione diversa dalla precedente e l'alimentatore non sembra di comune plastica (non me ne intendo molto ma a me sembra di materiale simile a quello della mia Noodler's Ahab che il produttore Americano specifica essere ebanite)
durante il caricamento:
Un dettaglio dell'interno del cappuccio mostra il magnete mentre il fusto reca l'anello sul quale fa presa.
Infine un dettaglio della veretta mostra l'incisione ispirata allo skyline di Firenze:
La mia versione è di colore Riace Bronze non molto appariscente ma bella nella sua sobrietà con effetto madreperlato ed ha il pennino F.
Le misure della penna sono:
chiusa 147 mm
aperta senza cappuccio 134 mm
aperta con cappuccio inserito 165 mm
il diametro non posso misurarlo
Il peso (purtroppo non ho una bilancia di precisione) è di circa 30g chiusa con converter pieno e il tappo da solo pesa circa 10g
Nel complesso mi cade bene in mano senza cappuccio (non ho mani grandissime). Con il cappuccio calzato invece la trovo troppo lunga e leggermente sbilanciata verso la parte posteriore, cosa che trovo fastidiosa in quanto ho una presa molto leggera e scrivo quasi senza premere (ovviamente questo vale per me, per come impugno e scrivo ma altri potrebbero trovarla comodissima anche con il cappuccio inserito).
Qui un confronto con una Pelikan M200 e adesso la prova di scrittura: Nella mia poca esperienza trovo che questa penna abbia forse il pennino più scorrevole che io possieda (possiedo Pelikan, Platinum, Sailor, Pilot, Noodler's, Caran d'Ache... tutti acciaio) e scrive veramente molto bene. Per correttezza aggiungo che è la prima volta che uso un inchiostro Private Reserve (che trovo bellissimo), magari è anche merito dell'inchiostro, che mi impegno a provare anche su altre penne per fare un confronto.
Tra qualche tempo aggiungerò la prova di ripartenza dopo qualche giorno di riposo.
Mi scuso nel caso in cui avessi dimenticato qualcosa a causa della mia inesperienza e ringrazio coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare fino alle fine
P.S. ma che bello che è questo inchiostro, sono rimasto veramente colpito.
saluti
Pineider Avatar 2019
Prima una doverosa premessa: vista la mia modestissima esperienza non mi sento in grado di fare una vera e propria recensione quindi snocciolerò una serie di dati tratti dall'opuscolo che la accompagnava e poi oltre alle foto della penna allegherò una prova di scrittura con delle considerazioni del tutto personali. Il tutto per spirito di condivisione e con la speranza che le informazioni possano interessare/servire a qualcun altro. Io ho appreso e ancora molto ho da apprendere da Voi e da questa bella comunità e mi piacerebbe contribuire nel mio piccolo.
La versione 2019 segna, a detta del produttore, un passo in avanti nella produzione con l'introduzione di alcune novità nei materiali, nella tecnica di assemblaggio e nella protezione della chiusura cappuccio.
Il materiale è un mix di resina e madreperla che chiamano UltraResin molto rigido e talmente resistente agli urti da definirlo quasi infrangibile ed inoltre sembra essere resistente ad una gran quantità di cose come oli, inchiostri, alte e basse temperature ecc.
La tecnica di assemblaggio viene effettuata senza colla grazie ad incastri molto precisi e il magnete del cappuccio è ora protetto da un film che ne dovrebbe evitare la corrosione e ne addolcisce l'azione tanto che specificano essere di tipo: "Magnetica Soft"
Arriva con il converter standard NON a vite già inserito e senza cartucce in una confezione di cartoncino Pineider:
una nota che riguarda il converter, sebbene nella parte lucida che precede la manopola ci sia scritto Pineider, alla base di quest'ultima si vede in rilievo la scritta Schmidt.
Il design è diverso dal precedente modello, per il fondello in metallo e le linee della sezione un pò più sinuose mentre la clip in acciaio marino che richiama la forma di una piuma mi sembra invariata.
anche il pennino di misura 6 in acciaio presenta un incisione diversa dalla precedente e l'alimentatore non sembra di comune plastica (non me ne intendo molto ma a me sembra di materiale simile a quello della mia Noodler's Ahab che il produttore Americano specifica essere ebanite)
durante il caricamento:
Un dettaglio dell'interno del cappuccio mostra il magnete mentre il fusto reca l'anello sul quale fa presa.
Infine un dettaglio della veretta mostra l'incisione ispirata allo skyline di Firenze:
La mia versione è di colore Riace Bronze non molto appariscente ma bella nella sua sobrietà con effetto madreperlato ed ha il pennino F.
Le misure della penna sono:
chiusa 147 mm
aperta senza cappuccio 134 mm
aperta con cappuccio inserito 165 mm
il diametro non posso misurarlo
Il peso (purtroppo non ho una bilancia di precisione) è di circa 30g chiusa con converter pieno e il tappo da solo pesa circa 10g
Nel complesso mi cade bene in mano senza cappuccio (non ho mani grandissime). Con il cappuccio calzato invece la trovo troppo lunga e leggermente sbilanciata verso la parte posteriore, cosa che trovo fastidiosa in quanto ho una presa molto leggera e scrivo quasi senza premere (ovviamente questo vale per me, per come impugno e scrivo ma altri potrebbero trovarla comodissima anche con il cappuccio inserito).
Qui un confronto con una Pelikan M200 e adesso la prova di scrittura: Nella mia poca esperienza trovo che questa penna abbia forse il pennino più scorrevole che io possieda (possiedo Pelikan, Platinum, Sailor, Pilot, Noodler's, Caran d'Ache... tutti acciaio) e scrive veramente molto bene. Per correttezza aggiungo che è la prima volta che uso un inchiostro Private Reserve (che trovo bellissimo), magari è anche merito dell'inchiostro, che mi impegno a provare anche su altre penne per fare un confronto.
Tra qualche tempo aggiungerò la prova di ripartenza dopo qualche giorno di riposo.
Mi scuso nel caso in cui avessi dimenticato qualcosa a causa della mia inesperienza e ringrazio coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare fino alle fine
P.S. ma che bello che è questo inchiostro, sono rimasto veramente colpito.
saluti